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Roma tra 50 anni: verde, inclusiva e multiculturale

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In una mostra organizzata al MAXXI di Roma, progetti e visioni degli studenti IED hanno sviluppato un’idea sul futuro della capitale. Sarà sostenibile, multiculturale e tecnologica. 

Un acquitrino popolato da iene in via della Conciliazione, sullo sfondo San Pietro. Bufali, zebre e steppa in mezzo al colonnato del Bernini. Palme alte dietro al Pantheon. Fiori colorati che sgorgano dalla Bocca della verità. Una farfalla gigante posata sulla chiesa della Trinità dei Monti. Pesci che nuotano tra le cupole delle chiese e le architetture romane, come se fossero in un acquario. In un gioco continuo tra colore e bianco e nero. Sono solo alcuni dei collage di Gods of collage, uno dei 15 progetti visivi realizzati dagli studenti dell’Istituto Europeo di Design di Roma e presentati al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo all’inizio di aprile nell’ambito di “Roma tra 50 anni”, mostra allestita per IED Factory, l’evento annuale dell’istituto romano che quest’anno celebra il mezzo secolo di vita. Molto verde, piante tropicali, un forte richiamo alla classicità, rigore e caos, persone comuni, luoghi topici, quartieri e visioni che intersecano presente, passato e futuro. Interrogandoci sugli spazi e i volti di domani e sulle scelte di oggi. Un forte richiamo alla stratificazione e multiformità della città eterna, per cercare di capire che cosa saremo, che cosa si salverà o ci salverà. Per realizzare i loro progetti, gli studenti, organizzati in gruppi interdisciplinari e guidati da fotografi, architetti e artisti curatori dei loro lavori, hanno avuto a disposizione pochissimo tempo: solo cinque giorni, fittissimi, di laboratori. 

IED Factory: i progetti degli studenti 

Roma tropicale è un’installazione immersiva: su tre pareti di una stanza le colonne di un porticato sono riprodotte in 3D, dietro, e a invadere la corte, una giungla tropicale: in futuro, la natura potrebbe finire con l’appropriarsi dell’urbanità circostante, riattivando quella visione pittoresca, romantico-decadente, della Città Eterna, che nel XVII secolo Piranesi dipinse nei suoi Capricci romani. È possibile immaginare un futuro in cui la natura prenderà il sopravvento sull’ambiente costruito? O la città resisterà? Ancora natura nel volume fotografico L’anima verde di Roma, dedicato ai parchi e alle loro prospettive, in un momento in cui i cambiamenti climatici sono al centro dell’attenzione mondiale ed è urgente immaginare una città futura più attenta al verde e all’integrazione, tra paesaggio naturale e aree antropizzate. The new/next archeology presenta le fotografie di quattro aree che possono rappresentare l’archeologia del futuro: il lago Bullicante EX-SNIA, l’acquedotto Felice, la Chiesa Parrocchiale di Dio Padre Misericordioso e il Parco del lago dell’EUR. Una nuova forma di turismo che vada oltre il monumentale centro archeologico romano, per inglobare anche gli spazi culturali e le esperienze sociali che i quartieri periferici sono in grado di offrire. Così come Volti di Roma – Esquilino 2073 racconta di un’ipotetica città del futuro attraverso ritratti fotografici, interviste e illustrazioni di chi vive a Roma, in uno dei quartieri più multiculturali e dall’anima più cosmopolita della Capitale. Mentre nei grandi quadri di fi-gu-rà-bi-le, Roma 2073 tre spazi interni rivelano la professione, le passioni e le abitudini di chi li abita: un giovane antropologo, una specializzanda di medicina, un agricoltore e – attraverso i dettagli – l’opera suggerisce all’osservatore il modo in cui si è evoluta la città nei tre differenti contesti. 

Roma sostenibile, multiculturale e tecnologica: il futuro della capitale per gli studenti dello IED 

Ma sono diversi altri ancora – da Roma Record e Time capsule, a Kaleidoscopica Roma, The Perfect Human e la performance Systema Roma – i progetti di “Roma tra 50 anni” in cui i giovani creatori hanno trasferito sul futuro della loro città i propri desideri. Ne emerge l’ambizione di abitare un luogo sostenibile, invaso dalla natura, che superi il gender gap e faccia della multiculturalità uno dei suoi punti di forza, che utilizzi la tecnologia senza lasciarsi sopraffare. Una Capitale in cui, superati i contrasti, tutte le storie coesistono.

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