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Sapone fatto in casa: come realizzarlo facilmente

Sapone fatto in casa pronto all'uso
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Perché continuare a servirsi di detergenti da scaffale, colmi di additivi e sostanze chimiche spesso nocive, quando è molto facile produrre da soli un sapone fatto in casa, con gli aromi che più amiamo e desideriamo? In questo approfondimento, che vuole essere una pratica guida, desideriamo insegnare al lettore a prepararsi in autonomia il proprio sapone. In tal maniera, potrà contare su un prodotto genuino, completamente naturale e legato all’emozione di essere stato realizzato con le proprie mani, ben più piena di quella legata al fare acquisti in un supermercato.

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Per quale motivo realizzare il proprio sapone?

Il principale vantaggio dovuto all’utilizzo di del sapone fatto in casa è che nella sua realizzazione si possono utilizzare oli e grassi vegetali di qualità alimentare. Ciò significa poter contare su un prodotto di qualità molto elevata. Gli oli doneranno alla pelle una dose extra di idratazione e nutrimento. I saponi fatti in casa contengono glicerina, prodotto molto spesso rimosso nel corso della produzione industriale. Questa componente, però, non è affatto nociva come siamo portati a credere. Essa ha infatti la capacità di legare meglio l’acqua al detergente e sa così rendere il sapone fatto in casa un prodotto di buona qualità.

Attrezzatura di base per preparare sapone fatto in casa

Sapone fatto in casa: mani insaponate
Il sapone fatto in casa è un prodotto sano, facile da realizzare. Ci riempirà di orgoglio sanitizzarci con qualcosa creato dalle nostre stesse mani

Tra gli ingredienti imprescindibili per preparare il sapone fatto in casa c’è la liscivia (o lisciva). Per questo motivo, è bene indossare sempre indumenti protettivi e munirsi di guanti e dispositivi per gli occhi.

Una volta che ci saremo dotati di tutte le precauzioni del caso, occorrerà munirsi di una capiente pentola smaltata, capace di contenere 4 o 5 litri di liquido. Accanto a essa, mettiamo anche una pirofila più piccola, procuriamoci un cucchiaio di legno, un frullatore a immersione e degli stampi. Questi possono essere in plastica, silicone o metallo. In quest’ultimo caso, però, rivestiamoli con una pellicola trasparente. In caso contrario, qualora liscivia e metallo entreranno in contatto, la sostanza farà reazione e saremo costretti a gettare via tutto.

Altri strumenti che ci faranno comodo saranno contenitori in plastica, una bilancia da cucina, un mestolo e un termometro. L’ideale sarebbe naturalmente uno di quelli appositi per il sapone. Ricordiamoci che ogni oggetto che utilizzeremo per produrre il sapone non potrà più essere utilizzato per la cottura in cucina o al forno. Procuriamoci per cui stoviglie e strumenti facilmente riconoscibili. Da quel momento in avanti, saranno sempre dedicati alla preparazione del detergente.

Precauzioni prima di iniziare

La preparazione di sapone fatto in casa non è certo un’operazione particolarmente rischiosa, ma richiede alcune precauzioni. Abbiamo già accennato alle protezioni necessarie. Lavorando con la liscivia, occorre dotarsi di dispositivi resistenti agli alcali. In caso la sostanza finisse sui vestiti, è possibile neutralizzarla con aceto, per cui teniamone sempre a portata di mano.

Puliamo le superfici sulle quali opereremo, manteniamole asciutte e, se vogliamo, proteggiamole con carta di giornale. Teniamo un rubinetto vicino a noi, così da poter sfruttare l’acqua corrente. Manteniamo la stanza ben ventilata e non lavoriamo al chiuso: durante la produzione possono svilupparsi fumi che non devono assolutamente essere inalati. Nella scelta del materiale, privilegiamo plastica e acciaio inossidabile, dal momento che gli alcali della liscivia possono aggredire il metallo, distruggerlo e contaminare il tutto. La preparazione adeguata è importante: non si consiglia a nessuno di scordarsi qualcosa e doverlo andare a riprendere con guanti bagnati di liscivia!

Sapone fatto in casa all’olio di oliva

Tra i saponi più facili che si possano preparare, troviamo quello all’olio d’oliva. Per realizzarlo bastano 500 grammi di olio, 150 g di acqua e 64 g di idrossido di sodio (NaOH).

Iniziamo dissolvendo l’idrossido nell’acqua. Facciamo attenzione al modo in cui procediamo, in questa fase. Aggiungiamo piccole quantità di sodio all’acqua, e non viceversa, altrimenti potrebbero verificarsi piccole esplosioni nel composto. Per reazione, la liscivia si scalderà. Ci occorre a una temperatura di circa 40 gradi per la lavorazione, dunque lasciamola raffreddare finché non la raggiunga. L’olio d’oliva dovrà essere ugualmente caldo. Riscaldiamolo perciò a bagnomaria e, una volta che avrà raggiunto i 40 gradi, mescoliamolo con la liscivia. Proseguiamo fino ad avere un composto denso come un budino e poi versiamo nello stampo.

Nel caso in cui fossero presenti bolle d’aria, preoccupiamoci di rimuoverle. Possiamo farlo facilmente, scuotendo il contenitore o picchiandovi dolcemente. Ricopriamo lo stampo con una scatola in cartone, o un asciugamano, e attendiamo almeno 24 ore. Il prodotto si trasformerà in una sorta di gel, simile al sapone liquido da scaffale ma più denso e facile da tagliare. A questo punto suddividiamolo come meglio crediamo e dimentichiamocene per almeno un paio di mesi. Dalla nona settimana in avanti, il prodotto sarà utilizzabile. Ricordiamo che più tempo attendiamo, migliore sarà il risultato finale.

In percentuale, il contenuto di grassi di un sapone fatto in casa con questi ingredienti e seguendo questo procedimento sarà di circa il 4%.

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Mattia Mezzetti

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