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Allo studio la fornitura sostenibile di materiali per le infrastrutture

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Libera Università di Bolzano e Politecnico di Zurigo insieme per realizzare un prototipo di fabbrica mobile e intelligente per la fornitura di materiali destinati ai grandi progetti infrastrutturali. Sarà collaudato tra tre anni a Collombey-Muraz.

Realizzare un prototipo di fabbrica intelligente e mobile, per la fornitura sostenibile di materiali destinati alla costruzione di infrastrutture. È questo l’obiettivo del progetto Smart Mobile Factory for Infrastructure Projects della Libera Università di Bolzano e del Politecnico federale di Zurigo. Le equipe di ricerca universitaria, nei prossimi tre anni, lavoreranno insieme a due partner esterni alla concretizzazione del cantiere del futuro, in grado di rivoluzionare la modalità di esecuzione dei grandi progetti infrastrutturali, che sarà collaudato a Collombey-Muraz in Svizzera. “I grandi progetti per la costruzione di strade, ferrovie e tunnel sono spesso caratterizzati da sforamenti di budget e ritardi. Inoltre, di solito, viene utilizzata una strategia di produzione centralizzata, con bassi livelli di digitalizzazione. Ciò comporta, tra l’altro, il trasporto dei materiali sulla strada, con conseguenze come la congestione e l’inquinamento ambientale” afferma il ricercatore Patrick Dallasega, che dirige il team di ricerca dell’Università di Bolzano, sottolineando da quali esigenze nasce il progetto.

Smart Mobile Factory for Infrastructure Projects prevede la realizzazione di un edificio industriale basato su singoli moduli, che può essere facilmente montato e smontato per poter seguire la posizione del cantiere. Una rappresentazione digitale dei processi di produzione e del cantiere stesso, per garantire la fornitura del materiale e, allo stesso tempo, il monitoraggio di indicatori di sostenibilità come, per esempio, le emissioni di CO2. Il progetto farà uso di approcci di ricerca innovativi nell’area della digitalizzazione come il Building Information Modeling o il Digital Twin, così come il distributed manufacturing (una modalità produttiva decentralizzata praticata dalle imprese che utilizzano una rete di impianti geograficamente distribuiti, coordinati mediante le tecnologie dell’informazione).

Il prototipo di fabbrica intelligente e mobile sarà validato nel Basso Vallese insieme ai partner esterni: l’olandese Eindhoven University of Technology e l’istituto di ricerca svizzero EuroTube Foundation. Il prototipo del cantiere mobile dovrà poi essere adattato alle esigenze dei soggetti industriali.

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Redazione

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