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La laguna di Harnes, un depuratore naturale

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La riqualificazione dell’ex miniera di carbone di Pas-de-Calais ha portato alla creazione di un sistema lagunare per trattare le acque reflue urbane in modo naturale.

La laguna di Harnes, che occupa l’ex sito minerario di Pas-de-Calais, in Francia, è un grande depuratore naturale. La laguna è stata progettata nel 1999 dall’Agence Paysages nell’ambito del progetto di riqualificazione della miniera di carbone dismessa ed è costituita da una rete di 8 bacini idrici collegati. I laghetti creano un percorso di trattamento naturale delle acque in uscita dall’impianto di depurazione di Fouquières, che raccoglie e tratta i liquami di circa 80mila abitanti. Il tragitto delle acque inizia nell’impianto di trattamento, dove specifici batteri trasformano gli inquinanti organici in sali minerali, e continua nel primo bacino della laguna. Qui nitrati e fosfati vengono in parte assorbiti dalle radici dei salici e in parte biodegradati dalle canne del secondo bacino. La vegetazione scelta è composta da tifa, giunco fiorito, iris giallo e viole di palude. Piante ad alta potenzialità di assorbimento degli inquinanti ma anche molto belle, per il recupero del paesaggio. L’acqua urbana continua il suo viaggio fino al centro della laguna, dove viene ossigenata da pompe azionate da energia eolica ed esposta alle radiazioni ultraviolette solari, per un’ulteriore sanificazione. Il percorso dell’acqua, dall’impianto di depurazione al traguardo finale, nel canale di Lens, dura un mese. Il beneficio ambientale è notevole: il sistema lagunare è in grado di trattare da 1.500 a 3.000 metri cubi al giorno di acque reflue domestiche in modo biologico. E l’acqua depurata alimenta un bacino di 1,5 ettari dove si può praticare il nuoto e altre attività sportive. La manutenzione del sistema è limitata allo sfalcio delle piante e alla rimozione delle alghe.

La rigenerazione dell’ex miniera di Pas-de-Calais

Intorno alla laguna c’è un’area ricreativa pedonale di 34 ettari, il Bois de Florimond, dove si registra un’ampia varietà di piante – circa 200 specie vegetali – e di animali, con 140 specie. Gli adolescenti attraversano l’area per andare a scuola, qualcuno la utilizza per giocare a calcio o a tennis, fare ciclocross o jogging. Il progetto ha vinto nel 2006 il premio europeo Barbara Rosa, che riconosce la qualità del paesaggio e la riuscita riconversione del sito minerario dismesso nel 1973, e un premio assegnato dalla giuria internazionale della quarta Biennale del Paesaggio di Barcellona, per il valore “estetico e poetico, ecologico, educativo e il ruolo nella trasformazione del territorio”. Le foto aeree dell’ex sito minerario di Pas-de-Calais realizzate nel 1947 mostrano un paesaggio sventrato, l’aria oscurata dal fumo delle ciminiere, poco spazio concesso alla natura. Una trasformazione non da poco.

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Redazione

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