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Bottiglie di carta, utilizziamo meno plastica e manteniamo il mondo più verde

Bottiglie di carta, vanno preferite a quelle in plastica
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Si calcola, in maniera approssimativa ma con un margine d’errore piuttosto basso, che dal 1950 ad oggi, nel mondo, siano stati prodotti 8,3 miliardi di tonnellate di plastica. Gran parte di essa ha imballato qualcosa. Di questa montagna di polimero siamo riusciti a riciclare soltanto il 9%. Il restante è in discarica o in natura. Tracce di plastiche e microplastiche sono state ritrovate nel ghiaccio, sul pavimento della Fossa delle Marianne, nella placenta delle neomamme e all’interno dei globuli rossi di individui deceduti. Tra i rifiuti plastici, le bottigliette sono tra gli scarti più comuni. La sostituzione di questi contenitori con bottiglie di carta potrebbe rappresentare una vera e propria svolta nel prossimo futuro.

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L’indotto dell’acqua in plastica

Nel nostro Paese imbottigliamo ogni giorno 12,5 miliardi di litri d’acqua. La stragrande maggioranza (parliamo dell’81%) di questa si vende in contenitori di plastica. Facendo il calcolo, significa che utilizziamo, ogni 24, ore 650mila tonnellate di petrolio soltanto per questo impiego. Le quali producono 330mila tonnellate di materiale plastico che diverrà rifiuto non appena ci saremo dissetati. Nel caso di bottiglie più pratiche e facili da maneggiare, nonché meno costose, come quelle da mezzo litro, significa che avremo prodotto uno scarto difficile da gestire, in una manciata di minuti.

Non finisce qui. Dobbiamo infatti considerare i trasporti. Con un chilo di plastica e 2 di petrolio (la stima è più o meno di 1 a 2) possiamo imbottigliare 17 litri d’acqua, allocandoli in contenitori di differente dimensione. Dopo aver caricato le 25 bottiglie su un unico camion e stimato un viaggio medio-breve, dallo stabilimento di imbottigliamento a un rivenditore situato nell’arco di qualche decina di chilometri, ci troviamo con l’impietoso dato per il quale l’impronta di carbonio della singola bottiglia d’acqua è pari a quella di un’automobile che percorra 1 chilometro di strada.

L’indotto del packaging in plastica per l’acqua è fortemente inquinante e impatta in maniera seria sull’ambiente in cui viviamo.

Bottiglie di carta: un tavolo apparecchiato con elementi in carta e plastica
La produzione di bottiglie in plastica è un costo ingente per il pianeta; è possibile sostituirle con prodotti in carta, dal ciclo di vita ben più sostenibile.

Bottiglie di carta: una nuova frontiera per il packaging

Alla luce dei dati riportati, e di altre analisi dal tono simile, si capisce bene il motivo per il quale sia emersa con forza l’esigenza di ricorrere a imballaggi sostenibili, negli ultimi anni. Una percentuale molto elevata dei rifiuti che produciamo giornalmente dipende dal packaging. Il consumatore è ormai sensibile alla tematica ambientale e desidera servirsi di imballaggi più funzionali e a minore impatto ambientale. Secondo una ricerca di mercato portata avanti da Nielsen, il 94% di chi si reca a far spesa e abbia un’età compresa tra i 18 e i 55 anni è attento alla sostenibilità.

Le bottiglie di carta presentano un ciclo di produzione più adatto ai consumatori preoccupati per l’ecologia. Anche il loro smaltimento non impatta sull’ambiente. Parliamo naturalmente di carta che possa effettivamente garantire un’impronta di carbonio pari a zero, ovvero quella che rispetti i criteri di gestione sostenibile certificati FSC e PEFC. Non solo. L’intero percorso in filiera deve essere portato avanti da personale attento all’ambiente. Si tratta di due variabili tutt’altro che trascurabili ma esiste la possibilità, più che concreta, di una produzione che non incida in maniera dannosa sul pianeta.

I grandi attori del beverage si sono già schierati a favore della conversione. Bacardi aveva annunciato, già qualche anno fa, di voler sostituire 80 milioni di bottiglie in plastica con altrettante riciclabili (ma poi non ne abbiamo saputo più nulla) mentre Coca-Cola e PepsiCo. si rincorrono ormai da tempo a fare grandi proclami su quanto siano attente alla tutela dell’ambiente. Che sia tutto greenwashing? Come ben sappiamo, quando si tratta di nomi di questo peso è sempre possibile.

Attenzione al riciclo delle bottiglie di carta

Perché la transizione verso la plastica sia totalmente sostenibile, però, non basta curare il ciclo di vita. Occorre intervenire anche sul post-vita. I processi di riciclo vanno rivisti. In alcuni tipi di packaging in cartone per bevande si fatica a separare il foglio interno – quello a contatto con il liquido – da quello esterno, che lo protegge. Ciò comporta un processo complesso e dispendioso all’interno dell’impianto di gestione rifiuti, per sostenere il quale è necessaria moltissima energia.

Contenitori in tetrapack o bag-in-box sono oggi sempre più diffusi sul mercato delle bevande, dai soft drinks al vino. Quando parliamo di sostenibilità ci riferiamo principalmente ai prodotti, naturalmente, ma la parola ha un significato più ampio. Essa riguarda anche tutto quell’insieme di comportamenti, filiere, modelli di business e rispetto per i lavoratori che è attiguo ai materiali, ma non sovrapposto. Mettere in mano alle persone una bottiglia di carta è un ottimo inizio, ma occorre che quell’uomo o quella donna siano educati a gestirla al meglio. Quando sarà terminata farebbero bene a riutilizzarla e, dopo qualche impiego, dovranno accertarsi di riciclarla correttamente.

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Mattia Mezzetti

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