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Il 42% dei rifiuti di plastica in Europa viene incenerito

smaltimento della plastica
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Per l’associazione dei produttori europei viene riciclato solo il 35% dei rifiuti plastici e il 23% finisce in discarica. Quasi 10 miliardi di euro di investimenti nel riciclo chimico da qui al 2030 in 13 diversi Paesi europei.

Solo un terzo di tutta la plastica gettata via in Europa viene riciclata, la gran parte finisce nei termovalorizzatori e una parte minore, ma non residuale, in discarica. Lo afferma il report “The Circular Economy for Plastics – A European Overview” di Plastics Europe, associazione che riunisce le imprese europee produttrici di plastica. Il report analizza il ciclo dei rifiuti plastici post consumo: non solo imballaggi, ma anche oggetti di varia natura, dalle componenti dell’automotive ai prodotti per l’edilizia, quelli elettrici ed elettronici e quelli per la casa, ad esempio. Quelli raccolti nel 2020 nei 27 Paesi dell’Unione europea più Norvegia, Svizzera e Gran Bretagna (UE 27+3, questo il perimetro dello studio) sono stati 29,5 milioni di tonnellate, circa l’1% del totale di tutti i rifiuti post-consumo prodotti.

Il riciclaggio della plastica in Europa 

Lo studio realizzato da Conversio Market & Strategy per Plastics Europe riferisce che nel 2020 sono state incenerite 12,4 milioni di tonnellate di rifiuti plastici: il 42% del totale. Seconda voce della gestione di questo flusso di rifiuti è il riciclo: oltre 10 milioni di tonnellate di rifiuti (+8,5% rispetto al 2018) che hanno avuto una seconda vita, pari al 35% del totale. La restante quota, quasi 7 milioni di tonnellate (il 23%), è stata conferita in discarica. I Paesi che, dal punto di vista del riciclo, registrano i risultati migliori sono Paesi Bassi (45%), Norvegia (43%), Spagna (43%) e Germania (42%). L’Italia è ferma al 34%. Il Paese che ricicla meno è la Finlandia con il 21% e una ingombrante quota di oltre il 70% destinata all’incenerimento. Il tasso di riciclo dipende dal flusso: diverso il tipo di rifiuti plastici, diversa la quota avviata a riciclo. I valori più altri riguardano il packaging (46%) e i prodotti in plastica per l’agricoltura (37%). Tassi minori per i materiali da costruzione e i rifiuti elettrici ed elettronici (25%) mentre viene riciclato il 19% dei componenti per l’automotive e solo il 7% degli oggetti per l’arredamento, lo sport e il tempo libero. La quota di imballaggi riciclati ammonta al 32%, secondo il più recente metodo di calcolo introdotto dalla Commissione Europea. “Questo evidenzia quanto sono ancora necessari progressi per raggiungere l’obiettivo di riciclaggio del 55% per la plastica da rifiuti di imballaggio entro il 2030” afferma Plastics Europe a commento degli obiettivi posti dalle direttive europee.

Il riciclo dei rifiuti in plastica nel futuro

Per superare i limiti del riciclo meccanico della plastica, le imprese produttrici sanno che “le tecnologie di raccolta, smistamento e riciclaggio devono essere migliorate, per ottenere una maggiore qualità e quantità di plastica riciclata”. Le tecnologie emergenti, come il riciclo chimico, “offrono l’opportunità di riciclare i flussi di rifiuti di plastica mista che non possono essere trattati con il riciclaggio meccanico, aprendo nuove possibilità”. Le imprese europee, riferisce il report, stanno pianificando 44 progetti di riciclaggio chimico in 13 diversi Paesi europei: quasi 10 i miliardi sul piatto da qui al 2030, per arrivare a riciclare chimicamente 3,4 milioni di tonnellate nel 2030, partendo dalle irrilevanti quantità attuali.

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Redazione

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