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Alberi e foreste: la vera soluzione contro l’erosione del suolo?

Secondo la Commissione Europea una delle sfide del futuro sarà quella dell'erosione del suolo: ecco come la potremo affrontare con gli alberi.
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Secondo quanto segnalato dalla Strategia tematica del suolo della Commissione Europea il processo di degrado legato alla perdita del suolo è una delle principali minacce ambientali che dovremmo affrontare da qui ai prossimi anni.

In linea teorica il fenomeno di per sé dovrebbe essere naturale, parte integrane del modellamento della superficie terrestre, che si modifica nel corso dei millenni in base a determinate condizioni climatiche, geologiche, pedologiche, idrologiche e morfologiche. Uno dei fattori che contribuiscono a questo processo è di tipo “vegetazionale“, cioè collegato alla crescita di alberi e piante, che può essere però inficiata dalle attività umane, particolarmente da quelle più invasive.

Erosione del suolo: un quadro generale

Vediamo insieme che cos'è il pericoloso fenomeno dell'erosione del suolo e come possiamo ovviarvi grazie alle piante e agli alberi.
Alberi in autunno.

L’impatto dell’uomo sul suolo è cruciale e, purtroppo, sovente dannoso: basti pensare agli effetti sul terreno (ma anche sull’economia e sull’ambiente) causati dalle attività agro-silvo pastorali. Senza rigorosi controlli e in assenza di paletti che impediscano lo sfruttamento eccessivo delle aree agricole emerge concretamente il rischio di erosione del terreno, una delle principali minacce per la corretta funzionalità del suolo. La rimozione della parte superficiale del suolo, infatti, priva il terreno di quelle preziose sostanze organiche fondamentali alla crescita delle stesse coltivazioni e, di conseguenza, alla perdita graduale (e irreversibile) di terreni coltivabili. Purtroppo però i suoi effetti negativi non finiscono qui. Mano a mano che il suolo si erode è possibile che si accumuli negli specchi d’acqua una quantità eccessiva di detriti che andranno ad aumentarne la torbidità, alterandone gli ecosistemi. C’è però un altro elemento che non bisognerebbe dimenticare, ovvero il tema della sicurezza: tanto più l’uomo genera erosione a livello del terreno, tanto più sarà probabile che in quelle aree si verificheranno pericolose frane e smottamenti. Questo tipo di scenario diventa ancor più probabile in presenza di fenomeni precipitativi intensi, come le forti piogge e le alluvioni. Va da sé, dunque, che il cambiamento climatico, soprattutto in una prospettiva a lungo termine, potrebbe condurre ad un’erosione del suolo ancor più marcata, aggravando un rischio idrogeologico che in certe aree è già piuttosto elevato.

Deforestazione e erosione del suolo

Piante e alberi svolgono moltissime funzioni importanti per la nostra biosfera. Tutta la floria, infatti, è in grado di assorbire e di trattenere l’acqua piovana (come una sorta di spugna), rilasciandola poi gradualmente nell’aria con la traspirazione. Oltre ad essere la nostra principale fonte di ossigeno (pensiamo al celebre polmone verde dell’Amazzonia) gli alberi e le piante svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione dell’erosione del terreno grazie alle loro radici, che agiscono come ancoraggi naturali capaci di trattenere il suolo, impedendone lo scivolamento o la rimozione da parte degli agenti atmosferici come le piogge o i venti forti. Le radici creano una rete intrincata nel sottosuolo, formando una barriera fisica che trattiene le particelle di terra e ne impedisce la dispersione.

Un altro modo in cui gli alberi e le piante combattono l’erosione è attraverso la riduzione della velocità delle acque piovane. Dobbiamo immaginare le piante e gli alberi come una sorta di ombrelli naturali, che attutiscono il contatto diretto delle gocce di pioggia con il suolo. Questo rallentamento riduce il potenziale di erosione causato dalla forza delle acque piovane, dando al suolo più tempo per assorbire l’acqua e prevenire il distacco delle particelle.

Stabilizzando il suolo, le radici delle piante contribuiscono anche a migliorarne la struttura. Grazie agli intrecci delle radici, il terreno sarà infatti più strutturato, più coeso e di conseguenza resistente agli agenti atmosferici.

Le possibili soluzioni contro l’erosione del suolo

Il fenomeno dell'erosione del suolo è senza ombra di dubbio una delle principali sfide che dovremo affrontare: ecco come ci aiuteranno alberi e piante.
Alberi nella foresta.

La rivegetazione, che consiste nel piantare nuovi alberi e piante precedentemente abbattuti, è certamente una delle soluzioni possibili più utili ed efficaci. Esistono a proposito varie metodologie che si possono applicare, tra le quali segnaliamo:

  • La costruzione di gradonate composte da piantagioni allineate di piante latifoglie (come per esempio i salici e gli ontani) disposte orizzontalmente
  • I rinverdimenti realizzati tramite semine idrauliche: in questo caso i nuovi semi vengono spruzzati sui pendii attraverso una soluzione acquosa contenente anche altre sostanze utili alla loro crescita

Per rendere il terreno ancor più solido è inoltre possibile applicare:

  • Opere di sostegno in legno, in calcestruzzo o in sasso per ridurre la pendenza del suolo
  • I drenaggi, che permettono di eliminare l’acqua in eccesso dal sottosuolo

Vediamo ora quali sono le specie migliori di piante da scegliere per questo tipo di operazioni: se per gli alberi come visto in precedenza sono preferibili le latifoglie legnose con capacità pollonifera, per la semina le piante più adatte sono senza dubbio le graminacee e le leguminose.

Esistono in ogni caso anche altre tecniche molto preziose per evitare un’eccessiva erosione del suolo. Si può per esempio utilizzare la tecnica della pacciamatura, lasciando i residui vegetali sul suolo fino al momento della nuova semina prima di arare un terreno dopo la raccolta; inoltre si possono piantare delle siepi per diminuire la forza del vento; infine si consiglia di reintrodurre hummus nel terreno come compost o terra preta (quest’ultima accortezza ci aiuterà in aggiunta a rendere il terreno più fertile).

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Alberto Muraro

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