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Torna Capraia Smart Island, laboratorio di sostenibilità delle piccole isole

Capraia
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La manifestazione organizzata da associazione Chimica verde Bionet e Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano si terrà sull’isola di Capraia dal 16 al 18 giugno, con l’obiettivo di testare modelli di sostenibilità e di economica circolare.

La lunga tradizione in campo agricolo dell’isola di Capraia (provincia di Livorno) continua oggi grazie a giovani imprenditori che stanno rilanciando orticoltura, apicoltura, erbe aromatiche, allevamento e produzione di vino e di olio negli appezzamenti di terra incastonati tra i ripidi pendii strappati alla roccia. Capraia sarà con tutta probabilità la prima isola del Mediterraneo ad essere riconosciuta come biodistretto, ossia come area naturalmente vocata al biologico, in cui i diversi attori del territorio (agricoltori, privati cittadini, associazioni, operatori turistici e pubbliche amministrazioni) stringono un accordo per lo sviluppo green del territorio e la gestione sostenibile delle risorse. La procedura per il riconoscimento è in corso. L’agricoltura che caratterizza molte isole minori costituisce una fonte di reddito per i residenti, ma anche un baluardo per la tutela del territorio e il mantenimento della biodiversità locale. Quasi tutte le aziende agricole dell’isola di Capraia sono in regime biologico e hanno come obiettivo la difesa del suolo e l’incremento della sua fertilità. Proprio l’agricoltura “eroica” delle piccole isole sarà il tema al centro di Capraia Smart Island, la manifestazione in programma sull’isola dal 16 al 18 giugno, ideata e coordinata dall’associazione Chimica Verde Bionet in collaborazione con il Parco dell’Arcipelago Toscano e con l’ausilio dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio Nazionale per le Ricerche, Kyoto Club e Italian Biomass Association come partner scientifici.

Laboratorio di sostenibilità

Capraia è al centro del Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos, parte integrante del sito Unesco riconosciuto come riserva della biosfera “Isole di Toscana” nell’ambito del Programma Man and the Biosphere (MAB), perla del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, inserito nella Green List dell’International Union for the Conservation of Nature (IUCN), che conta 60 aree protette in 16 Paesi in tutto il mondo, di cui tre sono in Italia. Capraia Smart Island è un evento nato nel 2016 come una sorta di laboratorio a cielo aperto finalizzato a creare un sistema autonomo di bioeconomia circolare dal quale trarre modelli replicabili. Lavorare sulle isole minori consente infatti di testare modelli di sostenibilità più facilmente rispetto a contesti urbani complessi, date le loro condizioni di isolamento geografico e sociale. Anche per il Piano nazionale di ripresa e resilienza le isole minori rappresentano un “volano per la transizione ecologica” con la protezione e valorizzazione delle bellezze naturali, il ricorso alle fonti rinnovabili di energia, la gestione delle risorse idriche e un sempre maggior sviluppo dell’agricoltura locale che, in un contesto estremo, necessita di approcci ecocompatibili e di mezzi meccanici particolari. L’ultima edizione del Capraia Smart Island (settembre 2021) è stata interamente dedicata alla tutela del mare trattando a fondo la filiera ittica sostenibile. Con l’edizione del 2022 si torna sulla terra ferma, per parlare di agroecosistemi e prodotti di qualità.

Sviluppare alternative verdi

Chimica Verde Bionet è un’associazione senza fini di lucro costituita nel 2006 da Legambiente e da un gruppo di esperti del mondo della ricerca e dell’Università italiana, con lo scopo di promuovere e sviluppare la ricerca e l’applicazione industriale di materie prime di origine vegetale. Per statuto tutte le materie prime e le filiere di lavorazione promosse dall’associazione devono rispettare criteri di sostenibilità ambientale e di tutela della biodiversità e del paesaggio. Le principali competenze e attività dell’associazione sono dedicate alla fase della produzione agricola, dei relativi bilanci ambientali e dell’analisi del ciclo di vita di prodotti e co-prodotti di origine vegetale. In tale direzione ha sviluppato particolari competenze nella valutazione della carbon footprint e delle potenzialità di sequestro del carbonio nel terreno. L’associazione è aperta a imprese pubbliche e private, persone fisiche e altre associazioni che condividano queste finalità, previa sottoscrizione di una “carta degli impegni” che ogni nuovo socio è tenuto a sottoscrivere. Ogni socio si impegna a promuovere e sviluppare prodotti ecocompatibili, non utilizzando metodi di lavoro, tecnologie o materiali pericolosi per la salute o ad elevato impatto ambientale, offrendo un’alternativa ai prodotti chimici di origine petrolchimica.

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Redazione

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