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Milano, riqualificazioni in vista delle Olimpiadi 2026

Porta Romana
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Le Olimpiadi 2026 giocheranno un ruolo decisivo per il rilancio economico del Paese. Milano si prepara avviando la riqualificazione dell’ex Scalo ferroviario di Porta Romana.

Se l’Expo è stata l’alba della rinascita dopo la grande crisi finanziaria, che ha colpito Milano più che altre aree del Paese per la forte concentrazione di banche e assicurazioni nel capoluogo lombardo, le Olimpiadi si candidano a giocare un ruolo decisivo per il rilancio dopo la crisi pandemica e quel che ne seguirà nei prossimi anni. L’evento che si svolgerà nel febbraio del 2026 e che Milano si è aggiudicato in abbinata con Cortina, richiede un lungo lavoro di preparazione.

Al lavoro per il villaggio olimpico

Tra le altre cose, il capoluogo lombardo ospiterà il Villaggio Olimpico nella zona dell’ex Scalo Ferroviario di Porta Romana. L’area, oggi in stato di sostanziale abbandono, si estende per 19 ettari, che saranno oggetto di lavori profondi per creare strutture adatte a ospitare 1.260 letti e 700 camere. I lavori per la parte ferroviaria sono già iniziati. La fase più operativa partirà con le bonifiche dei terreni, che verranno avviate entro l’estate 2021. A evento terminato, la nuova area sarà un grande polmone verde, con spazi e servizi per la cittadinanza ed effetti benefici per il contrasto all’inquinamento atmosferico.

Passi in avanti per Santa Giulia

Nel quartiere di Santa Giulia, alla periferia Sud-est della città, sorgerà Palaitalia, la struttura destinata a ospitare la finale olimpica dell’hockey su ghiaccio. Nel corso del 2020 è stata avviata la bonifica bellica dell’area nord del progetto, dopo il completamento del lavoro relativo alla pulizia e sfalcio di vegetazione e arbusti. L’attività di “de-bombing”, effettuata dalla società Ig Service insieme al Genio Militare di Padova, è stata propedeutica alla bonifica ambientale del suolo, che inizierà dopo l’approvazione del Piano Integrato di Intervento relativo alla variante urbanistica. Su questo fronte, si sono fatti passi in avanti con la firma dell’atto integrativo dell’accordo a metà maggio. La variante prevede il riassetto dei volumi dell’area, con una rimodulazione dei servizi per il quartiere. Oltre alla realizzazione del PalaItalia saranno realizzati un parco attrezzato di circa 362 mila metri quadrati, nuove scuole di ogni grado, un museo per i bambini, una nuova sede del Conservatorio, residenze (edilizia a canone sociale, convenzionata e libera) e attività commerciali. Il Palaitalia costerà quasi 70 milioni e sarà pronto, secondo la tabella di marcia, nel 2023.

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