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Restor, la grande rete per l’ambiente

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Nata con l’obiettivo di rendere disponibili dati scientifici e strumenti di monitoraggio, Restor ha già messo in rete oltre 75.000 progetti e iniziative di recupero ambientale in tutto il mondo.

Solo una piccola parte dei progetti che si adoperano per il recupero di ecosistemi e ambienti naturali ha un impatto duraturo. Le statistiche indicano che una delle principali ragioni, sta nel fatto che le piccole associazioni o i professionisti indipendenti non hanno accesso a dati che gli permetterebbero di ottimizzare le risorse. Senza gli strumenti adeguati, le prime difficoltà diventano problemi insormontabili. Proprio a questo punta RESTOR, piattaforma online creata dal professore svizzero Thomas Crowther con l’obiettivo di mettere a disposizione dati scientifici e strumenti di monitoraggio, dando la possibilità di condividere le proprie esperienze e traguardi, e aumentando così le possibilità di successo. Gratuita e intuitiva, Restor è una sorta di Google Maps della biodiversità, che crea reti virtuali tra professionisti e ricercatori, attivisti, finanziatori, pubbliche amministrazioni e privati. Per la prima volta, i principali gruppi di dati scientifici sono a portata di mano degli ambientalisti, aiutando in questo modo l’esperienza locale ad alimentare il cambiamento globale.

Oltre 75.000 progetti in rete

Dal lancio di quest’anno, Restor ha collegato oltre 75.900 progetti e attività di recupero ambientale in tutto il mondo e i promotori del progetto stanno lavorando affinché anche le multinazionali possano portare su questa piattaforma informazioni sulla tracciabilità di materie prime come cacao, cotone e legno. “Semplicemente accedendo a Restor – spiega il fondatore, Crowther – i consumatori saranno in grado di vedere l’origine della loro tazza di caffè o del loro capo d’abbigliamento. Così come l’andamento di un piccolo progetto agroforestale. La piattaforma – aggiunge – mostrerà molto chiaramente anche i progetti che stanno fallendo. Ma grazie ai dati che la piattaforma raccoglie, anche una sconfitta può aprire la strada a un futuro successo. L’errore di altri ci può suggerire quale sia il giusto mix di specie arboree o animali con le quali lavorare e ci può aiutare a individuare il miglior contesto sociale nel quale operare. Le informazioni che RESTOR è capace di incrociare possono spingere le nostre azioni a un impatto concretamente positivo, anche solo avendo cura del nostro giardino di casa”.

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