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In corsa contro l’abbandono dei rifiuti

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Il Keep Clean and Run è l’eco-maratona più lunga del mondo: 370 km e 373 kg di rifiuti raccolti quest’anno. L’appello a Governo e Ministero della Transizione ecologica per contrastare l’abbandono dei rifiuti, cominciando dal sostegno alle amministrazioni locali per aumentare i controlli.

Dalla spiaggia di Cavo sull’Isola d’Elba fino a quella della Pelosa, a Stintino (Sassari), per raccontare l’inquinamento dei nostri mari ma anche le buone pratiche per proteggere l’ambiente. L’ottava edizione del Keep Clean and Run for Peace, l’eco-maratona di plogging più lunga del mondo, ha superato quest’anno i 370 chilometri percorsi da Roberto Cavallo tra il 29 aprile al 5 maggio e la quantità record di 373 chilogrammi di rifiuti raccolti (più di un chilo a chilometro).

Il plogging

Correre e raccogliere rifiuti, per sensibilizzare le persone e le autorità e fare bene all’ambiente. Il plogging, disciplina sportiva che combina il jogging con la raccolta dei rifiuti abbandonati, è ormai un fenomeno sempre più diffuso su scala globale. Da otto anni ormai, Roberto Cavallo ha scelto di correre sui sentieri italiani portando con sé un sacchetto e un paio di guanti, e coinvolgendo amministrazioni locali, scuole e semplici cittadini nelle sue azioni di pulizia dinamiche. Keep Clean and Run for Peace quest’anno ha toccato sette tappe che si sono snodate tra Toscana e Sardegna: a partire dall’Isola d’Elba fino alla spiaggia di Stintino, in provincia di Sassari, passando per Castagneto Carducci, Pomaia, Orciano Pisano, Pontedera, Capannori, Olbia, Calangianus, Bortigiadas, Florinas. “Quest’anno abbiamo scelto la Toscana e la Sardegna per cercare di comunicare al meglio come i rifiuti che abbandoniamo nell’ambiente sono destinati ad accumularsi nei mari ed entrare drammaticamente nei cicli vitali, fino all’uomo – ha spiegato l’eco-runner – Vogliamo chiedere a tutti di impegnarsi per arrivare il prima possibile a zero rifiuti abbandonati nell’ambiente. E farlo correndo aiuta anche la forma fisica e il rapporto con l’ambiente naturale”.

Dall’Italia all’Europa

Keep Clean and Run è un’iniziativa di comunicazione realizzata con il patrocinio del Ministero della Transizione ecologica e dei Comuni attraversati, con il sostegno di UniCredit. Da otto anni Cavallo attraversa l’Italia per sensibilizzare la popolazione contro il littering. Keep Clean and Run rappresenta non solo la più lunga corsa di plogging del mondo, ma anche l’evento di lancio di Let’s Clean Up Europe, la campagna di sensibilizzazione europea coordinata dall’Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale, che intende raccogliere tutte le azioni di clean-up e di plogging. Quest’anno, Roberto Cavallo è stato accompagnato da due testimonial di eccezione: Giulia Vinco, ultrarunner, e Lino Cianciotto, guida ambientale e atleta paraolimpico, che a causa di un incidente in montagna ha subito l’amputazione di una gamba. Inoltre, come in ogni edizione, alla corsa e alla raccolta si sono uniti i singoli cittadini: quest’anno i volontari con le scarpette da corsa sono stati circa 300.

Un progetto nazionale contro l’abbandono dei rifiuti

“Quest’anno abbiamo programmato il viaggio pensando a tre messaggi – ha spiegato Cavallo – La sempre più drammatica situazione del marine litter, soprattutto nel Mediterraneo; la crisi climatica che è sempre più vicina al punto di collasso, come evidenziano i rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change e per questo abbiamo scelto la località paleontologica di Orciano Pisano che ci racconta come era la terra con 4 – 5 gradi di temperatura in più. Inoltre abbiamo voluto mantenere la declinazione for Peace perché ne sentiamo il bisogno”. A coronamento dei 370 chilometri percorsi, arriva un appello al Governo. “Credo ci sia ancora molto da fare – racconta Cavallo – ho raccolto l’invito di molti sindaci a farmi portavoce del messaggio nei confronti di Governo e Ministero per la Transizione ecologica di dar vita ad un progetto concreto, nazionale, per contrastare efficacemente l’abbandono dei rifiuti, a partire dall’affiancare le amministrazioni locali nei controlli”.

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Redazione

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