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Gas combustibili green, c’è un accordo tra ENEA e Assogasliquidi-Federchimica

Un distributore di carburante per automobili alimentato a gas combustibili green
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A inizio estate, due dei principali attori italiani del settore energetico hanno trovato un importante accordo in ottica decarbonizzazione. ENEA e Assogasliquidi-Federchimica si sono seduti a un tavolo per sottoscrivere una joint venture che acceleri la ricerca nel campo del gas liquefatto. Tanto l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie quanto l’associazione delle imprese impegnate nel comparto dei gas liquefatti puntano ad aumentare la produzione di gas combustibili green.

Ambedue le realtà hanno forti interessi nel sostenere un percorso che aumenti la produzione di bioGPL, bioGNL e altri prodotti rinnovabili come etere dimetilico (o DME), biogas e carbone riciclato. Ciò deriva naturalmente dal core business delle aziende e si traduce, per gli imprenditori, in profitto. Allo stesso tempo, però, è una strada che potrebbe portare vantaggi ambientali non sottovalutabili all’intero pianeta.

Leggi anche: “E-fuel e biocarburanti: qual è la differenza e quale è più sostenibile?

Gas combustibili green: un accordo per accelerare la produzione

Grazie a questo accordo, le due realtà condivideranno competenze ed esperienze. In questa maniera, sarà possibile sviluppare nuove tecnologie e proporre gas combustibili green che contribuiscano alla riduzione dell’impronta carbonica nel settore termico e dei trasporti. Nella pratica, sarà il dipartimento per le tecnologie energetiche e le fonti rinnovabili di ENEA a collaborare direttamente con Assogasliquidi.

Il primo obiettivo, sul breve-medio termine, che si sono dati i due player, è piuttosto ambizioso: si tratta di sviluppare e immettere sul mercato una miscela composta, per non meno del 40%, da prodotto biologico e rinnovabile. L’intenzione è quella di riuscirci entro il 2030, per poi procedere a un ulteriore taglio di emissioni di CO2 prima del 2050. In quale maniera si perseguirà questo secondo target non è stato specificato ma – s’intende – sarà sempre relativa alla composizione delle miscele dei gas combustibili green.

Gas combustibili green: i fornelli in cucina potranno essere molto presto alimentati in maniera pulita
L’accordo mira a portare presto i gas combustibili green e le loro miscele sostenibili e rinnovabili nelle nostre auto e case.

Le voci dei protagonisti

Dalle parole dei due manager che si sono stretti la mano, traspare tutta la voglia di intraprendere questo cammino comune:

“Siamo da sempre impegnati nel settore energetico, anche nell’ottica di fornire il nostro contributo per raggiungere, entro il 2030, i target Ue di riduzione delle emissioni. Grazie al protocollo firmato oggi con Assogasliquidi-Federchimica vogliamo consolidare la condivisione delle nostre competenze, per sviluppare nuove tecnologie e prodotti mirati a garantire la crescita di soluzioni bio e rinnovabili. Desideriamo decarbonizzare i gas liquefatti. Riteniamo importante dare il nostro apporto alla sostituzione dei combustibili di origine fossile, beneficiando di un mercato e di una rete infrastrutturale già disponibili.”

Ha affermato un entusiasta Giorgio Graditi, Direttore Generale di Enea. Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Andrea Arzà, il Presidente di Assogasliquidi – Federchimica, il quale ha aggiunto:

“Le nostre imprese si sono già impegnate a sostenere gli investimenti necessari per ottenere questa svolta epocale. Parliamo di circa 4 miliardi di euro, per centrare il primo obiettivo fissato al 2030. Abbiamo già effettuato alcuni test preliminari ma puntiamo su ENEA, eccellenza italiana della ricerca nel settore energetico, per fare l’ultimo e decisivo step che ci porterà ad essere ancora più virtuosi sul fronte delle emissioni. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che i gas e i gas liquefatti sono sempre stati i migliori alleati per combattere l’inquinamento e le emissioni di polveri sottili. Da tempo, comunque, lavoriamo anche per raggiungere i migliori risultati in termini di decarbonizzazione.”

I gas combustibili green del futuro

I gas su cui si punterà principalmente sono quello di petrolio liquefatto (GPL), o quello naturale liquefatto, ambedue sostenibili e puliti, aggiungendo una sempre più serrata sperimentazione sui cosiddetti biocarburanti, ad esempio bioGPL e bioGNL. Per massimizzare il potenziale di questi carburanti, sarebbe ideale giungere a poter contare su miscele pulite sia nella loro forma pura che in quella diluita. La domanda energetica cui si vuole dare una risposta è copiosa. Si punta infatti a soddisfare con gas combustibili green il fabbisogno di svariati settori: residenziale, commerciale, industriale, agricolo e automobilistico.

Il dipartimento per le tecnologie energetiche e le fonti rinnovabili gioca un ruolo chiave non solo in questo accordo, bensì nell’intera catena energetica nazionale ed europea. Fonti di gas rinnovabili, tecnologie correlate e applicazioni alla mobilità sostenibile sono i principali focus point del team di lavoro. Le esperienze e competenze del dipartimento nella produzione di biocarburanti e quella dei combustibili sintetici, detti anche e-fuel, rappresentano un punto di riferimento per la ricerca applicata, un orgoglio italiano che rappresenta un’avanguardia europea.

È già da qualche anno che l’Italia sta investendo generosamente sulla ricerca nei biocombustibili. In particolar modo sul GNL. Legando ricerca, produzione e distribuzione, questo accordo ha le prerogative per riuscire ad accelerare lo sfruttamento di gas combustibili green su scala nazionale. Molto del successo di questa iniziativa dipenderà dall’effettiva collaborazione tra le due realtà, soprattutto per riuscire a raggiungere il primo obiettivo, quello al 2030. Il livello di competenze degli attori coinvolti, però, lascia ben sperare per un futuro prossimo nel quale i carburanti puliti saranno la norma.

Leggi anche: “Gas fluorurati: fuori dall’UE entro il 2050

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Mattia Mezzetti

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