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Analisi e cause dell’inquinamento acustico

I tasti di un mixer
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Quanto è bello il silenzio? Quando riusciamo ad isolarci dal mondo esterno senza più percepire alcun suono intorno a noi abbiamo la possibilità di rilassarci e riscoprire noi stessi, la nostra interiorità e il nostro personale equilibrio. Purtroppo però, nel mondo di oggi, raggiungere questo tipo di traguardo è molto difficile, se non addirittura impossibile: viviamo in città sempre più grandi, sempre più trafficate, dove riuscire ad isolarsi può essere una vera e propria impresa. Nei casi più gravi, soprattutto nelle grandi metropoli, si parla a proposito di un particolare fenomeno chiamato inquinamento acustico: ma che cos’è esattamente e quali sono le sue cause? Quali le sue conseguenze? Vediamolo insieme!

Indice

Cosa si intende con inquinamento acustico?

L'inquinamento acustico può essere particolarmente fastidioso, se non addirittura dannoso per la nostra salute: ecco da cosa è provocato e che effetti ha.
Un concerto dal vivo

Parliamo di inquinamento acustico in presenza di un eccesso di suono o rumore nell’ambiente, che può essere potenzialmente dannoso per la salute umana e l’ecosistema animale. Questo tipo di inquinamento è causato da una varietà di fonti, tra cui il traffico stradale, i mezzi di trasporto, le attività industriali, le costruzioni, gli impianti di produzione di energia eolica, le attività ricreative, nonché l’uso eccessivo di dispositivi elettronici come stereo, televisori e sistemi di intrattenimento di varia natura.

Ad ogni modo è importante ricordare, com’è ovvio, che non tutti i rumori possono essere classificati come inquinamento acustico. Ci sono infatti delle soglie precise da tenere in considerazione. Si può infatti parlare di inquinamento acustico nello specifico nel momento in cui gli esseri viventi sono esposti in modo regolare a livelli di suono così elevati da subire conseguenze dannose. A intervenire più nel dettaglio nel merito della questione sono arrivare alcune importanti direttive dell’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) che hanno stabilito come il limite massimo entro il quale un rumore moderato può essere considerato innocuo è di 85 dB (decibel), equivalente al suono prodotto da un asciugacapelli. Se il rumore invece dovesse persistere per l’intera giornata, il livello accettabile per la salute si ridurrebbe a circa 45 decibel (il suono prodotto da un condizionatore in funzione).

L’organizzazione internazionale ha inoltre definito nel dettaglio i vari livelli di tolleranza al rumore da parte di noi esseri umani (in base ai decibel, o Db). Per la precisione:

  • Fino a 30 dB: sebbene la sensibilità individuale e le circostanze possano variare, al di sotto di questa soglia non si manifestano effetti significativi a livello biologico. Il livello di 30 dB rappresenta il punto in cui non sono stati osservati effetti (No Observed Effect Level, NOEL).
  • Tra i 30 e i 40 dB: si osservano effetti modesti, come lievi movimenti del corpo, risvegli e disturbi del sonno, la cui intensità dipende dalla sensibilità individuale (con particolare riferimento ad anziani, bambini e malati cronici), dalla natura della fonte di rumore e dalla frequenza degli eventi. Il livello di 40 dB costituisce il punto più basso in cui si osserva un effetto avverso (Lowest Observed Adverse Effect Level, LOAEL).
  • Tra i 40 e i 55 dB: si verificano effetti negativi sulla salute della popolazione esposta.
  • Oltre i 55 dB: il rischio per la salute pubblica cresce e si osservano frequentemente effetti negativi, compreso il rischio di un aumento delle malattie cardiovascolari.

Cosa provoca l’inquinamento acustico: le varie cause

Come abbiamo già anticipato a grandi linee, a causare inquinamento acustico sono soprattutto le attività antropiche, vale a dire quelle legate alla vita di noi esseri umani. Tra le altre si segnalano:

  • Il traffico stradale: provoca forti suoni legati allo stridere della ruota sulla carreggiata e ovviamente dal rombo dei motori di automobili, mezzi pesanti e mezzi su due ruote.
  • Il traffico ferroviario: provoca forti suoni molto stridenti a causa del passaggio ad alta velocità dei convogli sui binari.
  • Il traffico aereo: tra i rumori più forti che possiamo provocare c’è ovviamente la fase di decollo e di atterraggio dei velivoli.
  • Gli eventi: rientrano qui i concerti, i locali notturni e la movida in generale. Per ovviare a questo problema è stato inserito nel nostro codice Penale l’articolo 659, che regola il Disturbo della Quiete Pubblica e che assegna multe salate per i trasgressori.

Che effetti può avere l’inquinamento acustico?

L'inquinamento acustico è uno dei principali problemi con i quali dobbiamo avere a che fare nelle nostre città: ecco cos'è esattamente.
Una ragazza che ascolta la musica con le cuffie

Un disturbo sonoro intenso e molto prolungato può provocare una diminuzione parziale o totale dell’udito. Ma purtroppo non finisce qui. A causa della presenza di un forte inquinamento acustico possono peggiorare i nostri problemi cardiaci come l’ipertensione, potremmo inoltre vivere una forte tensione e ansia, oltre a soffrire di depressione, di comportamenti aggressivi, disturbi antisociali e difficoltà nel sonno. Per gli animali, un eccessivo rumore ambientale potrebbe causare uno smarrimento totale e, nei casi più gravi, la morte; in situazioni estreme, potrebbe anche portare all’estinzione di un’intera specie non più in grado di vivere normalmente nel suo habitat naturale, ormai completamente compromesso.

Qualunque attività umana dovrebbe dunque tenere in seria considerazione i rischi associati all’inquinamento acustico, che è comunque possibile combattere utilizzando alcuni stratagemmi. Per chi non avesse la fortuna di potersi allontanare da un luogo particolarmente caotico è per esempio consigliabile installare nella propria abitazione dei pannelli fonoassorbenti, dei doppi vetri e degli infissi a chiusura ermetica. In determinate situazioni, particolarmente sul posto di lavoro, può essere molto utile indossare cuffie o tappi per le orecchie: si tratta in realtà di strumenti che le aziende già forniscono ai loro dipendenti per ovvi motivi di sicurezza.

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Alberto Muraro

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