Chiudi
Cerca nel sito:

Concluse le aste per far partire la bonifica di Capriano del Colle

Condividi l'articolo

La bonifica della discarica radioattiva era subordinata all’asta degli stabilimenti della ex raffineria Metalli Capra, conclusa il 20 gennaio. Adesso l’iter può andare avanti

Buone notizie sul fronte ambientale per la martoriata provincia di Brescia. Potrebbe partire a breve la messa in sicurezza della discarica radioattiva di Capriano del Colle, sede centrale della Metalli Capra: una superficie di circa 76mila metri quadrati contenente 82.500 tonnellate di scorie metalliche contaminate da Cesio 137. E otto cisterne, di cui quattro piene e quattro installate l’estate scorsa per una capienza di altri 100 metri cubi, per la raccolta del percolato. L’intervento potrebbe partire. Il condizionale è d’obbligo perché la storia del sito è lunga. E tutt’altro che semplice la partita che si è giocata, perché le risorse per le bonifiche in parte sono state stanziate dal Governo, in parte dovevano arrivare dall’asta degli stabilimenti della Raffineria Metalli Capra, fondata nel 1947 e fallita all’inizio del 2019. Ora però tutti i tasselli sembrano essere andati a posto affinché si possa procedere con il progetto esecutivo di copertura dell’area.

Un grande involucro per tombare le scorie

La soluzione approvata dall’Istituto nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione e dal Ministero della Transizione ecologica prevede di tombare sul posto le scorie, sotto un grande involucro di cemento-betonite e argilla e con l’installazione di diaframmi laterali interrati fino a una profondità di 26 metri, al fine di evitare che il percolato radioattivo possa raggiungere e contaminare le acque di falda. Un intervento dal costo stimato di 6 milioni e mezzo di euro, che potrebbe tuttavia lievitare. Ma i soldi ci sono. La vendita all’asta degli stabilimenti della Metalli Capra di Castel Mella e di Montirone è riuscita. Dopo diverse aste andate deserte, complicate dalla presenza in entrambi i siti di materiale contaminato con Cesio 137: circa 9 tonnellate a Castel Mella e 21 a Montirone, conservate in contenitori metallici e blindati in bunker di cemento armato. Con spese di custodia, monitoraggio e conferimento al sito nazionale ancora da realizzare a carico degli acquirenti, seppur garantite da 2 milioni di finanziamento del Ministero della Transizione ecologica.

La bonifica passa ai Comuni

L’ultimo acquisto è del 20 gennaio: il sito di Montirone è andato alla Menoni Metalli di San Zeno Naviglio per oltre 3 milioni di euro. Mentre Castel Mella è stato venduto il 23 dicembre per più di 9 milioni di euro alla Green Mass Logistic, società milanese collegata al gruppo Intals, con un ribasso del 25% sulla base d’asta. Per la discarica di Capriano, 1 milione di euro è già stato stanziato dal Ministero della Transizione ecologica, 2 milioni di risorse aggiuntive sono stati richiesti dal Prefetto di Brescia uscente, Attilio Visconti. Saranno i curatori fallimentari della Metalli Capra a mettere il resto sul piatto e a occuparsi del passaggio della gestione delle bonifiche al Comune di Capriano e agli altri Comuni interessati, futuri attuatori dei lavori con il supporto tecnico della Provincia.

Ultime Notizie

Cerca nel sito