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Settore edilizio a emissioni zero per raggiungere la neutralità climatica

decarbonizzazione edifici
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Non solo prestazioni energetiche degli immobili. Per raggiungere gli obiettivi climatici al 2050, serve la decarbonizzazione del settore edilizio, perchè l’impatto energetico delle costruzioni comincia dall’estrazione delle materie prime, e da lì occorre cominciare a misurarlo. 

Quanto incidono le nostre case sul riscaldamento globale? Parecchio. Il settore edilizio è, ad oggi, uno di quelli che più contribuiscono alla produzione di gas a effetto serra. Per questo, Bruxelles è impegnata nella revisione della Direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici. Ma se molto si ragiona su quanto gli edifici consumino quando sono in uso, trova minore spazio il tema della decarbonizzazione del processo edilizio. Cioè il taglio delle emissioni di CO2 in tutte le fasi della costruzione degli edifici, a partire dall’estrazione delle materie prime. 

Cosa sono il carbonio incorporata e l’energia incorporati 

Produzione dei materiali, trasporto e gestione dei cantieri generano gas serra: un concetto che prende il nome di carbonio incorporato e che, secondo le stime, sarà responsabile di oltre il 50% delle emissioni globali di carbonio di tutte le nuove costruzioni tra il 2020 e il 2050. A ricordarlo è un recente rapporto di Legambiente e Kyoto Club, espressamente dedicato alla decarbonizzazione delle costruzioni, con l’obiettivo di promuovere l’adozione di una normativa nazionale di riferimento sul carbonio incorporato, anche attraverso la condivisione di ciò che di innovativo si stia già facendo in Italia e nel resto del mondo. Secondo le due associazioni, la decarbonizzazione del processo di costruzione degli edifici rappresenta un punto chiave per raggiungere gli obiettivi climatici al 2050. “Gli edifici in tutta l’Unione europea rappresentano il 40% dell’energia totale consumata, mentre le emissioni incorporate contribuiscono tra il 10% e il 20% dell’impronta di carbonio totale”, ha ricordato Sergio Andreis, direttore di Kyoto Club. Senza dimenticare che, insieme e parallelamente al concetto di carbonio incorporato, va preso in considerazione quello di energia incorporata, che misura l’energia necessaria alle fasi di estrazione delle materie prime, al trasporto, alla manifattura, all’assemblaggio, all’installazione della componentistica e al fine vita dell’edificio stesso. 

Cosa fare per tagliare carbonio ed energia incorporati 

Che cosa fare per tagliare carbonio ed energia incorporati e portare il settore delle costruzioni verso il progressivo azzeramento delle emissioni di CO2 e impatti ambientali sempre minori? Lo studio insiste sul ruolo importante della riqualificazione degli edifici per tagliare le emissioni: rispetto a una nuova edificazione, si può arrivare a risparmiare fino al 75% di emissioni specie nel caso in cui fondamenta e strutture rimangano intatte. Anche l’utilizzo di miscele cementizie a basso contenuto di CO2 può contribuire in maniera significativa a ridurre le emissioni, grazie a materiali come ceneri leggere, argilla calcinata o calcestruzzo riciclato. Mentre sul fronte della normativa, uno dei punti fondamentali di intervento è la revisione del Regolamento sui prodotti da costruzione, che stabilisce i requisiti d’informazione obbligatoria sulle emissioni incorporate nei materiali da costruzione. Con l’obiettivo di realizzare un mercato unico ed efficiente per i materiali da costruzione e contribuire alla transizione verde e digitale.

Decarbonizzazione degli edifici: cosa si sta facendo 

Molto si sta già muovendo, anche all’estero. In Francia, per esempio, la normativa richiede che tutti i nuovi edifici pubblici siano costruiti con almeno il 50% di legno o altri materiali naturali, come canapa e paglia. Nei Paesi Bassi, dal 2013 è in vigore un decreto che richiede il calcolo delle emissioni climalteranti, incluso il carbonio incorporato, per tutti i nuovi edifici residenziali e gli uffici di oltre 100 mq. In Italia, da alcuni anni, sono stati introdotti i Criteri Ambientali Minimi obbligatori in diversi ambiti, compreso quello delle costruzioni edili, che, però, al momento interessano solo i cantieri pubblici. Alla decarbonizzazione degli edifici si lavora su più fronti. Non ultimo quello degli addetti ai lavori. Come le aziende che si troveranno a Milano a novembre prossimo per la Milan International Building Alliance, di cui sostenibilità ed efficienza energetica saranno i temi portanti. La manifestazione riunirà i vari comparti dell’edilizia con l’obiettivo di favorire una sinergia in chiave green e il confronto su soluzioni, materiali e impiantistica per realizzare costruzioni sempre più efficienti. Edifici che consumino poca energia e producano poche emissioni. Magari nessuna.

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