Le api sono tra le specie animali più minacciate. Ciò si deve principalmente al cambiamento climatico, ma parte della responsabilità è anche dell’inquinamento e degli insetticidi. C’è qualcosa di concreto che possiamo fare per aiutarle a sopravvivere? Si, ed è anche piuttosto semplice: basta piantare fiori. Nello specifico, piante mellifere.
Piantumare specie mellifere è un gesto tutt’altro che impegnativo. Si tratta però di qualcosa di molto importante al fine di sostenere la biodiversità. Una simile operazione, oltre a fare del bene agli impollinatori, abbellirà anche la nostra abitazione, grazie all’inserimento di bellissimi fiori per terrazzo o giardino. Ma di che cosa parliamo esattamente quando parliamo di piante mellifere? Si definiscono così, in botanica, le specie in grado di produrre nettare. In sostanza, sono quelle capaci di fornire nutrimento alle api. Il nettare è una soluzione acquosa-zuccherina prodotta dai fiori di queste pianta proprio allo scopo di attirare gli impollinatori.
Oltre che in botanica, il termine mellifero trova largo utilizzo anche in zoologia. In questo ambito indica le api che producono il miele, trasformando il nettare. Il nostro Paese vanta una grande varietà di piante mellifere. Ciò si deve alle sue peculiari caratteristiche geomorfologiche. Queste specie fioriscono tanto in inverno quanto in estate. Tra quelle tipiche della stagione invernale abbiamo ginestra, lupinella, sulla e le piante leguminose. Con il caldo sbocciano invece acacia, tiglio, castagno, tarassaco, agrumi, rosmarino prostrato, borragine e molte altre.
Perché coltivare piante mellifere anche in città
Le piante mellifere possono crescere in salute anche in città. È possibile piantarle in orto, in giardino o sul balcone. Per una corretta semina, in vaso o in terra, è bene smuovere superficialmente il terreno con l’aiuto di una zappetta da giardino. L’operazione va eseguita entro settembre, cosicché la pianta possa fiorire in marzo-aprile dell’anno successivo. I semi vanno messi nel terreno a una profondità di circa 2 cm. La terra va mantenuta umida. Le piantine che andremo a seminare sono, per loro natura, piuttosto resistenti. Quel che importa è mantenere i semi sotto uno strato di terreno leggero.
Per chi vive in città, queste sono le piante migliori per rendere un balcone gradevole all’occhio e aiutare le api: erba cipollina, borragine, lavanda, basilico, girasole, calendula, malva, topinambur. Gli impollinatori riescono a sopravvivere anche in ambiente urbano, sebbene non sia il loro preferito. Le api contribuiscono a mantenere la biodiversità e il loro ruolo è fondamentale per la corretta riproduzione delle piante su cui si posano. Avere paura di questi insetti è davvero sciocco e insediare specie capaci di attirarle e rifornirle di nettare e polline è un toccasana per ogni giardino. Esso potrà beneficiare dell’instancabile lavoro di questi operatori, i quali hanno bisogno di essere salvaguardati in questo momento, poiché rischiano la scomparsa.
Quali specie mellifere scegliere per balconi e terrazzi
La scelta della tipologia di pianta mellifera più adatta a essere ospitata in giardino o sul balcone va eseguita seguendo alcuni criteri. Di seguito abbiamo posto quelli essenziali, utili ai più, per aiutare chiunque abbia deciso di piantumare a scegliere la specie migliore per la sua situazione:
- Prima di procedere, si deve valutare l’ampiezza della superficie a disposizione;
- è necessario tenere in considerazione il periodo in cui si prevede di procedere con la semina (meglio che sia estivo);
- va valutato il periodo di fioritura e il tempo occorrente;
- similmente, si consideri l’utilità e lo scopo per il quale le piante scelte saranno collocate sul balcone o in giardino. Desideriamo che siano soltanto ornamentali o le abbiamo scelte perché aromatiche? Possono fornirci frutta o verdura?
- Ultimo aspetto ma non meno importante: conosciamo il loro ciclo vegetativo?
Fatta eccezione per le piante aromatiche, le piante da orto apprezzate dalle api sono in realtà piuttosto limitate. È tra i fiori ornamentali che troviamo la maggior parte di specie a loro gradite. Erba gatta, dalie, zinnie, cosmee e le specie della famiglia dei crochi sono piuttosto apprezzate. Le piante a fiori singoli sono più popolari tra le api di quelle a fiori doppi, probabilmente per una questione di praticità dell’atto impollinatorio.
Se lo spazio ove si pensa di insediare una coltura mellifera è particolarmente ampio, si tenga a mente che le piante da grande piantumazione più bottinate dalle api sono la colza e il girasole. Qualunque sia la specie scelta, ad ogni modo, si rispetti, sempre e comunque, il divieto tassativo di utilizzare insetticidi durante il periodo della fioritura. Così facendo, si correrà il rischio di ottenere il risultato inverso e fare del male a chi impollina. Un’altra valida scelta per attirare le api, e magari raccogliere anche qualche gustoso frutto, è quella di seminare meli, ciliegi e/o castagni.

Come creare un micro-habitat attrattivo per le api
Le api sono piccole e laboriose creature responsabili, da sole, dell’impollinazione del 75 per cento delle piante di cui l’uomo si nutre. Senza di loro, la nostra specie faticherebbe a sopravvivere e avrebbe a disposizione molta meno varietà alimentare. Per prosperare, le api necessitano di un ambiente che fornisca loro risorse vitali come cibo, polline e nettare; sia ricco d’acqua e protetto da pesticidi e predatori. Al fine di generare un ambiente che sia particolarmente gradito agli impollinatori, è bene che l’area prescelta presenti erba alta e zone pietrose, gradite alle api e che le fanno sentire particolarmente sicure. Questi operosi insetti nidificano in cavità naturali oppure artificiali, come i bug hotel.
Piccoli gesti, grandi impatti: i vantaggi ecologici dovuti alle piante mellifere
L’impollinazione è tra i servizi ecosistemici più importanti forniti dalla natura per l’alimentazione umana. Il WWF stima che, delle circa 1.400 piante capaci di produrre cibo e fornire prodotti da lavorare all’industria, quasi l’80% richiede l’impollinazione. Non soltanto da parte di api mellifere o solitarie (che non vivono in alveare, e ve ne sono moltissime), ma anche da vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli e pipistrelli. Questi animali sono responsabili del 35% della produzione agricola mondiale.
Dall’opera degli impollinatori dipende un valore economico stimato, ogni anno, in oltre 153 miliardi di euro a livello globale. 22 di questi nella sola Europa. In Italia, il servizio ecosistemico d’impollinazione contribuisce direttamente al 12% del valore della produzione agricola di mele, pere e pesche. La simbiosi tra piante e insetti consente tutto questo. Per tutelare l’interscambio tra queste specie fondamentali per la nostra sopravvivenza non basta bandire i pesticidi (sebbene si tratterebbe già di un importante primo passo), ma occorre favorire l’adozione su larga scala di tecniche di giardinaggio naturale: pacciamatura, compostaggio e rotazione delle colture manterrebbero il suolo più fertile e sano.
Queste piante portano considerevoli vantaggi all’area su cui sono insediate e, per estensione, all’intero pianeta. Alle mellifere dobbiamo numerosi benefici, tra cui alcuni che abbiamo già descritto:
- forniscono cibo agli insetti impollinatori;
- promuovono la biodiversità;
- migliorano la qualità del suolo fissando l’azoto atmosferico nel terreno e aumentandone, di conseguenza, la fertilità;
- supportano l’impollinazione e producono miele di alta qualità;
- offrono rifugio;
- conservano e proteggono l’ambiente, agevolando l’agricoltura sostenibile;
- purificano l’aria;
- offrono benefici estetici grazie ai loro odori e colori, sempre molto gradevoli.

Aumento della biodiversità urbana
La presenza di piante mellifere contribuisce alla diversificazione della flora e genera habitat che possono ospitare una vasta gamma di specie, migliorando la salute complessiva dell’ecosistema e favorendone la diversificazione.
In città è particolarmente importante aumentare la presenza di specie vegetali e animali residenti. Si tratta infatti di aree così fortemente antropizzate che la natura è spesso costretta a ritirarsi, portando con sè i suoi suoni, colori e – soprattutto – benefici. Le mellifere sono piante particolarmente adatte a popolare i centri urbani, poiché possono sopravvivere in queste zone e richiamare gli insetti. Non a caso, in Olanda le stanno piantando sui tetti degli stalli presso i quali si attendono gli autobus.
Collegamento delle piante mellifere con corridoi verdi e orti comunitari
Sulla base di quanto appena scritto, è consigliabile installare spazi verdi nei quali insediare piante mellifere all’interno di comuni e frazioni. Svariati municipi hanno già autorizzato, e talvolta sostenuto e/o stimolato, la creazione di giardini melliferi urbani. Questi progetti si basano sulla piantumazione di specie native e resistenti alla siccità. Tra le consigliate abbiamo quelle che abbiamo citato precedentemente, con il rosmarino, la lavanda e la borragine tra le più popolari, in quanto profumate e ricche di nettare. Dunque attraenti per le api.