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ASviS: “Invertire rotta sulla rigenerazione urbana”

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I rilievi dell’Alleanza per lo sviluppo sostenibile: “Né Pnrr né Legge di Bilancio intervengono in modo efficace sul tema, urge una politica abitativa chiara al Paese”

Rigenerazione urbana e condizioni abitative in Italia, qual è la situazione? Non è buona, secondo il position paper “Governo del territorio, rigenerazione urbana e politiche abitative per lo sviluppo sostenibile”, redatto dal gruppo di lavoro dell’ASviS sul Goal 11 “Città e comunità sostenibili”, presentato il 4 luglio alla Camera dei deputati a ridosso della recente istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie.


“E’ l’occasione per tirare le somme – si legge nel rapporto dell’Alleanza per lo sviluppo sostenibile -: delle otto principali proposte avanzate dalla precedente Commissione, istituita nella legislatura 2013-2018, nessuna è stata completamente realizzata, nonostante sul piano dei principi la ‘tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi’ sia entrata in Costituzione con i rinnovati articoli 9 e 41”. E ancora: “Né Pnrr né Legge di Bilancio intervengono in modo efficace sulla riqualificazione urbana, urge quindi una politica abitativa chiara al Paese e occorre arrestare il consumo di suolo”
Per rendere cambiare passo, secondo ASviS “bisogna garantire nell’attuale legislatura il principio di coerenza tra politiche istituendo, per esempio, una Cabina di regia interministeriale per il coordinamento dei diversi programmi di rigenerazione urbana e mettendo al centro dell’azione politica la condizione abitativa”.

Tra le proposte avanzate nel documento c’è la richiesta dell’approvazione “urgente” di un insieme di norme, tratte dal testo unificato del Ddl “Misure per la rigenerazione urbana” della precedente legislatura, che prevedono interventi di ristrutturazione urbanistica, di recupero e di sostituzione edilizia, accompagnati da misure di agevolazioni fiscali, urbanistiche, di semplificazione amministrativa e finanziaria, anche attraverso l’istituzione di uno specifico fondo nazionale. Inoltre, occorre definire parametri e indicatori da monitorare nel corso del tempo per valutare i progressi compiuti a seguito degli interventi di rigenerazione.

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Redazione

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