Chiudi
Cerca nel sito:

Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU: cosa sono e quanto contano

obiettivi_Agenda2030
Condividi l'articolo

Dai bilanci delle imprese alle banche alle politiche dei Paesi, gli SDGs oltre che uno strumento politico sono diventati un riferimento comune per valutare i progressi verso la sostenibilità. Ecco cosa sono i Sustainable Development Goals.

Vi sarà magari capitato di incontrare gli SDGs nei bilanci sociali delle imprese o nei prospetti informativi delle banche che presentano i loro investimenti, o, più banalmente, entrando a contatto con una ONG. I Sustainable Development Goals (SDGs) sono gli Obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall’ONU nel 2015 con l’Agenda 2030 e sono diventati ormai una griglia molto diffusa rispetto alla quale misurare non solo i risultati delle Nazioni in termini di sviluppo sostenibile, ma anche il contributo che imprese o singole iniziative economiche e sociali possono fornire. Nonostante ciò, un recente studio che ha messo a confronto circa 3.000 ricerche a riguardo, sottolinea che purtroppo il loro impatto è stato finora limitato.

Cosa è l’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile

Sottoscritta dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e adottata dall’Assemblea generale il 25 settembre 2015 in occasione del settantesimo anniversario dell’ONU, l’Agenda è “un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità” si legge nell’incipit del documento. “Siamo decisi a liberare la razza umana dalla tirannia della povertà e vogliamo curare e salvaguardare il nostro pianeta – così viene sintetizzato lo spirito dell’Agenda – Siamo determinati a fare i passi audaci e trasformativi che sono urgentemente necessari per portare il mondo sulla strada della sostenibilità e della resilienza. Nell’intraprendere questo viaggio collettivo, promettiamo che nessuno verrà trascurato”. L’Agenda declina i risultati cui ambisce in 17 Obiettivi (goals) e 169 traguardi, che possiamo considerare dei sotto-obiettivi, che “mirano a realizzare pienamente i diritti umani di tutti e a raggiungere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze. Essi sono interconnessi e indivisibili e bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: la dimensione economica, sociale ed ambientale”. Questi obiettivi si basano sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, che li hanno preceduti e che sono contenuti nella Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite sottoscritta nel settembre del 2000. Gli SDGs mirano a completare ciò che i Millennium Development Goals non sono riusciti a realizzare.

Le 5 parole chiave degli SDGs dell’Agenda 2030

Nell’Agenda 2030 gli obiettivi vengono idealmente racchiusi nella cornice di 5 parole chiave.

  • Persone. gli obiettivi intendono “porre fine alla povertà e alla fame, in tutte le loro forme e dimensioni e ad assicurare che tutti gli esseri umani possano realizzare il proprio potenziale con dignità ed uguaglianza in un ambiente sano”.
  • Pianeta. “Proteggere il pianeta dal deterioramento, attraverso un consumo e una produzione consapevoli, gestendo le sue risorse naturali in maniera sostenibile e adottando misure urgenti riguardo il cambiamento climatico”.
  • Prosperità. “Assicurare che tutti gli esseri umani possano godere di vite prosperose e soddisfacenti e che il progresso economico, sociale e tecnologico avvenga in armonia con la natura”.
  • Pace. “Promuovere società pacifiche, giuste ed inclusive che siano libere dalla paura e dalla violenza”.
  • Partnership. A sostenere il raggiungimento dei 17 obiettivi è una Collaborazione Globale per lo sviluppo Sostenibile, “basata su uno spirito di rafforzata solidarietà globale”.

SDGs: gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU

Frutto di oltre due anni di consultazione pubblica e del lavoro del Gruppo aperto sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Assemblea generale dell’ONU, gli obiettivi dell’Agenda 2030 sono entrati in vigore il primo gennaio 2016. Ecco quali sono.

  • Obiettivo 1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo.
  • Obiettivo 2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile.
  • Obiettivo 3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.
  • Obiettivo 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.
  • Obiettivo 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze.
  • Obiettivo 6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie.
  • Obiettivo 7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni.
  • Obiettivo 8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti.
  • Obiettivo 9. Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile.
  • Obiettivo 10. Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni.
  • Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
  • Obiettivo 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo.
  • Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico.
  • Obiettivo 14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.
  • Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.
  • Obiettivo 16. Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile.
  • Obiettivo 17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.

Ogni obiettivo è declinato poi in traguardi, che lo specificano o indicano traguardi intermedi. Eccone alcuni significativi. Il traguardo 1.1: “Entro il 2030, sradicare la povertà estrema per tutte le persone in tutto il mondo, attualmente misurata sulla base di coloro che vivono con meno di $ 1,25 al giorno”. Oppure, per il secondo obiettivo, il traguardo 2.1: “Entro il 2030, porre fine alla fame e garantire a tutte le persone, in particolare ai poveri e le persone più vulnerabili, tra cui neonati, un accesso sicuro a cibo nutriente e sufficiente per tutto l’anno”. Il traguardo 2.5: “Entro il 2020, mantenere la diversità genetica delle sementi, delle piante coltivate, degli animali da allevamento e domestici e delle specie selvatiche affini, anche attraverso banche di semi e piante diversificate e opportunamente gestite a livello nazionale, regionale e internazionale; promuovere l’accesso e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche e della conoscenza tradizionale associata, come concordato a livello internazionale”.

Asvis e il monitoraggio degli obiettivi dell’Agenda 2030

I governi firmatari dell’Agenda si sono impegnati a realizzare un monitoraggio costante sul progresso fatto nel raggiungere obiettivi e traguardi. Ogni anno le Nazioni Unite pubblicano un report sull’avanzamento globale verso gli obiettivi. In Italia un monitoraggio dei progressi viene offerto dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS).

Ultime Notizie

Cerca nel sito