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Raccolta Raee in aumento, ma ancora lontani dagli obiettivi Ue

Raee
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Secondo il Rapporto del Centro di coordinamento Raee la raccolta nel 2021 è aumentata, ma c’è ancora diversa strada da fare per raggiungere l’obiettivo europeo degli 11 kg raccolti pro-capite. Tra le Regioni italiane, solo la Val d’Aosta lo ha già raggiunto.

Tra frigoriferi, televisori, lavatrici, forni, smartphone, tubi al neon, lampadine e non solo, nel 2021 in Italia sono state raccolte oltre 385mila tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Numeri in crescita di oltre il 5% rispetto all’anno precedente, che vedono la raccolta media nazionale attestarsi sui 6,5 kg per abitante. I dati sono quelli del quattordicesimo Rapporto annuale del Centro di coordinamento Raee, un consorzio di natura privata, che opera sotto la supervisione del Ministero della Transizione ecologica e del Ministero dello Sviluppo economico. Nessuno degli oggetti che per funzionare dipendono dalla corrente elettrica o da pile e batterie dovrebbe in alcun modo finire nel cassonetto (nemmeno in quello del multimateriale). Tant’è che sono caratterizzati dal simbolo del cassonetto barrato. Gli italiani lo hanno capito bene per quanto riguarda i televisori e le categorie dei cosiddetti “grandi bianchi” e “freddo e clima”, vuoi per le loro dimensioni, vuoi grazie al meccanismo di ritiro dell’usato collegato all’acquisto del nuovo. Diversamente, i piccoli elettrodomestici e gli apparecchi elettronici o digitali spesso finiscono nella spazzatura.

La lunga strada verso gli obiettivi europei

Per raggiungere l’obiettivo europeo degli 11 kg di Raee pro capite c’è ancora diversa strada da fare. Anche se il Centro di coordinamento sottolinea come la Valle d’Aosta abbia già raggiunto questo traguardo. Di contro, il Sud, partito in ritardo, registra la crescita più significativa dei quantitativi raccolti. Dal rapporto emerge che i sistemi collettivi che si occupano del ritiro dei Raee presso i centri di raccolta hanno gestito sull’intero territorio nazionale un totale di 385.258 tonnellate di Raee, oltre 19.000 tonnellate in più rispetto al 2020, più del 5%. Il dato tiene conto anche della raccolta volontaria effettuata dai consorzi. Sono stati effettuati oltre 218.000 ritiri sull’intero territorio pari a 598 missioni al giorno, l’8% in più rispetto al 2020. Un incremento significativo legato in maniera preponderante all’aumento di richieste di ritiro dei vecchi televisori, in seguito all’introduzione del bonus tv. Ben più contenuti gli incrementi registrati dai grandi bianchi (lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, apparecchi di cottura, stufe elettriche, scaldabagni) che con 129.535 tonnellate raccolte nel 2021 rappresentano oltre un terzo della raccolta complessiva e si confermano la tipologia di apparecchiature più raccolte a fine vita. Crescono anche la raccolta delle sorgenti luminose, con 2.713 tonnellate (+3%) e gli apparecchi di freddo e clima (frigoriferi, congelatori e apparecchi per la refrigerazione), che arrivano a pesare 99.595 tonnellate in forza di un incremento di quasi il 3%. Di segno diametralmente opposto l’andamento della raccolta di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo che, a seguito di una contrazione dell’1% si ferma a 77.308 tonnellate, ponendo così fine al trend di crescita avviato negli ultimi anni.

La fotografia regionale

Nel Nord Italia la raccolta complessiva raggiunge le 201.130 tonnellate, in crescita di quasi il 5% rispetto al 2020, con una media pro capite di 7,3 kg per abitante, superiore alla media nazionale di 6,5 Kg. Tutte le regioni evidenziano un trend positivo nella raccolta. Tra le prime dieci del Paese oltre alla Valle d’Aosta che registra il primato della raccolta pro capite (11 kg) figurano la Liguria (8,7 kg) e il Trentino Alto Adige (8,3 kg). Nel Centro Italia la raccolta raggiunge le 86.127 tonnellate, in crescita del 4% circa rispetto al 2020, e sale a 6,6 kg per abitante la raccolta media pro capite. Sono a segno meno le raccolte di Abruzzo (-1%) e Marche (-2%). Con 8,7 kg per abitante, sostenuto dall’incremento più significativo di tutta l’area (+9%) è la Toscana a detenere il primo posto in termini di raccolta pro capite. Cala invece dell’1,4% il dato medio pro capite del Lazio che scende a 5,7 kg per abitante. Come già evidenziato, il Sud registra la maggiore crescita nella raccolta, con un incremento del 7,2% rispetto all’anno precedente, per un totale di 97.195 tonnellate raccolte. Solo due Regioni però evidenziano incrementi a doppia cifra: Sardegna (+12%) e Sicilia (+11%), seguite da Puglia (+9%), Calabria (+8%) e a distanza dalla Campania (+2%). Molise e Basilicata registrano invece una contrazione importante dei volumi di raccolta: la prima del -10%, la seconda del -5%. La raccolta media pro capite raggiunge i 5 kg circa per abitante, riducendo la distanza rispetto alla media italiana, ma sempre insufficiente rispetto agli obiettivi. “Occorre promuovere la creazione di una rete di raccolta più capillare e di prossimità – commenta il presidente del Centro di coordinamento Raee Bruno Rebolini – bisogna investire su una comunicazione dedicata e puntuale e prendere in considerazione nuove modalità a supporto della raccolta. Urge, infine, coinvolgere nuovi soggetti professionali che gestiscono particolari categorie di apparecchiature così da contrastare la sottrazione di volumi consistenti da parte dei canali paralleli”.

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