Gli effetti dell’inquinamento luminoso sulle lucciole sono stati dimostrati da un esperimento condotto da ricercatori dell’Università del Sussex. E gli effetti potrebbero non essere limitari alle sole lucciole.
“La luce artificiale compromette l’attrazione per le femmine nei maschi di lucciola” è il titolo di un articolo pubblicato sul Journal of Experimental Biology da quattro ricercatori della Scuola di scienza della vita dell’Università britannica del Sussex, da cui si evince il rischio di veder ridurre ancora, sempre di più, gli incontri con questi coleotteri che da sempre ammaliano gli esseri umani e alimentano la poesia. Già Pasolini nel 1975 lamentava sul Corriere della Sera che “nei primi anni Sessanta, a causa dell’inquinamento dell’aria, e, soprattutto, in campagna, a causa dell’inquinamento dell’acqua (gli azzurri fiumi e le rogge trasparenti) sono cominciate a scomparire le lucciole. Il fenomeno è stato fulmineo e folgorante. Dopo pochi anni le lucciole non c’erano più”. Una ricerca pubblicata nel 2020 aveva misurato che in Inghilterra il numero di lucciole è crollato di tre quarti dal 2001; a causa, soprattutto, della crisi climatica, l’inquinamento (incluso quello luminoso), i pesticidi, la riduzione degli habitat. Da tempo si ritiene che l’illuminazione possa essere un problema per questi insetti che utilizzano la luminescenza dell’addome nei rituali di corteggiamento. “Gli effetti negativi dell’illuminazione artificiale notturna sugli insetti sono sempre più riconosciuti e sono stati ipotizzati come una possibile causa del declino delle popolazioni” scrivono i ricercatori dell’Università del Sussex. Tuttavia, i meccanismi dietro questo declino sono ancora poco chiari. Proprio per studiarli, gli scienziati hanno condotto un esperimento finalizzato a quantificare l’effetto dell’illuminazione bianca sulla capacità dei maschi di raggiungere le femmine.
L’illuminazione artificiale notturna compromette la riproduzione delle lucciole
Uno degli autori dello studio, il professor Jeremy Niven, ha spiegato alla rivista Cosmos che la luce è essenziale per la sopravvivenza delle lucciole: infatti la specie si basa su un sistema di segnalazione bioluminescente che prevede che i maschi trovino le femmine attraverso un piccolo bagliore verde, nell’oscurità di prati e brughiere: “Le femmine e i maschi possono accoppiarsi solo se i maschi riescono a rilevare il bagliore della femmina”. I ricercatori hanno prelevato delle lucciole dalle South Downs nel Regno Unito e le hanno portate in laboratorio; le lucciole maschio sono state rilasciate in un labirinto a forma di y, dove è stato posizionato un LED per simulare la presenza di una femmina. La procedura dell’esperimento ha previsto di sottoporre i maschi a livelli di luce diversi, che variavano da 25 Lux (25 volte più luminosi della luce lunare) a 145 Lux (l’equivalente della luce di un lampione). I risultati? Mentre tutte le lucciole maschio hanno trovato la femmina finta (LED verde) al buio, solo il 70% ha trovato il LED ai livelli più deboli di luce bianca, e solo il 21% ha raggiunto l’obiettivo con la luce più forte. Con la luce artificiale, inoltre, le lucciole hanno impiegato più tempo a completare il labirinto: 48 secondi al buio, 60 con 25 Lux. “In parte ciò è dovuto al fatto che la luce intensa fa sì che i maschi tirino indietro la testa, sotto un piccolo scudo che copre gli occhi. Pensiamo che sia un po’ come mettersi un paio di occhiali da sole: lo scudo sulla testa rende la luce più fioca ma sembra impedire loro di trovare una femmina” spiega Niven. Le conclusioni, come anticipato, non sono positive. Scrivono i ricercatori del Sussex: “Abbiamo dimostrato che, all’aumentare dell’intensità dell’illuminazione, diminuisce la percentuale di maschi che raggiungono il LED che simula la femmina”. Questi effetti si invertono rapidamente quando l’illuminazione viene rimossa. È dunque evidente che l’illuminazione artificiale notturna è in grado di ridurre la capacità dei maschi di lucciola di raggiungere le femmine. E questo può influire sulla vitalità delle popolazioni di lucciole, riducendo il loro potenziale riproduttivo. ma non solo. Secondo i ricercatori l’illuminazione artificiale potrebbe avere effetti comportamentali simili su altre specie.