Tra le specie animali considerate alleate degli agricoltori e della salute dell’orto troviamo numerosi insetti utili. Vediamo quali sono e come possiamo tutelarli per far sì che continuino ad assistere i coltivatori nel loro importante ruolo di approvvigionamento alimentare.
La sensibilità verso gli animali è elevata e appare via via in aumento. Cani, gatti e altri tradizionali amici a quattro zampe (o a pinne, ad ali e via dicendo) hanno sempre maggiori tutele, come testimoniato anche dal recente inasprimento delle pene per chi li maltratti o abbandoni. In questo computo, però, siamo soliti tracciare una linea. Siamo ben contenti che vengano protetti e difesi i nostri compagni di vita ma poco ci interessa di animali dall’aspetto meno gradevole, fastidiosi e/o che ci facciano paura.
Eppure, anche tra gli insetti, abbiamo specie che meritano di essere protette e difese. In particolar modo, tutte quelle utili all’agricoltura, fide alleate dei coltivatori.
Il ruolo ecologico di api, coccinelle e farfalle
Api, bombi e altri insetti impollinatori sono indispensabili per le colture alimentari. Difficilmente ce ne accorgiamo, specie se viviamo in città, ma è proprio dalla loro instancabile attività che dipende la disponibilità di molti prodotti ortofrutticoli e, più in generale, l’esistenza di numerose varietà vegetali. Le farfalle svolgono un ruolo chiave nell’impollinazione. Durante questo processo, fondamentale per la produzione di frutta e semi, trasportano il polline di fiore in fiore. Le api sono indubbiamente più efficienti, ma anche questi coleotteri sono significativi contributori durante tale processo.
Il ruolo delle coccinelle in agricoltura è differente. Conosciute per la loro golosità verso gli afidi, un parassita comune che può danneggiare le piante, tanto gli adulti quanto le learve di questo grazioso insetto se ne nutrono con avidità, contribuendo a mantenere sotto controllo le popolazioni. L’agricoltura biologica fa ampio uso di coccinelle, dal momento che la loro presenza può evitare la necessità di utilizzare pesticidi. In mancanza o scarsità di afidi, infatti, i coleotteri puntinati consumano cocciniglie, acari e mosche bianche.
La presenza di un elevato numero di farfalle e coccinelle indica la salubrità di una coltura. Queste specie, infatti, maltollerano ogni tipo di pesticida e si tengono alla larga dai campi nei quali se ne fa uso. Uccelli, ragni e lucertole si cibano di farfalle e sono attratti dalla loro presenza. Le colture ove vi è una forte presenza di queste specie sono, generalmente, ricche di biodiversità.
Strategie naturali per convivere con gli insetti utili senza eliminarli
Al fine di convivere in simbiosi con gli insetti utili, evitando di eliminarli, è possibile attirarli verso la zona coltivata e dare origine a una fruttuosa convivenza. È bene creare piccoli rifugi, in grado di invogliare gli insetti utili a stabilirvisi permanentemente. Si tratta di modeste casette in legno, da collocare in zone sollevate da terra e lontane da forti correnti di aria. Qui andranno poste sostanze a base di zuccheri, capaci di attirarli attraverso l’odore. Le distese di prato lasciano percepire agli insetti l’esistenza di un’ampia area aperta, spazio che amano e nel quale hanno piacere a rifugiarsi. Se poi ci si serve di un laghetto o vasche d’acqua, l’umido sarà per loro una vera e propria calamita.
Tra le specie floreali che gli insetti più apprezzano abbiamo lantana, verbena, buddleia (nota come albero delle farfalle, poichè lo adorano), erbe aromatiche, geranio, fiordaliso e, in generale, ogni specie particolarmente colorata e/o profumata.
Piante repellenti e barriere verdi
Stiamo scrivendo di insetti utili per l’agricoltura ma, non dimentichiamo, che ne abbiamo anche di nocivi. Chi coltiva biologico (e non solo) insedia anche piante repellenti, non troppo lontane dal campo o dai campi su cui lavora. Idealmente, è bene disporre anche di queste, così da attirare soltanto insetti e coleotteri che possano aiutare il coltivatore.
L’assenzio, pianta perenne dalle caratteristiche foglie argentate, ha un effetto repulsivo sugli afidi. Piantandolo ai piedi delle piante da fiore in giardino, è possibile mantenerli lontani. Seccandolo, lo si può riporre in sacchetti da posizionare negli armadi in casa. Sarà utile contro le tarme. L’assenzio è efficace anche contro i moscerini golosi di carote, asparagi e cipolle. Questi fastidiosi esserini possono rovinare, anche in maniera severa, il raccolto.
La santoreggia, che emana un peculiare odore di pepe, respinge mosche e moscerini della frutta. È poi gradevole alla vista, poiché si ricopre di fiori bianchi e rosa quando è stagione di fioritura. La lavanda è sempre un’ottima alleata. Non solo attira le api, impollinatrici buone, ma respinge anche le loro cugine vespe, violente e nocive, sia per l’uomo sia per alcune specie floreali.
Comporre una cosiddetta barriera verde ci aiuterà a limitare i danni apportati da insetti pericolosi e parassiti, i quali possono mettere a rischio i raccolti. Sfruttare una simile soluzione ci consentirà di proteggere il nostro verde senza dover impiegare prodotti chimici.

Habitat differenziati per la biodiversità
L’agricoltore biologico metodico desidererà attirare soltanto alcune specie di insetti utili, le migliori per proteggere quel che ha interrato da animali e organismi dannosi. In coltivazioni di sussistenza e che non mirano a soddisfare una cospicua fetta di mercato, però, ha senso differenziare gli habitat destinati a insetti utili, in maniera tale da enfatizzare la biodiversità. Per quale motivo è utile inseguire la presenza di più specie di insetti nel proprio orto? Tutto si basa su una precisa strategia, nota con il nome di antagonismo. Inserire specie come gli antocoridi servirà a insediare predatori di parassiti e aracnidi nocivi, come i ragnetti rossi che divorano golosamente le verdure, durante l’estate
Errori da evitare in giardino e terrazzo
Piante e accorgimenti potrebbero non essere sufficienti per mantenere il bilancio tra insetti utili e nocivi a favore dei primi, in giardino o in terrazzo. Occorre anche fare uso di buon senso. La proliferazione di questi organismi va tendenzialmente sempre evitata. Per preservare piante, fiori e colture in buona salute, la presenza di insetti non deve mai essere eccessiva. Teniamo sempre adeguatamente pulito e ordinato lo spazio verde dove desideriamo che risiedano gli animali utili e compiamo operazioni periodiche di monitoraggio.
Non è detto che l’equilibrio delle specie rimanga sempre costante. Se abbiamo bisogno di ripristinare, per quanto possibile, la presenza di insetti su un determinato spazio verde, possiamo ricorrere alla copertura del terreno con una pellicola trasparente durante l’esposizione solare. L’innalzamento di temperatura e la mancanza di areazione spingerà patogeni e insetti ad allontanarsi. Terminata l’operazione, dovremo preoccuparci nuovamente di attirare le specie utili.
Disinfestazioni fai-da-te dannose
Prestiamo sempre tutta l’attenzione del caso alla cura e alla manutenzione del giardino e degli spazi verdi dove abbiamo accolto insetti utili. È possibile danneggiare il bioma se si procede male a una disinfestazione. Teniamoci lontani dai prodotti chimici e cerchiamo sempre di prevenire, per evitare di dover essere costretti a curare. Muoversi in maniera naturale e tenere i comportamenti descritti nei precedenti paragrafi è molto spesso sufficiente a dover evitare di ricorrere a una disinfestazione. Talvolta, però, elementi esterni alla nostra volontà possono causare invasioni di insetti dannosi.
Esistono in commercio pesticidi molto potenti, persino troppo. Numerosi sono nocivi per la salute, anche umana, specie se impiegati in modo improprio. Acquistare e spargere composti non adeguati si traduce in una spesa inutile e, frequentemente, non porta i benefici desiderati. Non solo. Può anche rivelarsi controproducente.

Illuminazione notturna e inquinamento luminoso
L’illuminazione notturna delle città in cui viviamo ha effetti tangibili sugli insetti, soprattutto nella bella stagione. Sebbene alcune specie siano attratte dalla luce, mentre altre ne siano intimorite e vi si tengano ben lontane, pressoché l’intera popolazione, ove più ove meno, subisce alterazioni comportamentali e fisiologiche quando viene esposta a una forte sorgente luminosa.
Tanto la componente termica (calore), quanto quella visiva (soprattutto se blu/violetta), agiscono da richiamo per falene, zanzare, scarafaggi e insetti notturni. Questi, infatti, si orientano grazie alla luce e ne sono irrimediabilmente affascinati. L’attrazione è talmente forte che alcuni individui giungono alla morte, poiché continuano a volare in circolo attorno alla sorgente finché non hanno più forza.
L’inquinamento luminoso interferisce con l’alimentazione, lo sviluppo e l’attività alimentare degli insetti. Indirettamente, la troppa luce artificiale può condurre alla scomparsa di intere colonie di questi piccoli esseri. Facciamo dunque attenzione a quale illuminazione installiamo, se desideriamo tutelare gli insetti utili. Preferiamo il led, meno caldo, e scegliamo luci rosse o bianche piuttosto che blu. Teniamo sempre le lampade direzionate a terra, e mai verso il cielo. Se poi possiamo fare a meno di montarle, tanto meglio: in aree dove l’attività degli insetti è elevata sarebbe bene evitare proprio di posizionarle.
Come coinvolgere famiglie e comunità nella tutela degli insetti
Nei confronti degli insetti vigono numerosi pregiudizi. Molti ne sono intimoriti, qualcuno terrorizzato, e, più in generale, li riteniamo tutti piuttosto fastidiosi quando ci ronzano attorno, magari in una calda notte estiva nella quale siamo appena riusciti a prendere sonno quando una zanzara ci passa vicino all’orecchio, svegliandoci di soprassalto. Pochi sanno quali siano i benefici effettivi che questi animali possono portare all’agricoltura. La priorità è proprio quella di informare ed educare, come si propone di fare quest’articolo, così da cambiare prospettiva e ripensare integralmente (o quasi) l’atteggiamento che teniamo quando ci troviamo ad avere a che fare con gli insetti.
Compiuto questo primo passo, sarà verosimilmente più facile portare le comunità a dare vita a città a misura d’insetto, dove falene, zanzare e altre creature non troppo apprezzate vengano viste come qualcosa di più di nemici da abbattere.
Campagne locali e citizen science
Nel nostro Paese sono state attivate numerose campagne locali per portare l’attenzione sul tema e tutelare gli insetti, specie gli impollinatori. Questi, infatti, sono a serio rischio di estinzione. Gli obiettivi di queste iniziative sono semplici:
- sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle comunità di insetti;
- promuovere buone pratiche agricole;
- implementare progetti specifici come la creazione di aree fiorite o i bee hotel per accudire e ristorare le api.
La rete dei comuni amici delle api ha avviato da anni la tutela dell’apicoltura e il rispetto dell’impollinatore, riconoscendogli un ruolo chiave per la biodiversità e la sicurezza alimentare. I comuni in fiore, nel mantovano, hanno manifestato l’intenzione di raggiungere un traguardo simile, ovvero creare aree che non siano soltanto verdi, bensì anche colme di fiori selvatici, così da richiamare api, bombi e farfalle. Il Ministero dell’Agricoltura e della Sicurezza Alimentare ha promosso il supporto alla ricerca e all’innovazione, al fine di implementare tecnologie atte alla protezione della vita, nonché del prezioso lavoro degli insetti impollinatori.
Il privato, di suo conto, farebbe bene a prendere contezza di quanto sia importante il ruolo svolto dagli insetti utili in agricoltura. La cosiddetta citizen science, ovvero la conoscenza minima e indispensabile che ogni cittadino dovrebbe avere per evitare di causare danni o comportarsi in maniera errata, è sufficiente perché si possa smettere di convivere in modo sbagliato con questi esseri, vedendoli come una minaccia e/o un pericolo e cercando di eliminarli non appena li si veda girare in casa, magari armati di strofinaccio o ciabatta, pronti a schiacciarli senza alcuna pietà.