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L’Europarlamento chiede la diffusione delle stazioni di ricarica per la mobilità sostenibile

stazione ricarica elettrica
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Stazioni di ricarica per auto elettriche ogni 60 Km e di idrogeno ogni 100 km sulle principali strade europee. È la richiesta dell’Europarlamento per raggiungere l’obiettivo del taglio del 55% delle emissioni entro il 2030. Adesso ogni Paese dovrà presentare alla Commissione un quadro strategico nazionale entro il 2024.

Stazioni di ricarica per le auto elettriche ogni 60 chilometri sulle principali strade europee entro il 2026 e stazioni di rifornimento di idrogeno almeno ogni 100 chilometri entro il 2027. Rifornimenti accessibili a tutti, indipendentemente dalla marca del veicolo, e a prezzi convenienti. È quanto prevede la posizione negoziale sulle nuove regole Ue per l’infrastruttura dei combustibili alternativi approvata il 19 ottobre, a larga maggioranza (485 i voti favorevoli) dal Parlamento europeo riunito in seduta plenaria. I deputati hanno concordato di fissare obiettivi minimi nazionali sull’installazione di infrastrutture per i combustibili alternativi e ogni Paese dell’Unione dovrà presentare alla Commissione europea, entro il 2024, un quadro strategico nazionale per il raggiungimento di questi obiettivi.

Obiettivo Ue è ridurre le emissioni del 55% entro il 2030

Le nuove norme si inseriscono nel pacchetto Pronti per il 55% nel 2030, il piano dell’Unione per ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, in conformità con la Direttiva europea sul clima; sono quindi volte a contribuire al raggiungimento della neutralità climatica. “Disponiamo al momento di 377mila stazioni di ricarica nell’Unione europea – ha dichiarato dopo il voto il relatore sull’infrastruttura per i combustibili alternativi, Ismail Ertug – ovvero la metà del numero che si sarebbe dovuto raggiungere se i Paesi Ue avessero mantenuto le loro promesse. Per salvare il Green Deal dobbiamo affrontare questa strettoia della decarbonizzazione e realizzare rapidamente l’infrastruttura per i combustibili alternativi”. Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, nel 2019 i trasporti sono stati responsabili di circa un quarto delle emissioni totali di CO2 dell’Unione europea, di cui il 72% circa proveniente dal trasporto su strada.

Stazioni di ricarica accessibili a tutti sulle principali strade europee

La proposta legislativa per la diffusione di stazioni di rifornimento per auto, camion, treni e aerei alimentati da combustibili alternativi (come l’elettricità o l’idrogeno) e per sostenere la diffusione dei veicoli sostenibili prevede l’installazione di una colonnina di ricarica ogni 60 chilometri sulle strade principali delle reti trans-europee di trasporto (TEN-T). Sono previste alcune esenzioni per le regioni ultraperiferiche, le isole non collegate alle reti energetiche continentali e le strade a traffico particolarmente ridotto. I deputati hanno inoltre previsto l’installazione di stazioni di idrogeno lungo le strade principali dell’Unione europea (ogni 100 chilometri anziché ogni 150, come inizialmente proposto dalla Commissione) e di farlo entro il 2027. L’utilizzo delle stazioni di ricarica accessibili al pubblico dovrebbe essere aperto a tutti gli utenti, in modo facile e non discriminatorio. Dovrebbe essere indicato un prezzo per kilowattora e per chilogrammo, conveniente e confrontabile con i prezzi medi. Gli eurodeputati chiedono, inoltre, che entro il 2027 venga creato un punto di accesso europeo comune per i dati sui combustibili alternativi, in modo da fornire informazioni su disponibilità, tempi di attesa e prezzi dei combustibili alternativi in tutta Europa. Novità ancora tutte sulla carta; al Parlamento ora il compito di negoziare con i governi Ue.

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