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The Urban Mobility Council: dalle green box uno strumento per la mobilità del futuro

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Il Think Tank promosso dal gruppo Unipol assieme a uno studio del Politecnico di Milano ha offerto qualche spunto di riflessione sulla mobilità sostenibile

Monitorare gli spostamenti degli italiani e valutare l’impatto ambientale dei loro veicoli attraverso l’analisi delle “scatole nere”. È l’esperimento condotto dal gruppo Unipol con il contributo di Urban Mobility Council, il Think Tank della mobilità promosso dal gruppo assicurativo con il patrocinio della Commissione europea, insieme al Politecnico di Milano che ha illustrato i risultati dell’indagine in uno studio. Il campione preso in esame è costituito dai clienti Unipol nelle provincie di Bari, Roma e Brescia per un totale di 360 milioni di spostamenti relativi a oltre 226.000 veicoli.

Dai dati emerge che l’E-Private Mobility Index, cioè la percentuale di veicoli tradizionali (a motore endotermico) che può essere effettivamente sostituita da veicoli elettrici, non è uniforme sul territorio nazionale ed è pari al 17% nella provincia di Roma, al 28% nella provincia di Brescia, al 42% nella provincia di Bari. La difformità – spiega la ricerca – è frutto della diversa estensione geografica, dei servizi presenti sul territorio e delle abitudini di guida della popolazione ed è inversamente correlata ai km percorsi (più chilometri meno auto elettriche).

Lo studio ha misurato anche la fattibilità economica dell’investimento in un’auto elettrica, tenendo conto che in Italia un’auto privata ha una durata media di 8 anni e che, una delle variabili che maggiormente incide sulla fattibilità economica, è il costo della ricarica. Così è emerso che nella provincia di Roma tutte le auto elettrificabili (il 17%) sarebbero ammortizzabili in 8 anni se la ricarica avesse un costo di 0,2 euro per KWh (costo pre-crisi energetica); se il costo aumentasse a 0,36 euro per KWh (costo post crisi energetica), solo il 7% delle auto identificate andrebbe a break even in 8 anni. Le stesse percentuali sono 7% e 3% per Brescia, 13% e 6% per Bari.

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Redazione

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