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Regione Veneto: 20 milioni ai Comuni per le bonifiche dei siti inquinati

Bandi Veneto
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La Regione Veneto ha stanziato quasi 21 milioni di euro a favore dei Comuni che devono affrontare la bonifica di uno o più siti contaminati tra i 2.891 censiti.

La Giunta regionale del Veneto ha stanziato 20,6 milioni di euro a favore dei Comuni che devono affrontare la bonifica di uno o più siti contaminati tra i 2.891 censiti dalla Regione. E sta mettendo a punto il bando per definire gli interventi ammessi al finanziamento, tra quelli realizzati sulle aree pubbliche e quelli dove l’ente locale interviene in sostituzione del proprietario privato, i cosiddetti siti orfani.

L’imperativo è quello di evitare impasse burocratiche e tempi lunghi. Perciò la Regione ha previsto interventi di messa in sicurezza su un’ampia tipologia di discariche: anche per quelle esaurite, nel caso  in  cui  il  soggetto  gestore  non  sia  più  rintracciabile,  oppure  sia  fallito  e  non  vi  siano  idonee garanzie finanziarie a copertura dei costi dell’intervento.

Progetti da 20mila a 5 milioni di euro

L’assessore  all’Ambiente  Gianpaolo  Bottacin  anticipa  i  numeri  del  bando.  “Potranno  accedere  al contributo proposte di bonifica provenienti dai Comuni che prevedano una spesa minima di almeno 20.000 euro, fino ad un massimo di 5 milioni di euro. Ai beneficiari garantiremo la copertura delle spese sostenute al 100%”.

La Regione vuole accelerare gli interventi di risanamento. Nei mesi scorsi ha stanziato altri 10 milioni di  euro  dedicati  espressamente  alla  rimozione  dell’amianto  e  11  milioni  di  euro  per  interventi  di bonifica particolarmente urgenti e immediatamente cantierabili. I progetti sono individuati secondo i criteri di priorità contenuti nell’Anagrafe dei siti contaminati di ARPAV, uno strumento che permette di acquisire agilmente le informazioni nelle varie fasi di vita del sito.

In Veneto 2.891 siti contaminati

Secondo  i  numeri  dell’Anagrafe,  aggiornati  al  1  gennaio  2020,  in  Veneto  si  contano  2.891  siti contaminati, escluso il sito di interesse nazionale di Porto Marghera. Tra questi, 204 sono di proprietà pubblica  o  siti  orfani,  dunque  l’amministrazione  competente  (Comune,  Provincia  o  Regione) interviene in via sostitutiva del privato che non ha agito.

La  distribuzione  dei  siti  a  livello  provinciale  vede  la  concentrazione  maggiore  a  Venezia  (695), seguita da Padova (689), Treviso (551), Verona (539), Vicenza (314), Belluno (20) e Rovigo (83).   La Regione punta ad un intervento risolutivo in tema di bonifiche. “L’obiettivo – conclude l’assessore Bottacin – è rendere strutturali queste iniziative, nella consapevolezza dell’importanza che rivestono per la tutela ambientale e per poter dare risposte pronte e puntuali a cittadini e territori. Anche in un periodo di difficoltà economica”.

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Redazione

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