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Daylighting: il risparmio energetico si fa con il sole

Sole che splende. Il daylighting sfrutta la luce naturale per ridurre i consumi energetici e migliorare il benessere negli edifici.
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Il daylighting sta rivoluzionando l’edilizia, sfruttando la luce naturale per illuminare gli spazi, ridurre i consumi energetici e rendere gli edifici più efficienti e salubri.

Il daylighting, ovvero l’utilizzo strategico della luce naturale per illuminare gli ambienti interni, rappresenta una soluzione efficace per ridurre il consumo energetico e migliorare il benessere degli occupanti. Integrando sapientemente finestre, lucernari e altri elementi architettonici, è possibile sfruttare al meglio la luce del sole, diminuendo la necessità di illuminazione artificiale e contribuendo alla sostenibilità ambientale. Vediamo quindi nel dettaglio cos’è il daylighting, i suoi benefici in termini ambientali, di salute e produttività, il ruolo nell’architettura sostenibile e alcuni esempi concreti di edifici che lo applicano con successo.​

Cos’è il daylighting e come funziona

Sole che tramonta dietro le industrie. Il daylighting ottimizza l'uso della luce naturale, riducendo i consumi energetici e migliorando il comfort negli edifici.

Il daylighting è una disciplina progettuale che promuove l’uso della luce naturale all’interno degli edifici attraverso l’uso controllato di finestre, lucernari e altre aperture come i cosiddetti tubi solari o tunnel solari.

L’obiettivo è massimizzare l’illuminazione naturale, riducendo al contempo il bisogno di luce artificiale e migliorando il comfort visivo degli occupanti. Questo approccio green-oriented richiede una progettazione attenta delle superfici trasparenti e riflettenti, nonché l’integrazione di sistemi di ombreggiamento per controllare l’ingresso della luce solare diretta e prevenire il surriscaldamento degli ambienti. ​

Un parametro chiave nella valutazione dell’efficacia del daylighting è il Fattore di Luce Diurna (Daylight Factor, DF), che rappresenta il rapporto tra l’illuminamento interno e quello esterno. Un DF più elevato indica una maggiore penetrazione di luce naturale nell’ambiente interno.

Vantaggi del daylighting: ambiente, salute, produttività

L’adozione del daylighting offre numerosi vantaggi ambientali, tra cui la riduzione del consumo energetico per l’illuminazione artificiale, il riscaldamento e il raffrescamento. In questo modo si contribuisce positivamente alla diminuzione delle emissioni di gas serra e all’uso di combustibili fossili.

Dal punto di vista della salute, l’esposizione alla luce naturale è associata a miglioramenti dell’umore, aumento della serotonina, riduzione dello stress e della fatica, nonché a una diminuzione dell’affaticamento visivo. La luce naturale inoltre aiuta a mantenere un ritmo circadiano sano, fondamentale per un buon riposo notturno e una maggiore energia durante il giorno. Inoltre, ambienti ben illuminati dalla luce naturale sono percepiti come più accoglienti e confortevoli dagli occupanti. ​

In ambito lavorativo, alcuni studi hanno evidenziato che la presenza di luce naturale può incrementare la produttività e l’attenzione dei dipendenti, migliorando il loro benessere generale e riducendo l’assenteismo.

Il daylighting nell’architettura sostenibile e nella bioedilizia

Edificio con grandi finestre. Un esempio di daylithing semplice

Nell’architettura sostenibile e nella bioedilizia, il daylighting è considerato un elemento fondamentale per realizzare edifici con un impatto ambientale minimo e che migliorino la qualità della vita degli occupanti. L’integrazione della luce naturale nella progettazione architettonica contribuisce a creare spazi più salubri ed efficienti dal punto di vista energetico.

I tunnel solari o tubi solari, utili sia in casa che negli ambienti industriali, sono dotati di cilindri riflettenti alle loro estremità e possono raggiungere qualsiasi stanza, incanalando la luce del sole e riflettendola all’interno degli ambienti negli spazi più bui.

L’uso del daylighting in combinazione con materiali ecologici e tecniche costruttive sostenibili permette di ottenere edifici che non solo rispettano l’ambiente, ma offrono anche un elevato comfort abitativo. Per esempio, l’impiego di superfici riflettenti e sistemi di ombreggiamento adeguati consente di ottimizzare l’ingresso della luce naturale, evitando problemi di abbagliamento e surriscaldamento.

Esempi di edifici che sfruttano al meglio la luce naturale

Un esempio emblematico di utilizzo efficace del daylighting è la Sunlighthouse a Pressbaum, in Austria. Progettata da Juri Troy, questa residenza unifamiliare a emissioni zero massimizza l’esposizione solare e la ventilazione naturale, garantendo ambienti interni luminosi e confortevoli. ​ E’ dotata di due tetti esposti a sud-ovest, dotati di 43 m² di pannelli fotovoltaici monocristallini e 8 m² di pannelli solari, e una pompa di calore geotermica che insieme all’energia solare diretta proveniente dalle finestre genereranno più energia in 30 anni di quella necessaria per costruire, trasportare e gestire la casa.

In Italia, la G-M House, situata nel Salento, rappresenta un altro caso significativo. Progettata secondo i principi della bioedilizia per integrarsi perfettamente con il paesaggio, sfrutta l’energia solare e altre risorse naturali per ridurre il consumo energetico. La struttura è realizzata con pietra locale “tufo” e isolata con materiali naturali come sughero, calce e fibra di fico d’india. L’edificio è studiato per ottimizzare l’uso della luce naturale e ridurre la necessità di climatizzazione attiva, grazie a una combinazione di sistemi di riscaldamento e raffreddamento radiante alimentati da pannelli solari, una caldaia a biomassa e un sistema di raccolta acque piovane. Le finestre sono in legno certificato FSC con vetri selettivi, mentre gli schermi esterni sono realizzati con canne e persiane in legno.

Questi esempi dimostrano come una progettazione attenta e consapevole possa sfruttare al meglio la luce naturale, migliorando l’efficienza energetica e il comfort abitativo degli edifici.

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Rosaria De Benedictis

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