Pixel di Adform

Chiudi
Cerca nel sito:

Luce intelligente, città efficiente: come la nuova illuminazione pubblica taglia i costi e protegge la biodiversità

Luce intelligente in città, un lampione
Condividi l'articolo

Risparmio, sicurezza e tutela della biodiversità: la smart lighting trasforma le città in spazi più efficienti e vivibili.

L’illuminazione pubblica intelligente, o smart lighting, combina lampade a LED ad alta efficienza con sensori e una rete di telecontrollo, creando un sistema capace di adattare l’illuminazione alle reali esigenze della città. Grazie a questa tecnologia è possibile regolare l’intensità luminosa in tempo reale in base al traffico o all’orario, riducendo gli sprechi, con un impatto immediato sui consumi energetici. In termini economici, i benefici sono considerevoli: un risparmio sui consumi energetici che può superare il 70% e un taglio drastico dei costi di manutenzione rendono l’adozione di questi impianti un investimento sostenibile per le amministrazioni.

Ma l’innovazione non si limita al risparmio: la luce “intelligente” migliora la sicurezza urbana e riduce l’inquinamento luminoso, un fattore di grave danno per la fauna notturna e la salute umana. Progetti di riqualificazione già realizzati in città come Milano hanno dimostrato come l’illuminazione pubblica a LED possa coniugare efficienza energetica e tutela dell’ambiente, confermando il valore della riduzione dell’inquinamento luminoso come obiettivo strategico per le città del futuro.

L’evoluzione verso un’illuminazione pubblica intelligente rappresenta quindi un passo fondamentale per città più sicure, vivibili e rispettose della biodiversità. Vediamo insieme in che modo.

Come funziona l’illuminazione “smart”: non solo lampadine a LED

smart lightning, lampadine intelligenti

L’adozione di sistemi di illuminazione pubblica intelligenti va ben oltre la semplice sostituzione delle vecchie lampade: grazie al telecontrollo dell’illuminazione pubblica, si costituisce una struttura capace di monitorare e regolare l’intera rete di punti luce, consentendo interventi rapidi, diagnostica da remoto e gestione integrata dei consumi. Un impianto smart combina lampioni a LED con sensori, reti di comunicazione e un software gestionale centrale: in questo modo si ottiene un’infrastruttura che risponde in tempo reale alle condizioni urbane e ambientali.

La base: l’efficienza del LED

La componente fondamentale è la sostituzione delle vecchie tecnologie (come lampade al sodio ad alta pressione) con sorgenti LED, caratterizzate da consumi significativamente inferiori, maggiore durata e migliore qualità della luce. Secondo quando riportato da ENEA, i LED consentono di risparmiare, a parità di luce emessa, fino all’80 % di energia elettrica rispetto a una normale lampada a incandescenza, e hanno un tempo di vita che può arrivare fino a 100.000 ore.

In contesti di illuminazione pubblica questa efficienza si traduce in riduzione della bolletta energetica e minor frequenza degli interventi di sostituzione. L’adozione di lampioni a led con sensori, cioè corpi illuminanti tradizionali dotati di dispositivi di rilevamento, consente di passare a un livello superiore di gestione.

Il “cervello”: sensori e telecontrollo

La componente “smart” entra in gioco attraverso la combinazione di sensori di movimento/presenza, sensori crepuscolari, sistemi di comunicazione e una centrale operativa che gestisce l’intera rete. I sistemi di telecontrollo dell’illuminazione pubblica permettono di monitorare in tempo reale lo stato dei punti luce, rilevare guasti o anomalie, e regolare interventi manutentivi in modo predittivo. Grazie a questa infrastruttura «digitale», l’impianto diventa parte integrante della città intelligente, contribuendo a una gestione più efficiente e a costi operativi ridotti.

La luce “adattiva”: illuminare solo dove e quando serve

Un aspetto cruciale dell’illuminazione intelligente è la capacità di modulare il flusso luminoso in base alle condizioni effettive: nelle ore di traffico elevato o in zone molto frequentate si imposta la massima potenza, mentre in fasce orarie notturne o in strade poco utilizzate si riduce la luminosità, ottimizzando l’efficienza energetica nei comuni. Secondo un documento dell’ENEA, la combinazione di LED + telegestione adattiva consente risparmi medi tra il 60 % e il 70 %. Questo tema rappresenta uno dei principali vantaggi della smart lighting, perché con la modulazione adattiva non solo si risparmia energia, ma si migliora la visibilità, si riduce l’inquinamento luminoso e si preserva la biodiversità notturna.

I 4 benefici concreti della luce intelligente

L’adozione di sistemi di illuminazione pubblica intelligente, come abbiamo visto finora, porta vantaggi concreti e immediatamente percepibili sia per le amministrazioni comunali che per i cittadini. Non si tratta solo di sostituire vecchie lampade con LED, ma di implementare una rete di lampioni a LED con sensori e sistemi di telecontrollo dell’illuminazione pubblica capaci di ottimizzare consumi, manutenzione, sicurezza e impatto ambientale. Vediamo quindi i quattro principali vantaggi che rendono la smart lighting una scelta strategica per città più efficienti, sicure e rispettose della biodiversità.

1. Risparmio economico per le casse comunali

Uno degli effetti più immediati dell’adozione di sistemi di illuminazione pubblica intelligenti riguarda il costo dell’illuminazione pubblica: grazie alla sostituzione con tecnologie a LED e alla gestione ottimizzata, i consumi possono essere drasticamente ridotti. Per esempio, nel contratto della CONSIP per i grandi comuni italiani si prevede «un risparmio, entro il primo anno, di almeno il 50% dei consumi elettrici» per i punti luce gestiti. In questo modo, per una città di medie dimensioni, si tratta di milioni di euro all’anno risparmiati grazie alla riqualificazione a LED e alla migliore gestione della rete di illuminazione.

2. Manutenzione predittiva e meno disservizi

La vera illuminazione “smart” non si limita alla sola sostituzione di lampade, ma introduce il telecontrollo: sensori, quadri intelligenti e sistemi di monitoraggio permettono di individuare una lampada in fase di guasto, un alimentatore non performante o un’anomalia prima che si traduca in un’interruzione o in un intervento d’emergenza. Questo approccio comporta una forte riduzione dei costi di manutenzione e dei disservizi, rendendo il servizio più affidabile e sostenibile.

3. Aumento della sicurezza (reale e percepita)

Un’illuminazione pubblica efficiente ed adeguata non solo consente risparmio energetico, ma contribuisce anche a migliorare la qualità della luce: una migliore resa cromatica, una diffusione più uniforme e un’illuminazione calibrata al luogo aumentano la visibilità e il senso di sicurezza notturno. Una città illuminata è, dunque, una città più sicura.

 4. La lotta all’inquinamento luminoso

Infine, uno degli aspetti spesso meno considerati ma di grande importanza riguarda l’inquinamento luminoso: nuovi apparecchi a LED “full‑cut‑off”, con ottiche schermate verso l’alto e preferibilmente a temperatura di colore calda, riducono significativamente la dispersione di luce verso il cielo e le aree circostanti. Questo non solo protegge la fauna notturna e mantiene il ciclo naturale notte‑giorno, ma permette anche di riappropriarsi di cieli più scuri e visibili, come specifica l’associazione ambientalista Cielo Buio.

Confronto tra vecchia e nuova illuminazione pubblica

Per comprendere appieno l’impatto della smart lighting sulle città, è utile confrontare le caratteristiche dei sistemi tradizionali a lampade al sodio (SAP) con quelle dei moderni sistemi LED intelligenti. La tabella sottostante mette in evidenza le differenze chiave in termini di consumo energetico, vita utile, qualità della luce, inquinamento luminoso e gestione operativa, evidenziando i benefici tangibili che le nuove tecnologie portano sia alle amministrazioni comunali che ai cittadini.

I dati mostrano come l’evoluzione verso lampioni a LED con sensori e gestione centralizzata non rappresenti solo un aggiornamento tecnologico, ma un vero e proprio salto di efficienza, sicurezza e sostenibilità ambientale.

CaratteristicaVecchia Tecnologia (Lampade al Sodio – SAP)Nuova Tecnologia (Sistemi LED Intelligenti – Smart Lighting)Benefici Tangibili
Consumo EnergeticoElevato (es. 150-250 Watt)Molto basso (es. 30-70 Watt) con funzione di dimmerazioneOltre il 70% di risparmio energetico
Vita Utile Media12.000 – 18.000 ore80.000 – 100.000 oreRiduzione dei costi di sostituzione di 5-8 volte
Qualità della LuceScadente (luce gialla/arancione che altera i colori, IRC basso)Eccellente (luce bianca naturale, IRC >80)Aumento della sicurezza e miglioramento del comfort visivo
Inquinamento LuminosoElevato (emissione luminosa dispersa in ogni direzione)Minimo (flusso luminoso controllato e direzionato verso il basso)Riduzione della dispersione luminosa superiore al 90%
GestioneManuale (necessità di ispezioni visive per i guasti)Centralizzata e predittiva (telecontrollo remoto)Drastica diminuzione dei costi operativi e dei tempi di intervento

L’impatto della luce blu sulla fauna notturna

L’impatto della luce artificiale sugli animali è un tema sempre più urgente nell’ambito della progettazione dell’illuminazione urbana. In particolare, l’inquinamento luminoso, e in special modo la componente blu della luce emessa dai primi LED, ha un impatto devastante sugli ecosistemi:

  • altera i ritmi circadiani di piante e animali,
  • disturba le rotte migratorie degli uccelli,
  • attira fatalmente gli insetti notturni,
  • inibisce la produzione di melatonina anche negli esseri umani.

Le nuove tecnologie LED a “luce calda” (sotto i 3000 K) e i sistemi di dimmerazione notturna sono dunque fondamentali per mitigare questo impatto, come spiega Cielo Blu nella sua “Dichiarazione sui pericoli della luce blu”. Inoltre, anche l’AIDI (Associazione Italiana di Illuminazione) segnala come l’uso incontrollato della luce artificiale notturna e delle componenti ad alta emissione blu richieda normative e progettazioni attente all’ambiente.

Lo sapevi? I LED “freddi”, con alta componente blu, non solo disturbano la fauna notturna, ma possono anche alterare i ritmi circadiani umani, riducendo la produzione di melatonina e influenzando il sonno. L’uso di LED a luce calda e sistemi di dimmerazione notturna nelle città contribuisce quindi non solo alla tutela della biodiversità, ma anche al benessere dei cittadini.

In sintesi

L’illuminazione pubblica intelligente unisce LED ad alta efficienza, sensori e telecontrollo dell’illuminazione pubblica, riducendo consumi e manutenzione, aumentando la sicurezza e limitando l’impatto della luce artificiale sugli animali grazie a LED a luce calda e dimmerazione notturna, rendendo le città più sostenibili, vivibili e sicure per tutti.

Video: Cos’è una smart city?

Il video parla del concetto di smart city, cioè di città completamente connesse a Internet e dotate di sensori per migliorare i servizi destinati ai cittadini. Secondo Domenico Laforenza, Ricercatore Emerito del CNR, una città intelligente non si limita alla tecnologia: per funzionare davvero, richiede cittadini educati e consapevoli, che adottino comportamenti orientati al benessere della comunità. La produzione è a cura di Rai Inclusione Digitale.

È necessario accettare le seguenti tipologie di cookie per guardare questo video: statistiche, marketing

TI È PIACIUTO QUESTO ARTICOLO?
Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti sulle novità e sulle storie di rigenerazione territoriale:

Condividi l'articolo
Rosaria De Benedictis

Ultime Notizie

Cerca nel sito