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Puzzle fai da te: rompicapo ecologici per la tua mente

Puzzle fai da te: le tessere di un puzzle riciclato
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Tra i passatempo più amati dai bambini, ma spesso anche dagli adulti, c’è il puzzle. Nonostante la tecnologia ci fornisca oggi innumerevoli possibilità di intrattenimento per bimbi, adolescenti, ragazzi, giovani e meno giovani, la magia di questa attività continua a non cedere il passo. Comporre una splendida immagine associando una tessera all’altra ha un fascino unico, probabilmente inimitabile. Per tal motivo la composizione di quadri tramite incastri resta così popolare. E se si vuole unire l’utile al dilettevole, è possibile realizzare dei puzzle fai da te ecologici e sostenibili.

Questo passatempo stimola la concentrazione, la coordinazione e tiene allenato il pensiero logico. Esso è adatto a ogni età, a partire dai due anni, grazie all’applicazione di speciali manopoline sulle tessere, che permettono di maneggiarle meglio. L’intuizione di rendere questa attività adatta anche ai più piccoli, tramite queste pratiche appendici, risale alla nota pedagogista Maria Montessori, ideatrice del metodo che porta il suo nome. Fu lei a iniziare a servirsi di questo espediente per i suoi incastri, giochi simili a un puzzle di cui si serviva durante la fase educativa che aveva ribattezzato “dei materiali sensoriali”.

Ma com’è possibile dare vita a puzzle fai da te divertenti da utilizzare e amici dell’ambiente? Vediamolo nelle righe seguenti.

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Il puzzle in legno

Realizzare un puzzle fai da te in legno che non abbia nulla da invidiare a quelli in commercio è un’operazione alla portata di chiunque abbia un minimo di praticità con l’intaglio. Non occorre certo essere falegnami ma è necessario saper utilizzare un traforo elettrico o una sega a foretto. O quantomeno conoscere qualcuno che possa farlo per noi.

Procuriamoci un pannello in legno, di grandezza non eccessiva (andrà benissimo 55×50 o qualcosa di vicino a queste misure) e disegniamoci sopra il nostro puzzle. Possiamo farlo sfruttando tutto il poligono, dividendolo in tessere di dimensione regolare, oppure componendo delle forme sul legno fino a creare plance a forma di topo, serpente o qualunque altra sagoma possa aggradarci o piacere a chi sarà il principale fruitore del gioco. Se è per i più piccoli, disegniamo anche forme e geometrie che possano invogliarli a giocare. I puzzle a cubi di legno piacciono molto a chiunque, per via dell’eleganza del materiale, e sono assolutamente ecologici perché totalmente naturali.

Puzzle fai da te in legno e due bambini che ci giocano
Puzzle fai da te in legno: le tessere alte e spesse nell’elegante materiale lo rendono una ottima scelta per giocare in maniera naturale.

Trasformare libri in puzzle fai da te

Piuttosto che comprare legno oppure altre basi in negozio o sugli store online, è possibile anche realizzare splendidi puzzle fai da te a partire da materiali riciclati disponibili in casa. Uno dei più semplici è quello del riutilizzo di libri letti. Se non desideriamo conservarli oppure sono stati devastati dai bimbi, possiamo ancora renderli utili alla crescita e allo sviluppo dei più piccoli, sebbene in un’altra forma…

Particolarmente adatti a diventare puzzle sono i libri cartonati, con le pagine spesse. Tipicamente, si tratta della rilegatura dei primi libri, quelli destinati a bambini di pochi anni, ancora incapaci di maneggiare un volume con cura.

Normalmente bastano righello e taglierino per dare vita a un’immagine bella e colorata da ricomporre. Scegliamo le immagini più rappresentative del libro. Ritagliamole secondo il contorno delle figure ritratte, prima di dividerle in due, quattro, otto o quante parti vogliamo, sagomando le tessere con righello e matita. Infine tagliamo ancora lungo le linee disegnate. A seconda dell’età e dell’abilità dei bambini, è possibile disegnare tessere triangolari, quadrate, allungate, comunque si preferisca. Quello della trasformazione in puzzle è uno splendido metodo di riusare libri, volantini, scatole di cereali, riviste, poster o qualunque altro materiale cartaceo non ci occorra più.

Un modo creativo di riutilizzare cartoncino e cartone

L’idea del puzzle fai da te si presta benissimo alle esigenze di riciclo di cartoncino o cartone. Ogni foglio o rettangolo in questo materiale è infatti un potenziale fondo per l’immagine da ricomporre.

Ricostruire un disegno è un’attività che non solo piace molto ai bambini, ma li tiene anche impegnati e assorti per una buona quantità di tempo. Come ogni genitore sa, questa è un’ottima cosa. In aggiunta, si tratta di una bella occasione per fare qualcosa assieme, trascorrendo del tempo di qualità genitori – figli. Ciò non avviene quando li si lascia giocare di fronte allo schermo di un tablet o smartphone.

La figura da assemblare può essere quella che vogliamo, dall’immagine di un libro o flyer, come visto poco prima, a un disegno portato a termine dal bambino e finito sepolto tra i suoi giochi, o abbandonato non appena si siano inseguiti nuovi interessi artistici. Applichiamo questo foglio sul cartone o cartoncino da buttare e incolliamolo saldamente. Poi giriamolo sull’altro lato e disegniamo una griglia di quadretti affiancati e incolonnati: saranno le nostre tessere. A scacchiera completata, disegniamo le protuberanze degli incastri che ci consentiranno di ricomporre il disegno e, infine, ritagliamo lungo le linee.

I vantaggi educativi e ambientali del puzzle fai da te

Terminate tutte queste fasi, Il puzzle fai da te è pronto. A questo punto ci attendono minuti – se non ore, a seconda del numero di tessere ricavate e dell’abilità familiare nel ricostruire l’immagine – di divertimento intelligente.

Oltre ad aver realizzato un gioco con le nostre mani, che peraltro potrà rimanerci per sempre se sceglieremo di incorniciarlo, a puzzle concluso, avremo fatto qualcosa di concreto per l’ambiente. Sebbene carta e cartone siano materiali riciclabili, il riuso è sempre consigliato. Esso ci consente infatti di ridurre la produzione di lotti da inviare allo stabilimento. Il processo di riciclo è impattante in termini di energia e trasporti. Il riutilizzo è invece gratuito, sia per la società, sia per il pianeta.

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Mattia Mezzetti

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