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Gli eventi pubblici diventano sostenibili

manifestazione storica
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Dal 17 Dicembre entrano in vigore i Criteri ambientali minimi per gli eventi organizzati dalla Pubblica Amministrazione. Per ridurne l’impatto ambientale, diffondere le buone pratiche di accessibilità e inclusione, aumentare la consapevolezza sulla sostenibilità.

La cultura della sostenibilità ambientale si struttura anche per il mondo degli eventi della Pubblica Amministrazione. Il Decreto 19 ottobre 2022 recante “Criteri ambientali minimi per il servizio di organizzazione e realizzazione di eventi” pubblicato a inizio Dicembre in Gazzetta Ufficiale affronta gli aspetti ambientali, etici e sociali associati all’organizzazione e alla gestione degli eventi, in modo da ridurne gli impatti ambientali, promuovere la diffusione di buone pratiche di accessibilità e inclusione, il rispetto di condizioni di lavoro dignitose, nonché della normativa in materia di salute e sicurezza. Il provvedimento ha lo scopo di raggiungere gli obiettivi definiti dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della Pubblica Amministrazione (PAN GPP) delineato nel 2008 ed entrerà in vigore il prossimo 17 Dicembre. Gli eventi presi in considerazione dal Decreto sono:

  • manifestazioni artistiche;
  • rievocazioni storiche;
  • eventi enogastronomici;
  • rassegne e festival musicali, teatrali, cinematografici;
  • mostre ed esposizioni;
  • eventi sportivi;
  • convegni, conferenze, seminari;
  • fiere.

Quali sono gli obiettivi dei Criteri ambientali minimi per gli eventi

Obiettivi del Decreto sono:

  • fornire un positivo contributo per il contrasto ai cambiamenti climatici, riducendo i consumi energetici e le emissioni di CO2 attraverso l’uso di energia proveniente da fonti rinnovabili e di soluzioni progettuali e tecnologiche ad alta efficienza energetica per la climatizzazione, l’illuminazione e la proiezione audiovisiva, nonché incentivando misure di mobilità sostenibile per raggiungere l’evento e per la logistica dell’organizzazione;
  • prevenire la produzione dei rifiuti attraverso l’impiego di beni riutilizzabili (allestimenti, contenitori per la somministrazione di cibo e bevande, etc.), la riduzione degli imballaggi, il contrasto dello spreco alimentare;
  • sostenere modelli di economia circolare nella produzione di beni e nell’erogazione di servizi attraverso l’approvvigionamento di manufatti durevoli, riparabili, riutilizzabili, con contenuto di riciclato e riciclabili, l’impiego efficiente delle risorse naturali e la corretta gestione del fine vita di tutti materiali;
  • promuovere tecniche di coltivazione conservative e prodotti a ridotto impatto ambientale;
  • sensibilizzare e diffondere consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale fra tutti i soggetti coinvolti dall’evento: fruitori dell’evento, personale impiegato, fornitori e comunità locali;
  • apportare benefici economici e positive ricadute sociali ai territori ospitanti l’evento.

Sono inoltre stati inseriti requisiti obbligatori di accessibilità, affinchè prodotti e servizi impiegati negli eventi che adottano i CAM siano fruibili dalle persone con disabilità.

Chi deve adottare i Criteri ambientali minimi per gli eventi

I Criteri ambientali minimi (CAM) devono essere adottati negli eventi soggetti a procedura di gara pubblica o negli affidamenti in house, per garantire alla collettività benefici in termini di efficienza, economicità e qualità del servizio. Viceversa, al di fuori delle procedure di gara pubblica il Decreto raccomanda comunque alle stazioni appaltanti di vincolare l’eventuale erogazione di contributi o la concessione di patrocini alla loro applicazione.

La gestione di rifiuti, acqua e cibo negli eventi secondo i Criteri ambientali minimi

La prevenzione dei rifiuti è uno degli obiettivi principali dei CAM eventi. La stazione appaltante deve introdurre nella documentazione di gara specifiche clausole contrattuali volte alla riduzione del monouso, favorendo l’impiego di beni riutilizzabili. Prodotti monouso in materiali “alternativi” alla plastica sono ammessi, a patto che sia comprovata l’impossibilità di utilizzare alternative basate su prodotti riutilizzabili. Nel caso dell’uso dell’acqua potabile, si prevede che presso l’area dell’evento venga somministrata gratuitamente acqua di rete, “se le caratteristiche chimiche e fisico-chimiche dell’acqua destinata al consumo sono conformi al Decreto legislativo n. 31 del 2001 ed eventualmente microfiltrata”. Se accedere all’acqua di rete o microfiltrata non è possibile, l’acqua in bottiglia sarà somministrata con il sistema del vuoto a rendere o su cauzione, oppure utilizzando bottiglie in materiale riciclabile e costituito almeno dal 30% da materiale riciclato. L’acqua minerale proverrà, preferibilmente, dalla sorgente naturale con lo stabilimento di imbottigliamento più prossimo. Per cibo e pasti, almeno il principale ingrediente di tutte le preparazioni sarà biologico. Se salumi o formaggi, se non biologici, saranno a marchio DOP, IGP o certificati “prodotti di montagna”. In ogni caso i salumi devono essere privi di polifosfati e glutammato monosodico ( E621), così come previsto nei CAM per l’affidamento dei servizi di ristorazione collettiva.

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