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Pannelli solari verticali: 5 scenari in cui convengono più di quelli sul tetto

il fotovoltaico inclinato e verticale
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Il fotovoltaico verticale trasforma edifici e spazi urbani. Scopri quando i pannelli sulle facciate convengono più di quelli sui tetti.

Il fotovoltaico verticale rappresenta una soluzione innovativa e intrigante per la produzione di energia pulita, una sfida al tradizionale modello degli impianti su tetto. L’obiettivo dei pannelli solari verticali infatti è superare i limiti di spazio e integrazione, portando l’energia solare urbana a un nuovo livello. Un impianto fotovoltaico verticale può trovare posto in contesti dove il solare classico non è una soluzione praticabile, aprendo la strada a un futuro energetico più democratico e diffuso. Ecco 5 scenari in cui i pannelli verticali offrono vantaggi notevoli.

Funzionamento fotovoltaico verticale e angolo di incidenza solare

pannelli fotovoltaici

Il funzionamento dei pannelli solari verticali si basa su un principio diverso rispetto a quelli inclinati. Mentre un pannello su tetto è ottimizzato per catturare il massimo irraggiamento solare durante le ore centrali del giorno, l’orientamento verticale (a 90°) è concepito per massimizzare l’assorbimento della luce al mattino e alla sera. Questa configurazione, specie se i pannelli sono orientati a est e ovest, consente di distribuire la produzione di energia in modo più uniforme nell’arco della giornata. Di conseguenza, si evitano i picchi di produzione estivi e si massimizza la resa nei mesi invernali, quando il sole è più basso sull’orizzonte. Il risultato? Rendimenti solari in città più costanti e adatti ai fabbisogni domestici.

Differenza tra verticale bifacciale e inclinato su tetto

Il principale vantaggio dei pannelli solari verticali risiede nella loro capacità di sfruttare la tecnologia dei pannelli bifacciali. Questi moduli possono assorbire la luce solare da entrambi i lati: quello frontale riceve la luce diretta, mentre quello posteriore cattura la luce riflessa da superfici come il terreno, la neve o pareti chiare. Come spiega tra gli altri anche il Gruppo Iren, sebbene un pannello su tetto inclinato sia ottimale per l’irraggiamento diretto e massimizzare la produzione totale annua, i pannelli verticali bifacciali offrono una produzione più equilibrata, utile a coprire i consumi mattutini e serali

Quando conviene scegliere un impianto verticale

Optare per un impianto fotovoltaico verticale è una scelta strategica in diversi contesti, soprattutto quando gli impianti su tetto non sono ideali. I pannelli verticali si rivelano la soluzione perfetta in ambienti urbani densamente popolati, dove lo spazio orizzontale è limitato, o in situazioni dove si vuole ottenere una produzione energetica più costante durante il giorno. La loro versatilità li rende adatti a svariati utilizzi, dalle facciate degli edifici alle barriere fonoassorbenti, fino all’agrivoltaico, come stiamo per vedere.

Scenario 1 – Assenza di tetti inclinati o ombreggiati

L’installazione verticale è ideale in tutti i casi in cui l’edificio non presenta un tetto adatto. Questo include tetti piatti o fortemente ombreggiati da palazzi adiacenti, alberi o altri ostacoli. L’ombreggiamento, anche parziale, può compromettere gravemente la resa di un impianto fotovoltaico tradizionale.

La posizione verticale, invece, può aggirare queste problematiche, soprattutto se i pannelli sono bifacciali, che catturano anche la luce riflessa e diffusa. Questo offre una valida alternativa e ottime soluzioni per tetti piccoli, balconi e facciate che altrimenti rimarrebbero inutilizzati.

Scenario 2 – Integrazione su facciate di edifici e balconi

L’integrazione di pannelli fotovoltaici nelle facciate degli edifici e sui balconi è un’ottima soluzione per generare energia solare in contesti urbani. I pannelli in facciata possono trasformare un edificio in una mini-centrale elettrica, riducendo l’impronta di carbonio e migliorando l’efficienza energetica. I kit fotovoltaici da balcone plug&play sono una soluzione sempre più diffusa, che non richiede interventi complessi e può essere installata facilmente, con una semplice comunicazione al distributore di rete. Questa configurazione è particolarmente vantaggiosa per chi vive in condominio, dove l’installazione su tetto può essere scomoda o problematica.

Scenario 3 – Zone montane o nordiche con sole basso

Nelle regioni montane o a latitudini settentrionali, dove il sole rimane basso sull’orizzonte per gran parte dell’anno, i pannelli verticali offrono un rendimento superiore rispetto a quelli inclinati. La loro angolazione di 90° è più efficiente nel catturare i raggi solari invernali, laddove un impianto su tetto riceverebbe meno luce a causa del basso angolo del sole. Questo permette di ottimizzare la produzione di energia durante i mesi più freddi.

Scenario 4 – Barriere fonoassorbenti e agrivoltaico

I pannelli fotovoltaici verticali trovano applicazioni innovative anche al di fuori del contesto residenziale. Possono essere integrati in barriere fonoassorbenti lungo autostrade e ferrovie, svolgendo una doppia funzione: isolamento acustico e produzione di energia pulita. Questo tipo di installazione trasforma una struttura passiva in un elemento attivo che genera risparmio economico. L’agrivoltaico verticale, inoltre, permette di installare pannelli solari nei terreni agricoli senza sottrarre spazio alle colture, consentendo all’agricoltura di coesistere con la produzione di energia solare.

Scenario 5 – Aree a vincolo paesaggistico

In Italia, le aree soggette a vincoli paesaggistici richiedono specifiche autorizzazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici. Tuttavia, il Decreto Aiuti ha introdotto semplificazioni per gli impianti integrati, come quelli in facciata o su pergole. I pannelli verticali, se ben integrati nell’architettura, possono risultare meno impattanti visivamente rispetto ai tradizionali impianti su tetto. In questi contesti, è fondamentale che i pannelli rispettino i requisiti di integrazione e non alterino il contesto storico e naturale.

Video: Installazione pannelli fotovoltaici verticali

Il video mostra le tecniche per installare pannelli fotovoltaici su tetti industriali utilizzando un sistema di fissaggio a moduli montati verticalmente. Vengono evidenziati i vantaggi strutturali e funzionali di questo metodo, ideale per la posa su grandi coperture, perché offrono un montaggio sicuro ed efficiente.

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Rendimento, costi e incentivi disponibili

Il costo di un impianto fotovoltaico verticale varia in base a diversi fattori, tra cui la potenza e la tecnologia dei pannelli. I prezzi medi dei moduli fotovoltaici si aggirano tra 0,105 e 0,135 €/Wp, ma un impianto completo ha costi che vanno oltre il semplice prezzo dei pannelli.

È fondamentale considerare anche i costi di montaggio e installazione, che possono variare da 800 a 2.000 euro. Nonostante il costo iniziale possa sembrare elevato, la redditività è garantita nel tempo grazie alla produzione di energia e alle agevolazioni fiscali.

Rendimento medio % vs impianti classici

Come indicato in precedenza, il rendimento di un impianto verticale è distribuito in modo diverso nel corso dell’anno rispetto a un impianto classico su tetto. I loro vantaggi dipendono molto dal contesto.

Ecco i casi specifici in cui i pannelli verticali possono produrre più energia:

  • In inverno, quando il sole è basso, possono generare fino al 50% in più di energia rispetto a quelli inclinati, che in questa stagione hanno una resa ridotta.
  • Al mattino e alla sera, la produzione è più efficiente, con un aumento potenziale fino al 25%. Questo aiuta a distribuire meglio l’energia nell’arco della giornata.
  • Se sono bifacciali, possono catturare la luce riflessa da superfici chiare come la neve, incrementando la produzione fino al 20% in specifiche condizioni invernali.

Inoltre i sistemi fotovoltaici verticali permettono di ridurre l’uso di centrali a gas e, anche senza stoccaggio, possono abbattere fino a 10,2 Mt di CO₂ l’anno. In sintesi, un pannello inclinato può produrre più energia totale nell’arco di un anno, ma un pannello verticale è più efficace nel massimizzare la produzione quando la domanda di energia è più alta, come al mattino o alla sera, o in ambienti specifici.

Tabella comparativa rendimento: verticale vs inclinato

Angolo di installazioneStagioneResa energetica %Punti di forza
Inclinato (30°-40°)Estate100% (picco a mezzogiorno)Massima produzione annuale totale
Verticale (90°)InvernoFino a 50% in più rispetto all’inclinatoMigliore performance con sole basso
Verticale (90°)Mattino/SeraFino a 25% in più rispetto all’inclinatoDistribuzione più uniforme della produzione
Verticale (90°)Riflesso della neveFino a 15-20% in piùSfruttamento della luce riflessa su superfici chiare

Incentivi nazionali o regionali dedicati

Per l’installazione di un impianto fotovoltaico, anche verticale, in Italia è possibile accedere a diverse agevolazioni che rendono l’investimento economicamente più sostenibile. Oltre ai più noti meccanismi di detrazione fiscale, esistono fondi specifici e incentivi dedicati a particolari categorie di utenti, come le famiglie a basso reddito o le piccole e medie imprese. Sfruttare queste opportunità è fondamentale per massimizzare il risparmio e contribuire attivamente alla transizione energetica.

Ecco i principali incentivi disponibili:

  • Bonus Ristrutturazioni: questo incentivo consente una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per l’installazione di un impianto fotovoltaico. Il limite massimo di spesa detraibile è di 96.000 euro per unità immobiliare, da recuperare in 10 quote annuali di pari importo.
  • Reddito Energetico: si tratta di un contributo a fondo perduto, gestito da Invitalia, destinato alle famiglie a basso reddito per l’installazione di impianti fotovoltaici. L’obiettivo è supportare la transizione energetica e combattere la povertà energetica, permettendo ai beneficiari di produrre e consumare la propria energia rinnovabile.
  • Superbonus: in specifici casi, l’installazione di un impianto fotovoltaico può essere inserita all’interno di interventi trainanti per l’efficientamento energetico degli edifici, permettendo di usufruire del Superbonus. Il beneficio è applicabile ai condomini e in altri specifici casi, secondo le aliquote e i requisiti stabiliti dalla normativa vigente.
  • Contributi per le CER: le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) possono beneficiare di tariffe incentivanti per l’energia elettrica prodotta e condivisa. Questo meccanismo mira a promuovere l’autoproduzione e il consumo di energia rinnovabile su scala locale. Le CER possono anche accedere a un contributo a fondo perduto su specifici investimenti.
  • Incentivi per le Imprese: anche le piccole e medie imprese (PMI) possono accedere a misure di supporto per l’installazione di impianti fotovoltaici, come il Bando Transizione 5.0, che offre crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0, inclusi quelli volti alla riduzione dei consumi energetici e all’autoproduzione da fonti rinnovabili.

Lo sapevi? Un impianto fotovoltaico verticale, se posizionato correttamente a est-ovest, può generare circa il 75% dell’energia totale prodotta da un sistema inclinato orientato a sud, ma con un notevole vantaggio: la produzione è distribuita in modo più uniforme durante la giornata, evitando i picchi di mezzogiorno tipici dei pannelli su tetto. Questo si allinea meglio con i consumi domestici o aziendali reali, riducendo la necessità di sistemi di accumulo e ottimizzando l’autoconsumo.

In sintesi

I pannelli solari verticali stanno emergendo come una soluzione fondamentale per l’energia del futuro. Abbandonando la dipendenza dal solo tetto, questi impianti permettono di sfruttare le superfici non convenzionali e di generare energia pulita in contesti urbani, montani o in aree con vincoli specifici. La loro capacità di produrre energia in modo più uniforme durante il giorno e il loro design versatile li rendono una scelta economicamente vantaggiosa e sostenibile. Con il supporto di incentivi e la loro applicabilità in diversi scenari, il fotovoltaico verticale ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui pensiamo alla produzione di energia, rendendola un’opzione accessibile e integrata per un futuro più verde.

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Rosaria De Benedictis

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