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In arrivo incentivi al rilancio delle aree di crisi industriale

ministero sviluppo economico
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Il Ministero dello Sviluppo economico ha stanziato 27 milioni di euro per progetti di riqualificazione, riconversione e rilancio di cinque aree in crisi industriale di rilevanza nazionale. Snellendo le procedure amministrative per l’erogazione dei contributi e puntando su innovazione, sostenibilità ambientale e tutela dei lavoratori.

Ammonta a 27 milioni di euro la cifra messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico per la riqualificazione e il rilancio di cinque aree di crisi industriale di rilevanza nazionale. E a partire dalle ore 12.00 del prossimo 14 luglio 2022 riapriranno gli sportelli online per fare richiesta dei finanziamenti. Gli interventi rientrano nell’ambito della riforma della legge 181/89, promossa dal ministro Giancarlo Giorgetti con l’obiettivo di semplificare e accelerare le procedure in favore delle imprese che richiedono agevolazioni per realizzare programmi di investimento sul territorio nazionale. In particolare, verranno finanziati i progetti di riconversione, riqualificazione e rilancio industriale

  • nell’area di crisi industriale non complessa della regione Friuli Venezia-Giulia, con agevolazioni pari a 1.978.000 euro;
  • nell’area di crisi industriale non complessa della regione Toscana (provincia di Massa-Carrara), con agevolazioni pari a 6.336.000 euro;
  • nell’area di crisi industriale del gruppo Antonio Merloni (alcuni Comuni della regione Marche), con agevolazioni pari a 7.160.000 euro;
  • nell’area di crisi industriale complessa di Venezia, con agevolazioni pari a 6.231.000 euro;
  • nell’area di crisi industriale complessa del Polo produttivo dell’area costiera livornese, con agevolazioni pari a 5.006.000 euro.

“Si tratta di interventi che puntano a rilanciare la competitività di importanti aree industriali del Paese, in difficoltà per la crisi di alcuni settori produttivi che hanno contribuito ad accrescere lo stato di sofferenza del tessuto economico e sociale del territorio” ha dichiarato il ministro Giancarlo Giorgetti. “Per accelerare gli investimenti sono state rese più veloci le procedure amministrative della legge 181/89 – ha aggiunto – in modo da consentire una erogazione più veloce dei contributi a sostegno di programmi di sviluppo che puntano sull’innovazione, la sostenibilità ambientale e la tutela dei lavoratori”.

Con la riforma sono stati ridotti i tempi per le istruttorie, le delibere e l’erogazione dei contributi, sia a fondo perduto che come finanziamento agevolato. Sono incentivati gli interventi che puntano alla realizzazione di programmi di investimento produttivo e per la tutela ambientale, con spese complessive ammissibili superiori a un milione di euro, che possono comprendere progetti per l’innovazione di processo e dell’organizzazione, formazione del personale e, nel caso di programmi di investimento di importo superiore a 5 milioni di euro, anche progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Priorità nella concessione delle agevolazioni verrà rivolta alle imprese che si impegneranno ad assumere lavoratori di aziende del territorio per le quale è attivo un tavolo di crisi al Mise, recependo così una disposizione già introdotta su volontà del ministro Giorgetti. Prevista, infine, una limitazione alle delocalizzazioni per le attività che beneficiano di incentivi pubblici.

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Redazione

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