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Da Frida Kahlo a Pantani: ecco l’arte che rigenera le cabine Enel

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Progetti di street art promossi da E-Distribuzione, realizzati da artisti noti e con la collaborazione di realtà territoriali e scuole, danno nuova vita alle infrastrutture elettriche.

L’ultimo arrivato è dedicato a Frida Kahlo e copre un impianto di trasformazione del Gruppo Enel in via Fornace Morandi a Padova, nel quartiere Arcella. È una delle ultime prove del progetto che, in collaborazione con protagonisti locali, trasforma le cabine elettriche in tele per la street art. “Noti writers e artisti di strada italiani – spiega E-Distribuzione, che ha dato vita al progetto – portano la loro creatività, energia e originalità sui muri delle nostre infrastrutture elettriche (principalmente cabine secondarie): da presidi fondamentali per garantire il servizio elettrico diventano anche elementi di pregio estetico e si integrano sempre di più nel territorio. Un’arte che vivacizza e dà nuova energia ai quartieri e agli angoli più grigi delle città”. Partito nel 2016, il progetto ha portato nelle città italiane oltre trecento murales “andando a formare in questi anni un vero e proprio museo a cielo aperto in costante divenire”.

Arte al femminile

È Mike 128, artista di Vittorio Veneto, l’autore di “Lei”, murale dedicato alla pittrice messicana Frida Kahlo e realizzato a Padova su un impianto di trasformazione dell’azienda del Gruppo Enel. Scorrendo come un ideale catalogo d’arte le opere rappresentate sulle cabine Enel, troviamo l’artista Coquelicot Mafille che a Sperlonga (Latina) ci racconta un’Andromeda rivisitata, che non aspetta Perseo per salvarsi dal mostro marino ma si libera da sola dalle catene che la tengono avvinta. Troviamo poi, a Taglio di Po (Rovigo), ritratti di Madre Teresa e Malala Yousafzai, dipinti questa volta dai ragazzi di III A e III C della scuola media dell’istituto comprensivo Maestri, insieme all’artista Riccardo Buonafede.

Cultura e natura

Il “neomuralismo” di Danilo Pistone, alias Neve, interpreta su una cabina di Ravenna il sesto cielo descritto nel Paradiso di Dante: il cielo di Giove, dove il poeta incontra le anime di principi saggi e giusti. Dello stesso artista i ritratti di Pasolini e Totò a Pozzuoli (Napoli) e le geometrie astratte di Joys a Portico di Caserta. “Ho cercato di rappresentare le radici, secondo la mia visione e la mia cifra stilistica – spiega Neve – il mio stile si pone come obiettivo quello di accompagnare chi vede in un nuovo modo di concepire le cose”. La Natura è un tema che ricorre: il rinoceronte bianco, specie a rischio di estinzione, è ritratto nello stile figurativo ma anch’esso geometrico di Riccardo “Ten” Colombo, a Piasco (Cuneo). E poi ci sono le api di Refreshink (alias Giovanni Magnoli) a Corsico (Milano).

Ciclismo

Una delle diverse declinazioni del progetto di E-Distribuzione è quella dedicata al ciclismo e al Giro d’Italia. Si chiama “Cabine in Rosa” e ha previsto la realizzazione di opere di street art per alcune tappe della competizione. A volo d’uccello ricordiamo Roberto Candotti, in arte OBI, che a Tolmezzo (Udine) ha realizzato “Il Giro in Carnia: montagna, memoria e futuro” esplorando i temi della montagna e del ciclismo. A Scopello (Vercelli), l’artista pisana Rame 13 ha raffigurato un orso, specie non di rado minacciata dalle attività dell’uomo, libero di muoversi in bici (titolo dell’opera: “Bearoads”). A Ravenna, Lucio Basik Bolognesi ricorda il pirata Pantani con “39×22”, opera intitolata al rapporto del cambio usato da Pantani durante la famosa scalata del Mortirolo nel 1994. Ancora Refreshink rigenera una cabina Enel di Corsico (Milano) con il suo “Airone della Martesana”, con un occhio ai temi del cicloturismo sostenibile e del rispetto dell’ambiente.

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Redazione

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