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Arredi urbani dai rifiuti da costruzione e demolizione

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Ricoeso è una start-up romana che realizza panchine, mattoni, pavimentazioni per l’arredo urbano recuperando i rifiuti delle demolizioni. Che in Italia nel 2019 ammontavano a 68milioni di tonnellate.

Panchine realizzate con quel che resta dopo la ristrutturazione di un appartamento. O rastrelliere per le bici dai rifiuti della demolizione di una palazzina. Ricoeso è la start-up del riciclo e realizza arredi urbani attraverso materiali provenienti dal trattamento dei rifiuti inerti prodotti dalle attività di costruzione e demolizione. L’azienda nasce a Roma dall’esperienza di quattro partner: Eco Logica 2000 (uno degli operatori del riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione del Centro Italia), Sol.Pre.A. (azienda impegnata nel settore dell’edilizia civile e industriale), Interprogetti (società di ingegneria marittima, civile e ambientale) e l’architetto Francesco Andreani, esperto di urbanistica ed edilizia privata. Grazie al riciclo di inerti, Ricoeso mette sul mercato diverse tipologie di arredi urbani: dalle panchine ai lampioni, dalle fontanelle ai portabici, i cestini, le pavimentazioni e i marciapiedi, fino ai blocchi per la realizzazione di pareti armate. Tutti prodotti ottenuti al 100% da materiali riciclati.

Quel che resta delle demolizioni

Costruzioni e demolizioni sono la prima fonte di rifiuti speciali. Come ricorda l’Italia del riciclo 2021 di Fondazione per lo sviluppo sostenibile e Fise Unicircular, secondo Eurostat i rifiuti inerti da costruzione e demolizione (C&D) rappresentano in termini assoluti il flusso più rilevante dei rifiuti speciali prodotti in Europa: nel 2016 ne sono stati prodotti quasi un miliardo di tonnellate (924 milioni), un dato in crescita rispetto agli 870 milioni del 2014. Parliamo di un terzo (33%) del totale dei rifiuti speciali dell’Unione europea, che ammonta a 2,5 miliardi di tonnellate. Secondo Ispra i rifiuti da C&D prodotti nel 2019 in Italia ammontavano a 68 milioni di tonnellate, più del 45% del totale dei rifiuti speciali non pericolosi italiani. Rispetto alla produzione del 2015, questo flusso di rifiuti è cresciuto del 29%. E c’è da giurare che il bonus 110% farà schizzare ancora più in alto la produzione. Sempre Ispra ricorda che il 70% circa dei rifiuti da C&D sono avviati a recupero di materia, mentre il restante 30% finisce in discarica. Gli aggregati riciclati vengono usati per riempimenti nella realizzazione di infrastrutture o nelle massicciate ferroviarie, oppure per il calcestruzzo, i sottofondi stradali, i prodotti prefabbricati (come quelli di Ricoeso), l’asfalto (composto al 90% da aggregati), la calce ed il cemento.

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Redazione

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