Pixel di Adform

Chiudi
Cerca nel sito:

Candele fai-da-te naturali: ecco il tutorial passo passo per crearle 

candele fai da te vicino a una finestra
Condividi l'articolo

Scopri come creare candele profumate e sostenibili in casa, scegliendo cere naturali e materiali sicuri per un’atmosfera calda e green.

C’è qualcosa di magico nel creare una candela con le proprie mani: il calore della fiamma, il profumo che avvolge l’ambiente, la soddisfazione di un gesto sostenibile. Sempre più persone scelgono di realizzare candele profumate naturali per rilassarsi, ridurre gli sprechi e migliorare la qualità dell’aria in casa.

La maggior parte delle candele commerciali è fatta di paraffina, un derivato del petrolio che, bruciando, può rilasciare composti organici volatili (VOCs) come benzene e toluene, potenzialmente nocivi. Le alternative più sane sono le cere vegetali, come cera di soia o di colza, e la cera d’api, che bruciano più lentamente e senza fumi tossici. Scegliere candele con cera di soia significa optare per un materiale naturale, biodegradabile e rinnovabile.

Crearle in casa è facile e sostenibile: bastano una cera naturale, uno stoppino in cotone o legno, un contenitore riciclato e una fonte di calore. Inoltre, puoi personalizzare profumi e colori con ingredienti sicuri, evitando fragranze sintetiche. Per una profumazione naturale, aggiungi oli essenziali puri alla cera alla giusta temperatura: manterranno intatte le loro note aromatiche e benefiche.

Realizzare candele fai-da-te naturali è un piccolo gesto creativo che illumina la casa con consapevolezza e armonia. Vediamo insieme come procedere.

Il lato oscuro delle candele: perché la paraffina è un problema per la salute e l’ambiente

candela vicino alla finestra

Le candele evocano da sempre un senso di calma, intimità e benessere. Tuttavia, dietro la loro luce calda e rassicurante si nasconde un lato meno conosciuto: molte delle candele presenti sul mercato sono realizzate con paraffina, una sostanza di origine petrolifera che, bruciando, può rilasciare nell’aria composti organici volatili (VOCs) e particolato fine. Queste emissioni, se accumulate in ambienti chiusi, contribuiscono all’inquinamento domestico e possono avere un impatto sulla qualità dell’aria e sulla salute respiratoria.

Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso prodotti più sicuri e sostenibili ha spinto i consumatori a interrogarsi sull’impatto reale delle candele tradizionali. L’European Candle Manufacturers Association (ECMA), che rappresenta i principali produttori europei, ricorda che la sicurezza è regolata da normative specifiche e da standard tecnici (EN 15493, EN 15494 e EN 15426) volti a garantire un uso corretto e un controllo sulle emissioni.

Cos’è la paraffina: un sottoprodotto dell’industria petrolifera

La paraffina è una miscela di idrocarburi solidi ottenuta come sottoprodotto della raffinazione del petrolio greggio. Durante il processo industriale, il petrolio viene riscaldato e separato in diverse frazioni: tra queste, la componente cerosa residua viene purificata e trasformata in paraffina, una sostanza dall’aspetto bianco e ceroso, facilmente modellabile e combustibile. È proprio questa origine fossile a rappresentare il principale limite del materiale: non solo la produzione dipende da una risorsa non rinnovabile, ma la combustione può generare composti organici volatili (VOCs) e residui carboniosi che compromettono la qualità dell’aria interna.

Nel confronto paraffina vs cera di soia emergono differenze sostanziali. La cera di soia è di origine vegetale, ottenuta dall’olio di soia idrogenato, e risulta completamente biodegradabile e rinnovabile. Brucia più lentamente, non produce fuliggine visibile e, se abbinata a stoppini in cotone o legno, garantisce una fiamma stabile e pulita. La paraffina, invece, pur essendo economica e facilmente reperibile, tende a liberare fumi e microresidui che possono accumularsi su pareti e superfici domestiche, oltre a contribuire indirettamente alle emissioni di CO₂.

Le emissioni invisibili: i composti organici volatili (VOCs)

Quando accendi una candela, la fiamma sembra semplice e innocua, ma in realtà si attiva un complesso meccanismo chimico che libera nell’aria i VOCs delle candele, ovvero composti organici volatili che evaporano facilmente e possono influire sulla qualità dell’aria in ambienti chiusi. I materiali utilizzati nella candela (la cera, lo stoppino, la fragranza) influenzano quanto e quali VOCs vengono emessi durante la combustione.

Tra questi composti, il benzene, classificato come cancerogeno, e il toluene, noto per provocare irritazioni, disturbi respiratori e neurologici se l’esposizione è prolungata, emergono come sostanze di particolare attenzione nello studio delle emissioni da candele a base di paraffina. Infatti uno studio del South Carolina State University ha rilevato che le candele realizzate con paraffina emettevano benzene, toluene e altri idrocarburi in camere di combustione controllata. Composti che non sono presenti nella cera di soia.

Tuttavia, secondo l’European Candle Manufacturers Association (ECMA), le emissioni di VOCs dai prodotti ben realizzati e usati correttamente risultano “insignificanti e a livelli molto bassi”. Questo suggerisce che non è solo il tipo di cera a determinare il rischio, ma anche la qualità della candela, la ventilazione dell’ambiente e il corretto utilizzo (stoppino adeguato, combustione senza correnti d’aria, contenitore idoneo).

Il problema delle profumazioni sintetiche

Le fragranze artificiali possono contenere miscele complesse che includono ftalati e altre sostanze chimiche utilizzate per fissare o amplificare le note olfattive. Durante la combustione, componenti della fragranza possono contribuire al rilascio di VOCs o aumentare la formazione di particolato. Per limitare questi rischi è preferibile usare oli essenziali per candele puri e controllati, e attenersi alle indicazioni di temperatura di aggiunta per non degradare gli oli.

La guida alla cera naturale: soia, colza o api?

Scegliere candele ecologiche non è solo una questione di gusto o profumo: la differenza la fa la cera con cui sono realizzate. Ogni tipo di cera, che sia vegetale, animale o derivata dal petrolio, brucia in modo diverso e rilascia nell’aria quantità differenti di sostanze come composti organici volatili (VOCs), aldeidi o particolato fine.

Studi recenti hanno dimostrato che alcune candele profumate possono emettere formaldeide e VOCs anche in concentrazioni molto elevate (fino a 2000 ppb di formaldeide e oltre 12.000 ppbC di VOC totali). Mentre candele fatte con paraffine meno pure possono rilasciare fino a dieci volte più composti aromatici tossici rispetto a quelle di qualità migliore. Ecco perché scegliere cere naturali e certificate fa davvero la differenza.

Un piccolo gesto sostenibile? Riciclare la cera delle candele già usate. Basta filtrarla per eliminare stoppini e residui, poi mescolarla con un po’ di cera nuova per creare nuove forme o profumazioni: meno sprechi e più creatività.

La cera di soia: la scelta vegana e più diffusa

La cera di soia è ottenuta dall’olio estratto dai semi della soia, che viene idrogenato per trasformarlo da liquido a solido. È oggi una delle scelte più comuni per chi vuole fare candele profumate naturali, grazie alla sua combustione pulita e alla biodegradabilità. Brucia lentamente, non produce fumo nero e diffonde in modo uniforme gli oli essenziali per candele, rendendola perfetta per ambienti chiusi.

Pro: ecologica, rinnovabile, priva di tossine e completamente vegana.
Contro: se non certificata, può provenire da monocolture OGM e da filiere poco sostenibili, quindi è meglio scegliere cere con tracciabilità o etichetta “non OGM”.

La cera di colza: l’alternativa europea a km 0

Prodotta dall’olio di colza (o ravizzone), questa cera vegetale è apprezzata per la sua origine locale, soprattutto in Europa, dove la coltivazione è diffusa e non OGM. Ha una consistenza leggermente più morbida rispetto alla soia, fonde a temperature più basse e si presta bene alla realizzazione di candele eco-friendly.

Pro: materie prime europee, ridotto impatto ambientale e assenza di OGM.
Contro: è una cera più delicata da lavorare e tende a formare piccole crepe se non si rispettano i tempi di raffreddamento.

La cera d’api: la scelta tradizionale con proprietà uniche

La cera d’api si ottiene direttamente dai favi prodotti dalle api e viene purificata per essere utilizzata nelle candele. È una delle cere naturali più antiche e pregiate: brucia lentamente, emana un profumo dolce e naturale e rilascia ioni negativi che aiutano a purificare l’aria da polveri e allergeni.

Pro: completamente naturale, profumata in modo spontaneo, con una fiamma stabile e luminosa.
Contro: non è una scelta vegana e il costo è generalmente più alto rispetto alle cere vegetali, poiché richiede una produzione artigianale legata all’apicoltura.

Il tutorial passo-passo per la tua prima candela in cera di soia

Creare la tua prima candela in cera di soia è un gesto semplice ma profondamente gratificante: non solo realizzi un oggetto personalizzato, ma scegli anche un materiale più pulito e sostenibile. Con pochi strumenti, ingredienti naturali e un po’ di pazienza potrai dare vita a vere e proprie candele ecologiche, imparando anche a riciclare la cera delle candele già usate per ridurre gli sprechi e a dare nuova vita alla materia.

Gli strumenti e gli ingredienti necessari

  • Cera di soia in scaglie
  • Stoppini con base metallica
  • Contenitori in vetro riciclati
  • Termometro da cucina
  • Pentolino per bagnomaria
  • (Opzionale) oli essenziali puri per la profumazione
  • (Opzionale) coloranti naturali per cera

Per realizzare la tua candela in cera di soia puoi acquistare gli ingredienti e gli accessori presso e-commerce affidabili specializzati in materie prime naturali e prodotti per candele artigianali. Alcuni dei più noti sono:

  • Terre de Bougies: offre cere vegetali (soia, colza, api), stoppini, contenitori e coloranti naturali.
  • La Bottega delle Creazioni: fornisce cere vegetali e paraffine, vasetti in vetro, stoppini e kit completi per creare candele profumate.
  • Hobbyland: propone cere di soia, contenitori, stoppini e strumenti per principianti e appassionati.

Il processo in 5 fasi

  1. Preparare il contenitore e fissare lo stoppino. Pulisci bene il vaso in vetro, assicurati che sia asciutto, posiziona lo stoppino al centro (puoi usare un po’ di cera fusa come base per fissarlo).
  2. Sciogliere la cera a bagnomaria. Metti le scaglie di cera di soia nel pentolino inserito in un recipiente con acqua calda; scalda finché la cera è completamente liquida.
  3. Controllare la temperatura e aggiungere gli oli essenziali. Usa il termometro per verificare la temperatura (intorno ai 60‑70 °C, ma verifica indicazioni della cera): quando la temperatura è giusta, spegni la fiamma e aggiungi gli oli essenziali puri. Mescola bene.
  4. Versare la cera nel contenitore. Con attenzione, versa la cera liquida nel vaso con lo stoppino fissato, mantenendo lo stoppino dritto. Lascia un po’ di margine dal bordo.
  5. Lasciar solidificare e tagliare lo stoppino. Lascia raffreddare completamente (alcune ore). Quando la candela è solida, taglia lo stoppino a circa 0,5‑1 cm sopra la superficie della cera. Ora la tua candela è pronta per l’uso!

Lo stoppino giusto fa la differenza

La scelta dello stoppino per candele è fondamentale per garantire una combustione corretta e uniforme. Uno stoppino troppo sottile rischia di creare un “tunnel” al centro della candela, sprecando cera, mentre uno troppo spesso produce una fiamma alta e fuligginosa. È quindi importante selezionare uno stoppino, in cotone cerato o in legno, dimensionato in base al diametro del contenitore. Per chi è alle prime armi, gli stoppini pre-cerati con base metallica rappresentano la soluzione più semplice e sicura, in quanto garantiscono una fiamma stabile e una candela ben proporzionata.

Lo sapevi? Gli stoppini in legno non solo danno un effetto estetico molto suggestivo, ma “scoppiettano” leggermente come un piccolo fuoco da camino quando bruciano. Questo succede perché l’aria passa attraverso i minuscoli canali del legno, creando un suono simile a uno scoppiettio. Oltre all’effetto scenico, i stoppini in legno aiutano anche a mantenere la fiamma più stabile e uniforme, soprattutto nelle candele più larghe.

In sintesi

Creare le proprie candele con cera naturale significa scegliere materiali più sicuri per la salute e per l’ambiente, come la cera di soia, di colza o d’api, e prestare attenzione a dettagli come lo stoppino per candele e la corretta profumazione con oli essenziali. Con pochi strumenti e un po’ di pazienza, è possibile realizzare candele belle, profumate e sostenibili, trasformando un’attività creativa in un piccolo gesto ecologico e gratificante.

Video: Come fare le candele in casa con cera di soia

Il video spiega come realizzare candele profumate in cera di soia e offre consigli pratici per chi vuole creare candele fatte a mano in modo semplice e creativo.

È necessario accettare le seguenti tipologie di cookie per guardare questo video: statistiche, marketing

TI È PIACIUTO QUESTO ARTICOLO?
Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti sulle novità e sulle storie di rigenerazione territoriale:

Condividi l'articolo
Rosaria De Benedictis

Ultime Notizie

Cerca nel sito