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Inquinamento termico: come funziona e quali sono gli impatti?

Una ciminiera fumante
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Con il termine inquinamento termico si fa riferimento alla rapida variazione di temperatura di uno specchio d’acqua naturale o di altri ambienti naturali. Questo tipo di inquinamento è causato molto spesso dagli scarichi provenienti da un impianto industriale o da altre attività umane. Scopriamo insieme tutto quello che è necessario sapere riguardo a questo fenomeno, con un focus particolare sulle sue cause e sulle sue conseguenze.

Indice

Cos’è l’inquinamento termico

Ecco tutto quello che è necessario sapere riguardo al fenomeno dell'inquinamento termico, dalle sue cause alle sue conseguenze.
Spazzatura all’interno di un laghetto

Di questo particolare tipo di inquinamento ne esistono di due tipI, quello diretto e quello indiretto. Nel primo caso, l’inquinamento termico si verifica quando viene introdotta energia termica direttamente nell’ecosistema, causando un aumento significativo e immediato della temperatura. Un esempio è rappresentato dall’acqua riscaldata che viene rilasciata dalle industrie nei corsi d’acqua. Nel secondo caso, invece, gli effetti delle fonti inquinanti si manifestano in modo indiretto su scala globale. Queste fonti inquinanti includono gas come anidride carbonica, metano e idrocarburi alogenati, che contribuiscono all’inquinamento atmosferico e, di conseguenza, all’inquinamento termico. Il riscaldamento globale è, ovviamente, considerato una grave forma di inquinamento termico nonché quella di cui si sta parlando di più in assoluto.

Le cause dell’inquinamento termico

L’aumento della temperatura degli ambienti terrestri può presentarsi anche alla luce di eventi del tutto naturali: pensiamo ad esempio gli incendi boschivi, alle eruzioni vulcaniche o alla vicinanza a sorgenti termali. Inutile nascondere, tuttavia, il fatto che nella maggior parte dei casi l’inquinamento termico ha radici antropiche, cioè legate agli esseri umani.

Gli impianti industriali

Le centrali elettriche termoelettriche alimentate a carbone, gas naturale, nucleare o biomasse etc. rappresentano senza dubbio una delle principali cause di inquinamento termico. Nella maggior parte dei casi le centrali elettriche vengono costruite non distanti da fiumi, laghi o oceani, che forniscono loro un approvvigionamento di acqua continuo. Quest’acqua viene convertita in vapore che alimenta le turbine per generare elettricità, ma si può usare anche per raffreddare le macchine, che possono diventare molto calde. L’acqua assorbe il calore e ciò che non evapora viene tipicamente scaricato nuovamente nella sua fonte originaria. Questo principio, invero, vale anche per la maggior parte delle attività industriali come le cartiere, gli impianti chimici, le acciaierie e le raffinerie di petrolio.

A causa di questo processo, chiamato raffreddamento a passaggio singolo, pesci e larve che rimangono intrappolati contro le griglie di aspirazione vengono uccisi; in aggiunta, gli habitat vengono profondamente alterati a causa dello scarico di acqua più calda, che tra l’altro è sovente inquinata da sostanze tossiche.

La deforestazione, l’erosione e le acque reflue

Non tutte le acque reflue, purtroppo, vengono trattate prima di essere rilasciate negli specchi d’acqua. Le acque reflue non trattate, le acque di scarico urbano e il deflusso agricolo possono creare inquinamento termico nelle fonti d’acqua vicine poiché spesso il deflusso è più caldo rispetto ai torrenti, ai laghi o agli oceani in cui confluisce.

L’inquinamento termico può inoltre essere generato dallo sfruttamento sconsiderato del suolo: la deforestazione causata dall’abbattimento degli alberi o dal disboscamento per la coltivazione di terreni e il pascolo del bestiame provoca infatti il fenomeno dell‘erosione lungo i fiumi e i torrenti. Senza alberi e piante, inoltre, gli specchi d’acqua sono portati a riscaldarsi con maggiore facilità poiché hanno meno ombra dai raggi del sole.

Gli impianti di dissalazione

Anche le centrali di dissalazione utilizzano il raffreddamento a passaggio singolo sopra citato. Più della metà dell’acqua di mare utilizzata nella dissalazione viene riversata nell’oceano come acqua di scarico, spesso a temperature elevate. La presenza di questi impianti, sovente concentrati nelle stesse aree, può facilmente provocare il riscaldamento dell’acqua di mare nella relativa zona costiera e, in parallelo, un aumento considerevole della sua salinità.

Le conseguenze dell’inquinamento termico

Scopriamo insieme tutte le curiosità riguardanti il fenomeno dell'inquinamento termico: ecco cosa lo provoca e come risolverlo.
Un impianto industriale

Proprio come per qualunque altro tipo di inquinamento, anche quello termico comporta un impatto considerevole sugli habitat naturali e sugli esseri umani.

Molti organismi acquatici sono estremamente sensibili anche a variazioni minime della temperatura dell’acqua. Alcuni non sono in grado di farvi fronte, e nei casi peggiori, questo tipo di riscaldamento può portare alla loro morte, con evidenti conseguenze negative sulla stabilità della catena alimentare locale. Purtroppo però non finisce qui.

L’inquinamento termico è in grado di alterare profondamente anche i livelli di ossigeno dell’acqua. L’introduzione di acqua più calda provoca un calo dei livelli di ossigeno, influenzando in maniera spesso irreparabile la vita acquatica. L’acqua più calda favorisce la crescita delle alghe, che assorbono la luce solare e provocano ulteriori aumenti di temperatura: tali effetti sono spesso intensificati se l’acqua di scarico contiene molti nutrienti, come nel caso del deflusso agricolo e delle acque reflue non trattate.

Tanto più alta sarà la temperatura, tanto più vulnerabili saranno gli organismi viventi del posto ai prodotti chimici presenti in queste acque reflue, come ammoniaca, metalli pesanti e pesticidi. Con livelli di ossigeno molto bassi, inoltre, possono venire a crearsi delle zone ipossiche, vale a dire delle aree “morte” dove gli animali e le piante sottomarini non riescono a sopravvivere.

Se invece parliamo della temperatura globale in generale, con particolare riferimento a noi esseri umani, dobbiamo essere consapevoli che l’inquinamento termico può aumentare in modo considerevole il rischio di sviluppare gravi problemi all’apparato cardiocircolatorio. Il motivo è legato al fatto che il nostro sistema respiratorio sarà maggiormente sotto pressione per riuscire a mantenere sempre la nostra temperatura corporea costante.

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Alberto Muraro

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