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Al via il risanamento dell’area più inquinata d’Europa

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E’ stata avviata la bonifica del sito di Walsall, un’area industriale di 189mila mq a pochi chilometri da Birmingham

A 15 chilometri da Birmingham, Walsall è stata tra i principali centri dell’industria manifatturiera del Diciottesimo e Diciannovesimo secolo, con industrie specializzate nella lavorazione del ferro e del cuoio. Merito soprattutto della scoperta in loco di grandi giacimenti di carbone e della ricca dotazione infrastrutturale: canali navigabili e ferrovie. Addirittura, per buona parte del secolo scorso è stata considerata la capitale mondiale nella lavorazione del pellame. Le scorie di quelle lavorazioni interessano ancora oggi un’area di 189mila metri quadri. Così la denominazione che si porta addosso è quella di terreno più contaminato d’Europa. L’estrazione di ferro e carbone si interruppero nel periodo tra le due guerre mondiali per l’elevato livello di inquinamento rilevato. Con le tecniche dell’epoca furono realizzati dei lavori di risanamento e, nel secondo Dopoguerra, vide la luce il James Bridge Copper Works, impianto di raffinazione del rame che è stato in attività fino a fine secolo. La lunga storia industriale della cittadina ha indubbiamente lasciato una pesante eredità ambientale.

In corso le attività di bonifica

Le attività preliminari di bonifica sono iniziate però solo a metà gennaio e attualmente è in corso la demolizione delle vecchie strutture industriali. Data l’estensione, la bonifica non terminerà prima del 2024, dopo di che prenderanno il via i lavori di riqualificazione con l’obiettivo di realizzare attività commerciali e immobili a uso residenziale. Simon Raiye, direttore di Hbd, azienda impegnata nelle opere di bonifica sul sito, è entusiasta dell’avvio del progetto di rigenerazione Phoenix 10: “Si tratta di lavori complessi, che avranno un impatto molto rilevante in termini di occupazione e, successivamente, di appetibilità dal puto di vista economico”. In particolare, è prevista la creazione di un migliaio di posti di lavoro nell’attività di risanamento e riqualificazione e una quota di poco superiore nelle attività commerciali che saranno realizzate. Complessivamente l’intervento richiederà un investimento da circa 100 milioni di sterline, pari a 118 milioni di euro, con finanziamento misto pubblico-privato.

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