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Stop alla vendita di auto nuove benzina e diesel nel 2035

mobilità sostenibile
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Strasburgo approva in via definitiva i nuovi obiettivi vincolanti per la riduzione delle emissioni di CO2 di autovetture e veicoli commerciali leggeri di nuova produzione. Lo stop alla vendita dal 2035.

Stop alla vendita di auto e furgoni nuovi a benzina e diesel dal 2035: i nuovi veicoli avranno l’obbligo di non produrre alcuna emissione di CO2. Lo ha sancito il 14 febbraio l’aula dell’Europarlamento, approvando l’accordo raggiunto con il Consiglio a ottobre scorso. L’ok definitivo al provvedimento, che si inserisce nel pacchetto europeo sul clima “Fit for 55”, è arrivato con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti.

Taglio delle emissioni dei veicoli: i nuovi obiettivi europei

La nuova normativa è cruciale per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, secondo il relatore Jan Huitema. L’obiettivo è quello di ridurre del 100% le emissioni di automobili e furgoni rispetto ai livelli del 2021, con un target intermedio al 2030, entro cui i costruttori dovranno ridurre del 55% le emissioni delle nuove auto immesse sul mercato e del 50% quelle dei nuovi veicoli commerciali. Per chi produce meno di mille veicoli nuovi all’anno la normativa prevede un’esenzione totale, mentre i costruttori con un volume annuo di produzione tra mille e 10mila nuove auto e tra mille e 22mila nuovi furgoni potranno avvalersi di una deroga fino alla fine del 2035. È prevista inoltre la deroga di un anno ai produttori di auto di lusso come Ferrari, Lamborghini e Maserati. Sul fronte degli incentivi, per garantire l’allineamento con le attuali tendenze di vendita e portare sul mercato europeo auto a emissioni zero a prezzi accessibili, è stato rivisto il cosiddetto ZLEV (zero and low emission vehicles), il meccanismo di incentivazione per i veicoli elettrici o ibridi. Dal 2025 al 2029, l’incentivo è stato fissato al 25% per le vendite di nuove autovetture e al 17% per i nuovi furgoni; nel 2030 verrà eliminato.

Mobilità a zero emissioni: come saranno monitorati i risultati

Sarà compito della Commissione presentare entro il 2025 una metodologia per monitorare i dati sulle emissioni di CO2 durante tutto il ciclo di vita delle auto e dei furgoni venduti sul mercato dell’Unione. Entro la fine dello stesso anno la Commissione dovrà inoltre pubblicare la sua prima relazione per valutare i progressi compiuti nell’ambito della mobilità a zero emissioni nel trasporto su strada, documento che sarà realizzato ogni due anni. Entro dicembre 2026, la Commissione dovrà valutare il divario tra i valori limite di emissione e i dati sul consumo di carburante ed energia comunicati dagli Stati membri, riservandosi di poter decidere di mantenere motori ibridi o che utilizzano ecocarburanti.

Una nuova proposta europea per il taglio delle emissioni per autobus e camion

Gli obiettivi contenuti nel testo secondo Huitema stimoleranno l’innovazione e gli investimenti dei costruttori in direzione di una sostenibilità accessibile a tutti. Non la pensano allo stesso modo gli eurodeputati di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega che hanno votato in modo compatto contro il provvedimento. Nel frattempo, però, Bruxelles ha già alzato la posta: con una nuova proposta per autobus e camion. Dal 2030 anche tutti i nuovi autobus urbani dovranno essere a emissioni zero e i mezzi pesanti dovranno progressivamente tagliare le emissioni di CO2 del 90% nel 2040, rispetto ai livelli del 2019, con obiettivi intermedi del 45% nel 2030 e del 65% al 2035. L’iter in questo caso è soltanto all’inizio.

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