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Riciclo delle penne finite, 3 suggerimenti per il riuso

Riciclo delle penne finite, una donna scrive su un quaderno con una penna pressoché esausta
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L’automatismo lo abbiamo tutti, inutile negarlo. Abbiamo in mano una penna per scrivere e ci accorgiamo che non ha più inchiostro; proviamo allora a sbatterla, ci alitiamo sopra e iniziamo a fare prove sul foglio, solitamente disegnando dei cerchi concentrici. Quando finalmente ci rassegniamo al fatto che non scriva più, ecco che la gettiamo nel bidone della spazzatura indifferenziata. Viviamo purtroppo in una società che non è abituata al riuso, e getta via quel che non le serve più. Il riciclo delle penne finite è però possibile. Ecco perchè abbiamo raccolto 3 suggerimenti per ispirare il loro riutilizzo.

Prima di diventare rifiuto non differenziabile, la penna può infatti servire altri scopi. Ad esempio, diventare un creativo giocattolo a costo zero o un oggetto utile in casa.

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Da penna a ciondolo per gioielli

Una vecchia biro che non scrive più non è necessariamente giunta al termine della sua vita. Essa può infatti diventare un piccolo ciondolo che può essere parte di una collana o un paio di orecchini. Attraverso un’abile opera di trasformazione artigianale, alla portata di chiunque, è possibile rendere la penna un accessorio davvero chic.

Per riciclare una penna esausta e renderla un ciondolo, è necessario smontarla con cura. Occorre infatti separare il corpo principale dalla parte sottostante, quella contenente l’inchiostro. A questo punto, è indispensabile ripulirla completamente, per evitare possibili macchie durante i successivi utilizzi. Terminato questo compito poco divertente ma non tracurabile, giunge il momento di liberare la propria creatività. La parte superiore della penna può infatti essere trasformata a piacimento. Serviamoci di colori acrilici, pietre decorative o piccoli charms per conferire al ciondolo un tocco unico.

La superficie può essere incisa, o levigata, per ottenere effetti particolari e realizzare un ciondolo più raffinato. Perché ogni dettaglio aggiunto per personalizzare la penna, divenuta monile, sia protetto e ben fissato, è bene applicare uno strato di vernice trasparente a personalizzazione completata.

Quando la penna sarà stata decorata, dovremo aggiungere un gancio, oppure un anello. In questa maniera, sarà possibile appenderla a un filo o a una catenella e completare così la metamorfosi da penna a gioiello. Questa è la fase più delicata dell’intera operazione. Bisogna fissare saldamente il supporto al ciondolo, lavorando con cura e precisione. Non tutti sono in grado di farlo in autonomia e può essere il caso di rivolgersi a un artigiano per l’esecuzione di questo compito. In tale sede, è anche possibile aggiungere delle gemme, qualora lo si desideri.

Il riciclo delle penne finite e la loro trasformazione in ciondolo è espressione di creatività e sostenibilità. In un solo gesto conferiremo a un oggetto comune nuova vita, evitando di seppellirlo in discarica o destinarlo al processo di riciclo, e ci assicureremo la possibilità di indossare un accessorio unico e speciale, figlio di una storia virtuosa.

Riciclo delle penne finite: uno studente prende appunti su un taccuino con una penna che sta esaurendo l'inchiostro
Il riciclo delle penne finite è un modo creativo e sostenibile per dare nuova vita a questi oggetti una volta che non scrivono più

Riciclo delle penne finite per tutti: creiamo un fermaglio per capelli

La trasformazione di una penna esausta in un fermaglio per capelli è un’operazione a prova di chiunque, bambini compresi, potremmo dire. Non c’è davvero nulla di più semplice. Le uniche cose che ci occorrono sono la penna biro senza più inchiostro e dei capelli lunghi.

L’esecuzione non richiede che una manciata di secondi. Si prende la penna in questione, le si toglie il cappuccio, la si porta alla nuca, le si arrotolano i capelli intorno al fusto fino a quando riescano a sostenerlo, e lo si lascia sulla sommità della testa. Fine. Abbiamo così ottenuto un fermaglio per capelli di riciclo. Questo possibile riutilizzo è molto diffuso e praticato nelle scuole, dove non di rado si vedono ragazze adolescenti e preadolescenti servirsi in questa maniera del principale accessorio di quella che, a tutti gli effetti, è la loro primaria occupazione. In quella sede più che per sostenibilità lo si fa per praticità, ma il risultato ottenuto è, di fatto, lo stesso.

Realizziamo una bacchetta magica per intrattenere i più piccoli

Dare vita a un giocattolo di riuso, con una spesa pari a zero, è un’altra ottima soluzione per il riciclo delle penne finite. Più che nei due casi visti finora, infatti, qui è possibile sbizzarrirsi con la fantasia. Magari facendosi aiutare anche dal bambino, o dai bambini, che poi dovranno giocarci. Da una vecchia biro, è molto semplice ricavare una bacchetta magica che saprà trasportare i più piccoli nel magico mondo di Harry Potter, o magari nel laboratorio di Mago Merlino.

Quel che ci occorre, in questo caso, è del washi tape. Si tratta di un nastro adesivo che non dovrebbe mai mancare nelle case dove vivono dei bambini. Washi è la parola giapponese per carta e, di fatto, abbiamo a che fare con un rotolo, colorato e decorato con numerose fantasie, nonché disponibile in svariati colori, la cui consistenza è paragonabile a quella della carta..

Ricoprendo la penna con esso potremmo ottenere una bacchetta magica decorata con la fantasia più apprezzata dal bambino che la impugnerà lanciando incantesimi e stregonerie in ogni angolo della casa. È possibile anche unire due o più penne per ottenere una bacchetta più lunga. Attenzione però che, così facendo, si aumenterà la possibilità di spezzare il nastro durante le dinamiche di gioco più intense.

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Mattia Mezzetti

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