Pixel di Adform

Chiudi
Cerca nel sito:

Pompa di calore geotermica: quali sono i costi e risparmi reali per questo strumento

pompa di calore geotermica e risparmio in bolletta
Condividi l'articolo

Risparmia e proteggi l’ambiente: la guida definitiva per capire costi, risparmi e incentivi del riscaldamento geotermico, una scelta intelligente per il futuro della tua casa e del pianeta.

Sei stanco delle bollette salate e cerchi una soluzione di riscaldamento e raffrescamento che sia amica dell’ambiente e del tuo portafoglio? La pompa di calore geotermica potrebbe essere la risposta. Sfruttando il calore inesauribile e costante del sottosuolo, questa tecnologia si sta affermando come una delle alternative più efficienti e sostenibili ai sistemi di riscaldamento tradizionali. Ma quali sono i costi di un impianto geotermico e, soprattutto, i risparmi energetici geotermici reali che è possibile ottenere? Scopriamolo insieme.

Cos’è una pompa di calore geotermica

Una pompa di calore geotermica è un sistema avanzato che sfrutta l’energia termica naturalmente immagazzinata nel terreno. A pochi metri di profondità, infatti, il suolo mantiene una temperatura quasi costante tutto l’anno, che la pompa geotermica è in grado di utilizzare per climatizzare gli ambienti della casa. In parole semplici, questo sistema funziona in modo simile a un frigorifero: trasferisce calore da un punto più freddo a uno più caldo (per il riscaldamento) o viceversa (per il raffrescamento), rendendo l’energia termica del sottosuolo disponibile per l’abitazione.

Come funziona e quali sono le componenti principali

La geotermia viene classificata principalmente in base alla temperatura delle risorse, distinguendosi in tre categorie con usi diversi:

  • Alta entalpia: oltre i 150 °C, impiegata soprattutto per la produzione di energia geotermoelettrica grazie a centrali che utilizzano vapore e acqua calda.
  • Media entalpia: tra 80 e 150 °C, adatta sia alla generazione di elettricità sia al teleriscaldamento.
  • Bassa entalpia: tra 20 e 80 °C, la più rilevante per gli usi domestici perché consente di sfruttare il sottosuolo come serbatoio termico. In inverno fornisce calore e in estate assorbe l’eccesso, senza bisogno di trivellazioni profonde e con possibilità di applicazione quasi ovunque.

Il funzionamento di una pompa di calore geotermica si basa su un circuito chiuso in cui scorre un fluido termovettore (una miscela di acqua e antigelo). Le componenti principali sono:

  • Scambiatori di calore geotermici (sonde): si tratta di tubi interrati verticalmente o orizzontalmente che contengono un fluido termovettore. Hanno il compito di scambiare calore con il terreno circostante, che mantiene una temperatura relativamente costante tutto l’anno.
  • Evaporatore: all’interno della pompa di calore, questo componente assorbe il calore dal fluido termovettore proveniente dalle sonde geotermiche, facendolo evaporare.
  • Compressore: comprime il vapore del fluido refrigerante, aumentandone la pressione e la temperatura a un livello sufficientemente alto per il riscaldamento domestico.
  • Condensatore: trasferisce il calore del vapore compresso all’impianto di riscaldamento dell’edificio (come un sistema a pavimento radiante), facendolo condensare e ritornare allo stato liquido.
  • Valvola di espansione: riduce la pressione del fluido refrigerante liquido, facendolo raffreddare e preparandolo per un nuovo ciclo.
  • Pompa di circolazione: garantisce il movimento costante del fluido termovettore attraverso il circuito delle sonde geotermiche e della pompa di calore.
  • L’impianto di distribuzione interna: si tratta del sistema di riscaldamento e raffrescamento della casa (es. pavimenti radianti, fan coil).

L’efficienza di questi sistemi è misurata dal COP (Coefficient of Performance). Un COP elevato comporta diversi vantaggi:

  • Risparmio energetico: un COP alto consente di ottenere lo stesso livello di riscaldamento consumando meno energia elettrica.
  • Maggiore comfort abitativo: le pompe di calore con un COP elevato mantengono temperature interne costanti e gradevoli durante tutto l’anno.
  • Riduzione dell’impatto ambientale: un’efficienza energetica maggiore riduce il consumo di energia e, di conseguenza, le emissioni di CO2 nell’ambiente.

Un COP di 4, ad esempio, indica che per ogni 1 kWh di elettricità consumato, il sistema produce 4 kWh di calore. Più del 75% dell’energia fornita da una pompa di calore proviene da fonti naturali disponibili gratuite.

Differenze tra pompa orizzontale e verticale

La scelta della tipologia di impianto dipende dalle caratteristiche del terreno e dallo spazio disponibile.

  • Sonda orizzontale: vengono installate a una profondità ridotta (1-2 metri) e necessitano di una vasta area esterna non edificabile, poiché il loro sviluppo è, per l’appunto, orizzontale. La loro resa può essere influenzata dalle variazioni di temperatura superficiali.
  • Sonda verticale: richiedono uno spazio ridotto in superficie, ma vanno in profondità (anche oltre i 100 metri). Poiché la temperatura del terreno a questa profondità è costante, garantiscono un rendimento elevato e stabile tutto l’anno. L’installazione è più complessa e richiede l’intervento di una trivella.

Tabella comparativa tra pompe geotermiche orizzontali e verticali

CaratteristicaPompa Geotermica OrizzontalePompa Geotermica Verticale
Profondità1 – 2 metri50 – 150 metri
ResaBuona, ma soggetta alle variazioni stagionali della temperatura superficialeElevata e stabile, poiché la temperatura del terreno in profondità è costante
CostiInferiori per la trivellazione, ma richiede scavi estesiSuperiori per la trivellazione, ma il costo è spesso compensato dall’alta efficienza
Durata50 anni (per la sonda interrata)50 – 100 anni (per la sonda interrata)
Spazio RichiestoAmpia area orizzontale non edificabile (circa 1,5 – 2 volte la superficie abitabile)Spazio ridotto in superficie
Ideale perAbitazioni con ampi giardini e spazi esterni disponibiliAree con poco spazio esterno o terreni rocciosi

Nota: I dati inseriti nella tabella sono stime generali e possono variare in base alle specifiche del progetto, alle condizioni del terreno e ai costi di manodopera locali.

Costi di installazione: cosa incide davvero sul prezzo finale

I costi di un impianto geotermico variano in base a diversi fattori, tra cui:

  • la tipologia e le dimensioni dell’impianto,
  • le caratteristiche geologiche del terreno,
  • l’isolamento dell’edificio,
  • l’integrazione con il sistema di distribuzione.

Per questo è sempre meglio diffidare dai preventivi online, perché un preventivo attendibile deve passare per un sopralluogo sul sito.

La voce più incisiva è quella relativa alla perforazione per l’installazione delle sonde geotermiche, che può raggiungere il 50% del costo totale. Per un’abitazione unifamiliare ben isolata di circa 150 mq, il costo di installazione può partire da 30.000 euro.

Costo al metro quadro e durata dell’impianto

Il calcolo preciso dei costi di un impianto geotermico per metro quadro non è semplice, in quanto, come anticipato, il prezzo finale dipende da variabili cruciali come le dimensioni dell’edificio, il suo grado di isolamento termico e il tipo di terreno. Tuttavia, in base alle stime di mercato e come riportano diverse fonti come Ecoforest e Prontobolletta, si può considerare un costo indicativo a partire da circa 15.000-20.000 € per una casa di 100 mq, con costi che aumentano per metrature maggiori, fino a superare i 30.000 € per superfici di 150 mq o più.

La durata di un impianto geotermico è uno dei suoi principali punti di forza, che lo rende un investimento a lunghissimo termine. Mentre la vita media della pompa di calore (l’unità interna) si attesta tra i 20 e i 25 anni, le sonde interrate nel terreno, essendo protette e stabili, possono avere una durata di oltre 50 anni.

Regole per ottimizzare l’investimento

Per massimizzare l’efficienza e ridurre i costi a lungo termine, è fondamentale considerare l’impianto geotermico non come un singolo componente, ma come un sistema integrato con l’edificio. Ecco gli aspetti chiave per ottimizzare l’investimento.

  • Isolamento termico: il primo passo per un’efficienza ottimale non è l’impianto in sé, ma l’involucro dell’edificio. Un’abitazione con un buon isolamento termico riduce significativamente il fabbisogno energetico per il riscaldamento e il raffrescamento. Di conseguenza, l’impianto geotermico necessario sarà di potenza inferiore, con una notevole riduzione sia dei costi iniziali di acquisto e installazione sia dei consumi energetici per l’intero ciclo di vita.
  • Impianto di distribuzione a bassa temperatura: le pompe di calore geotermiche lavorano in modo più efficiente quando il salto di temperatura tra la sorgente di calore (il terreno) e il sistema di distribuzione interno è minimo. Per questo, l’integrazione ideale avviene con sistemi a bassa temperatura, come i pannelli radianti a pavimento o i ventilconvettori. Questi sistemi distribuiscono il calore in modo uniforme e richiedono una temperatura dell’acqua inferiore rispetto ai tradizionali termosifoni, massimizzando il rendimento della pompa di calore.
  • Progettazione professionale e geognostica: l’installazione di un impianto geotermico è un’operazione complessa che richiede un’analisi preliminare approfondita. Affidarsi a un esperto è cruciale per un corretto dimensionamento del sistema, basato sull’analisi del fabbisogno energetico dell’edificio e sulle specifiche caratteristiche termofisiche del terreno. Come spiega l’RSE nelle sue linee guida, è fondamentale condurre uno studio geognostico per scegliere la tipologia di sonda più adatta (verticale o orizzontale) e per stimare con precisione la lunghezza e il numero delle sonde necessarie. Una progettazione accurata evita sprechi, garantisce la stabilità termica del suolo nel tempo e assicura il massimo risparmio operativo

Tabella indicativa costi-benefici per un impianto geotermico

CaratteristicaSuperficie dell’abitazioneCosto Medio StimatoRisparmio Annuo StimatoTempo di Rientro dell’Investimento
Opzione 1 100 mq25.000 € – 30.000 €800 € – 1.200 €15 – 20 anni
Opzione 2150 mq30.000 € – 38.000 €1.200 € – 1.800 €15 – 20 anni
Opzione 3 200 mq40.000 € – 50.000 €1.800 € – 2.500 €15 – 20 anni

Nota: I valori in tabella sono stime indicative che non tengono conto degli incentivi statali, come l’Ecobonus 65% o il Conto Termico 2.0. L’applicazione di questi bonus può ridurre significativamente il tempo di rientro, portandolo anche a meno di 10 anni.

Risparmio energetico: quando conviene davvero

Il risparmio energetico offerto dalla geotermia è significativo, con una riduzione dei costi di esercizio che può arrivare fino all’80% rispetto alle caldaie a GPL o gasolio. L’investimento conviene in particolar modo nelle nuove costruzioni o nelle ristrutturazioni importanti, dove è possibile integrare il sistema in modo ottimale sin dalla fase di progettazione.

Riduzione bollette e tempi di ritorno sull’investimento

Grazie all’alta efficienza, il risparmio annuale in bolletta è notevole. Un sistema con un COP pari a 4, per esempio, produce 4 kWh di calore per ogni kWh di elettricità consumato. Questo rende l’energia geotermica enormemente più conveniente rispetto ai combustibili fossili.

In Italia, dove le spese per il riscaldamento rappresentano una parte consistente delle bollette energetiche, l’adozione di un sistema geotermico può portare a un risparmio annuale notevole. Per una famiglia media, la riduzione dei costi di riscaldamento può arrivare fino al 70-80% rispetto a una caldaia a GPL o gasolio. Ad esempio, una famiglia che spende 2.500 € all’anno per il riscaldamento a gasolio potrebbe vedere la sua spesa scendere a soli 500-750 € con un sistema geotermico. Anche i costi di manutenzione sono relativamente bassi.

Per un’abitazione unifamiliare ben isolata, il risparmio annuo stimato in bolletta può variare da 1.000 € a oltre 2.000 €. Questo risparmio dipende dalle dimensioni della casa, dal suo isolamento e dal costo dell’energia elettrica. È importante sottolineare che il consumo di energia elettrica della pompa di calore è notevolmente inferiore rispetto all’energia termica prodotta, garantendo un saldo economico estremamente positivo.

Il tempo di ritorno sull’investimento (ROI) dipende dai costi iniziali, dal consumo energetico precedente e dagli incentivi ottenuti. Generalmente, il periodo di rientro economico si attesta in media tra i 5 e i 10 anni, ma può essere ridotto ulteriormente grazie alle detrazioni fiscali.

Bonus e incentivi per la geotermia domestica

Per incentivare l’uso di energie rinnovabili, il governo italiano ha messo a disposizione diversi strumenti per chi decide di installare un impianto geotermico domestico. Questi incentivi fiscali e diretti rendono l’investimento iniziale più sostenibile e conveniente.

  • Ecobonus 65%: come specifica l’Agenzia delle Entrate, l’ecobonus per il risparmio energetico consiste in una detrazione fiscale dall’IRPEF o dall’IRES per le spese sostenute su edifici esistenti finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica. La detrazione va suddivisa in dieci rate annuali di pari importo e può essere richiesta da proprietari, inquilini, comodatari, familiari conviventi e altri soggetti che detengono l’immobile a qualsiasi titolo. Per quanto riguarda le percentuali, le spese sostenute nel 2025 danno diritto a una detrazione del 36%, che sale al 50% se l’intervento riguarda l’abitazione principale. Nel 2026 e nel 2027 la detrazione scende al 30%, con possibilità di arrivare al 36% per l’abitazione principale. Dal 1º gennaio 2025, però, non sono più ammesse alla detrazione le spese relative alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili.
  • Conto Termico 2.0: gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), questo meccanismo incentiva la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e l’aumento dell’efficienza energetica. Per gli impianti geotermici, il Conto Termico prevede un contributo diretto erogato tramite bonifico bancario, che copre una parte delle spese sostenute. L’incentivo può arrivare fino al 65% della spesa sostenuta, a seconda delle caratteristiche dell’impianto e dell’area climatica in cui si trova l’edificio. Il rimborso avviene in un’unica soluzione per importi inferiori a 5.000 € o in rate annuali per importi superiori.
  • IVA agevolata: l’installazione di una pompa di calore geotermica beneficia di un’IVA ridotta al 10% sulla manodopera e sulle componenti, se l’intervento rientra nella categoria degli interventi di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione edilizia. Questo è un ulteriore vantaggio economico che si somma alle detrazioni e ai contributi diretti.

Questi incentivi ed ecobonus non solo riducono in modo significativo il costo iniziale dell’investimento, ma accelerano anche il ritorno economico, rendendo la scelta di un impianto geotermico una decisione non solo sostenibile, ma anche finanziariamente vantaggiosa.

Confronto con altre tecnologie (gas, pompe aria-aria, solare termico)

La scelta di un impianto geotermico è una decisione strategica a lungo termine che va valutata rispetto alle alternative.

Caldaie a gas e a gasolio

  • Vantaggi: costo iniziale più basso.
  • Svantaggi: utilizzano combustibili fossili, con un impatto ambientale significativo e costi operativi che dipendono dalle fluttuazioni del mercato. La vita utile è di circa 15-20 anni.

Pompe di calore aria-aria

  • Vantaggi: costo d’installazione ridotto e semplicità d’installazione.
  • Svantaggi: l’efficienza dipende dalle temperature esterne. La resa diminuisce drasticamente con il freddo intenso. I componenti esterni possono essere rumorosi.

Solare termico

  • Vantaggi: utilizza una fonte rinnovabile e gratuita per produrre acqua calda sanitaria.
  • Svantaggi: non può essere utilizzato per il raffrescamento. L’efficienza è limitata alle ore di sole. La geotermia, al contrario, sfrutta una fonte di calore costante e sempre disponibile, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.

L’investimento iniziale nel costo di una sonda geotermica e nel sistema complessivo è maggiore, ma garantisce un’efficienza, una stabilità e un risparmio operativo ineguagliabili nel tempo, rendendola una scelta superiore per chi cerca una soluzione a lungo termine.

Video: Pompa di calore geotermica: tutto quello che devi sapere

Il video spiega che una pompa di calore geotermica è un sistema di riscaldamento e raffrescamento che sfrutta la temperatura stabile del sottosuolo. A differenza dei sistemi tradizionali, non ha unità esterne rumorose e offre un’elevata efficienza energetica grazie alla costante fonte di calore della terra.

È necessario accettare le seguenti tipologie di cookie per guardare questo video: statistiche, marketing

Lo sapevi? Come spiega Geotermia Italia, una pompa di calore geotermica può ridurre le emissioni di CO2 fino al 70% rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali alimentati da combustibili fossili. Questo significa un contributo concreto alla lotta contro il cambiamento climatico e un miglioramento della qualità dell’aria nelle nostre città.

In sintesi

La pompa di calore geotermica rappresenta un investimento iniziale importante, ma è una scelta che si rivela estremamente vantaggiosa nel lungo termine. Non solo garantisce un notevole risparmio energetico sulle bollette, ma offre anche la possibilità di accedere a incentivi e bonus fiscali che ne ammortizzano il costo iniziale. Inoltre, optare per la geotermia significa scegliere una tecnologia a bassissimo impatto ambientale, che contribuisce attivamente alla sostenibilità e al benessere del pianeta. È una soluzione intelligente e proiettata al futuro, capace di offrire comfort abitativo e rispetto per l’ambiente per decenni a venire.

TI È PIACIUTO QUESTO ARTICOLO?
Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti sulle novità e sulle storie di rigenerazione territoriale:

Condividi l'articolo
Rosaria De Benedictis

Ultime Notizie

Cerca nel sito