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Deferizzatore fai da te: due metodi per acqua pura

Attraverso un deferizzatore è possibile depurare l'acqua di casa dal ferro in eccesso: ecco tutto quello che devi sapere a riguardo.
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La presenza eccessiva di ferro (o di altri minerali come il magnesio) nell’acqua può causare una serie di problemi piuttosto sgradevoli, come per esempio le macchie antiestetiche, cattivo odore e sapore poco gradevole. I batteri del ferro, inoltre, se ingeriti in quantità eccessive possono causare disturbi come le disfunzioni intestinali e la dissenteria. La legge italiana, tra l’altro, impone che l’acqua potabile contenga al massimo 0,2 milligrammi di ferro in un litro d’acqua.

Per risolvere questo fastidioso problema e poter godere di un’acqua più pulita all’interno di casa è possibile realizzare un deferizzatore fai da te con pochi semplici passaggi e con prodotti che si possono facilmente reperire in commercio, anche a buon mercato. Ecco dunque due metodi alla portata di tutti (anche di chi non è esperto) per creare questo prezioso strumento di filtraggio utile ad eliminare il ferro (e non solo) dalla nostra acqua casalinga.

Il deferizzatore a base di carbone attivo

Esistono essenzialmente due metodi per creare in casa propria un deferizzatore per filtrare in ferro dall'acqua: vediamoli insieme.
Due bicchieri d’acqua su un tavolo.

Questo tipo di strumento si può installare in casa senza bisogno di particolari strumentazioni. Qui di seguito sono riportati tutti i materiali necessari:

  1. Un serbatoio resistente alla corrosione (in plastica o eventualmente in vetroresina), alto circa un metro. Meglio ancora se il prodotto è una caraffa o un tamburo che include già un rubinetto; in alternativa acquista un rubinetto a parte, molto semplice da posizionare.
  2. Ghiaia
  3. Sabbia fine
  4. Sassi di piccole e medie dimensioni
  5. Carbone attivo
  6. Cotone naturale o polifil

Inizia preparando tutto il materiale e lavando le varie componenti in modo certosino. Il contenitore d’acqua andrà pulito con acqua e saponi a carica antibatterica, mentre i sassi e la sabbia andranno puliti con acqua e mescolati per eliminare le impurità ma senza aggiunta di sapone.

Per creare il filtro sarà necessario sovrapporre i vari strati con i diversi materiali nella maniera corretta, ordinandoli in modo che svolgano la loro funzione. Partendo dal basso verso l’altro dovrai quindi aggiungere in ordine: uno strato di cotone o polifil (tra i tre e i 6 cm), uno strato di pietre di media grandezza (25 cm), uno strato di pietre di piccole dimensioni (12 cm), un primo strato di ghiaia (3 cm), uno strato di carbone attivo (3 cm), un secondo strato di ghiaia (2 cm), strato di sabbia fine (6 cm), un terzo strato di ghiaia (6) e infine un secondo strato di pietre piccole (12 cm).

Un’altra possibile opzione è quella di posizionare con le stesse quantità, nell’ordine: cotone, carbone attivo, sabbia fine, sabbia grossolana e ghiaia (o sassi medio-piccoli). Fatto ciò, versa l’acqua sul filtro, che si occuperà così di eliminare ferro e altri materiali in eccesso. L’acqua uscirà poi filtrata e pulita dal rubinetto installato sul dispositivo.

Attraverso un deferizzatore è possibile eliminare il ferro in eccesso presente nell'acqua: vediamo come creare lo strumento a casa.
Acqua che esce dal rubinetto.

Deferizzatore casalingo per acqua a base di cotone

Un altro sistema molto interessante per liberarsi dalle impurità dell’acqua del rubinetto (e ancor più semplice del precedente) è basato sull’utilizzo di cotone (o in alterativa di polifil, che svolgerà lo stesso identico compito). Il metodo, tra l’altro, è praticamente a costo zero.

In questo caso basterà acquistare in un negozio specializzato (costa davvero pochissimi euro) un filtro da installare sul rubinetto di casa, all’interno del quale andremo ad inserire un batuffolo di cotone che amplificherà l’effetto filtrante del dispositivo installato. Una volta montato sul rubinetto, il filtro con l’aggiunta di cotone si occuperà di purificare l’acqua dalle eventuali sostanze nocive presenti al suo interno: dopo averlo staccato noterai sul cotone il segno colorato lasciato dai materiali in eccesso che sarai così riuscito a trattenere. Questo sistema è, com’è ovvio, molto semplice, intuitivo e soprattutto molto economico. C’è un unico piccolo inconveniente da prendere in considerazione: l’aggiunta del filtro e del cotone, ovviamente, andranno a diminuire la pressione dell’acqua.

Quali sono le sostanze che contaminano l’acqua del rubinetto

Attraverso questi due ingegnosi sistemi sarà dunque possibile ottenere un’acqua più pura in pochi e semplici passaggi, eliminando alcune sostanze (oltre al ferro) che in certi casi possono essere nocive per la nostra salute.

Un esempio classico è rappresentato dall’eventuale presenza di tracce di composti organici volatili, come i pesticidi e gli erbicidi. Altre sostanze che sarebbe meglio non ingerire bevendo l’acqua del rubinetto sono inoltre le microplastiche, i cui effetti precisi sulla nostra salute sono ancora da chiarire.

In aggiunta una presenza eccessiva di cloruro, per quanto di per sé innocua, può tuttavia conferire all’acqua del rubinetto un gusto eccessivamente salato. Molto spesso, inoltre, nell’acqua del rubinetto vengono aggiunte importanti quantità di cloro, una componente che conferisce al liquido un odore e un sapore sgradevoli.

Ad ogni modo, è anche importante ricordare che non tutte le sostanze presenti all’interno dell’acqua andrebbero necessariamente filtrate. Anzi! Componenti quali il calcio, il magnesio, il bicarbonato, il solfato etc. sono in realtà degli elementi che possono rivelarsi preziosi per il nostro organismo. L’importante, come sempre in questi casi, è non esagerare con le quantità.

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Alberto Muraro

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