Pixel di Adform

Chiudi
Cerca nel sito:

Arriva il dissalatore con recupero energetico

Dito che tocca acqua calma, riflesso nello specchio.
Condividi l'articolo

Recuperare l’energia impiegata nel sistema di pompaggio dei dissalatori per utilizzarla all’interno del processo, aumentandone l’efficienza. È l’idea alla base di una nuova tecnologia di dissalazione brevettata da ENEA e SEKO, che abbatte i costi dei processi di dissalazione tradizionali.

Dissalare l’acqua marina è un processo molto energivoro, ma ENEA e l’azienda reatina SEKO, specializzata nel trattamento delle acque, hanno sviluppato un sistema efficiente che ricicla l’energia usata nel processo. Il prototipo, realizzato con componenti a basso costo, è incentrato su un sistema di pompaggio ad alta pressione.

Quando si parla di dissalazione bisogna ricordare che la tecnologia più utilizzata a livello mondiale è l’osmosi inversa. Un processo in cui l’acqua viene spinta a forte pressione contro una membrana semipermeabile che trattiene la parte salina della soluzione (il cosiddetto retentato), mentre l’acqua privata di sali e impurezze filtra all’altro lato. E, per alimentare le pompe che spingono la soluzione attraverso la membrana, serve molta energia.

“Il 90% del dispendio energetico totale di tali processi è imputabile proprio ai sistemi di pompaggio e la maggior parte dell’energia fornita al fluido, in termini di pressione e portata, rimane nel retentato, ossia nello scarto del processo” spiegano ENEA e SEKO. Che hanno immaginato il modo per utilizzare questa energia recuperando la pressione di ritorno dal retentato e convertirla in lavoro utile per ridurre il consumo energetico. Su questa idea è nato il prototipo di impianto di dissalazione a osmosi inversa con recupero energetico integrato.

“Attualmente il nostro sistema è allineato a quelli che sono gli standard di mercato, con un consumo energetico per metro cubo di acqua depurata che varia da 2,5 a 4,5 kWh/mc. Siamo convinti che in una futura implementazione potremmo ottimizzarlo per abbassare ulteriormente il consumo energetico” spiega il team di ricerca costituito da Daniele Pizzichini, Claudio Russo e Gian Paolo Leone del Laboratorio ENEA di Bioprodotti e bioprocessi, Divisione Biotecnologie e agroindustria, che hanno lavorato in collaborazione con Giuseppe Corallo e Aldo Franchi, inventori del brevetto.

Dissalatore con recupero energetico: innovativo e a basso costo

Il sistema non è solo innovativo, ma anche economico e facilmente scalabile. Il prototipo, realizzato grazie a un finanziamento POC (Proof of Concept, il programma ENEA dedicato alla collaborazione con le imprese) ha costi contenuti, è di facile sviluppo industriale ed è pensato per piccole comunitàisole e PMI.

“Il grande vantaggio che offre la nostra tecnologia – spiegano ancora ENEA e SEKO – consiste nell’utilizzare componentistica di ampia diffusione, a basso costo e integrabile anche in impianti di piccola e media taglia (50 – 600 litri/ora) a differenza degli impianti disponibili sul mercato, che sono solo con dimensioni medio-grandi (superiori a 2.000 litri/h) e soprattutto molto costosi”. La tecnologia del prototipo sarà ulteriormente messa a punto e testata presso lo stabilimento SEKO di Rieti.

TI È PIACIUTO QUESTO ARTICOLO?
Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti sulle novità e sulle storie di rigenerazione territoriale:

Ultime Notizie

Cerca nel sito