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Come diventerà Milano con la rigenerazione urbana

Milano rigenerazione urbana
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I nuovi progetti di rigenerazione urbana in corso a Milano cambieranno la fisionomia di alcuni quartieri periferici e daranno l’occasione per orientare la città in una condizione policentrica, responsabile ad attrattiva. Se ne discute con architetti, urbanisti ed esperti al Forum della Rigenerazione urbana di Milano.

Immaginare e discutere le future trasformazioni della città di Milano attraverso il racconto dei principali progetti che cambieranno la fisionomia dei quartieri periferici e che rappresentano l’occasione per orientare la città verso una condizione policentrica, responsabile e attrattiva. È questo l’obiettivo del Forum della Rigenerazione urbana che si è aperto ieri, a Palazzo Giureconsulti in piazza Mercanti a Milano, e che proseguirà fino all’8 novembre. Cinque incontri pubblici, un workshop dedicato al quartiere Crescenzago-Rubattino e tre itinerari che, nel fine settimana, guideranno i partecipanti nella scoperta del futuro di altrettante aree della città, oggetto di interventi che ne cambieranno radicalmente il volto: Rubattino, dove arriveranno i nuovi laboratori della Scala; Bovisa che ospiterà il nuovo Campus del Politecnico con servizi connessi, la rifunzionalizzazione degli ex Gasometri e 240mila mq di verde; l’ex Macello con il Campus internazionale dell’Istituto Europeo di Design, un distretto scientifico dedicato alla divulgazione delle tecnologie e attrezzato con numerosi alloggi a prezzi accessibili. Gli incontri sono a ingresso libero, mentre per il workshop e per partecipare agli itinerari è richiesta l’iscrizione. Gli incontri sono disponibili anche in streaming sul sito del Comune di Milano.

Il programma del Forum della Rigenerazione urbana

La sei giorni sulla rigenerazione urbana si è aperta con una riflessione sulle possibili risposte ai disequilibri sociali e sulle soluzioni per combattere la crisi climatica, condotta dall’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, gli architetti Cino Zucchi, Annalisa Metta, Simona Collarini e l’economista Ezio Micelli. È stato invece l’intervento dell’urbanista Amanda Burden di Bloomberg Associates, già direttrice del Department of City Planning di New York, con cui ha guidato una delle più importanti operazioni di pianificazione della città, ad introdurre il racconto dei progetti che renderanno Milano sempre più attrattiva: dal Bosco della musica di Rogoredo, alla nuova Biblioteca europea di informazione e cultura, la Magnifica Fabbrica – polo artistico, culturale e creativo che sarà realizzato all’interno del dismesso stabilimento della casa automobilistica Innocenti nel quartiere Rubattino – ai percorsi di riqualificazione in chiave sostenibile dell’Università Bicocca e del Politecnico, fino all’espansione del museo del Novecento. Solo per citarne alcuni. Oggi, sempre a Palazzo Giureconsulti in piazza dei Mercanti, dalle 17.30 alle 19.30, si parla di città policentrica, in cui scompare la distinzione netta tra quartieri del centro e periferia. Ne discutono l’architetto paesaggista Michel Desvigne insieme all’architetto Simona Collarini. Lunedì 7 dalle 17.30 alle 19.30 presso la Triennale di Milano in viale Alemagna il tema dell’incontro è la città responsabile. In collegamento web ci sarà Emmanuel Grégoire, Vicesindaco di Parigi, responsabile di urbanistica, architettura, del progetto Grand Paris, dei rapporti con gli arrondisment e della trasformazione delle politiche pubbliche. Chiusura in Triennale con il Sindaco Giuseppe Sala martedì 8, dalle 17.30 alle 19.30, con una maratona su 10 grandi progetti di rigenerazione urbana e trasformazione della città.

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Redazione

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