Chiudi
Cerca nel sito:

Qualità dell’aria: a Portici si misura con tecnologie innovative

Condividi l'articolo

Tecnologie innovative e coinvolgimento dei cittadini sono al centro del progetto Air Heritage che si è svolto a Portici, per monitorare la qualità dell’aria e prevedere i picchi di inquinamento. Con i dati raccolti è stato realizzato un modello previsionale in grado di dare informazioni sull’esposizione personale media agli inquinanti, utili ad evitare le zone più inquinate e pianificare la viabilità.

Conoscere, fino a tre giorni in anticipo, la qualità dell’aria in un punto preciso del Comune di Portici (Napoli), con dettaglio che arriva al numero civico è possibile, grazie al progetto Air Heritage. Frutto della collaborazione tra Comune di Portici, Enea, che ne ha curato il coordinamento scientifico, Arpac, Legambiente Campania, Università Federico II di Napoli e TerrAria srl, Air Heritage ha ottenuto un finanziamento di circa 4 milioni di euro dal terzo bando europeo Azioni Urbane Innovative. Nella terza call, tra le proposte di circa 170 amministrazioni locali europee candidate (60 le italiane), quella di Portici è stata la sola vincitrice a livello nazionale ed è stata successivamente indicata come best practice tra tutti i progetti finanziati. Al centro del progetto, tecnologie innovative e il coinvolgimento dei cittadini.

I cittadini di Portici hanno monitorato la qualità dell’aria

L’hardware principale di questa esperienza è costituito da una rete di 7 centraline fisse e 30 sensori mobili progettati da Enea. “Oltre a sviluppare la rete fissa di monitoraggio innovativo e a basso costo – spiega Saverio De Vito, ricercatore del laboratorio Applicazioni fotovoltaiche e Sensoristiche di Enea, presidente della società scientifica internazionale per l’ olfatto artificiale e coordinatore scientifico del progetto – Enea ha messo a disposizione una flotta di sensori annusa-smog MONICA, per il monitoraggio partecipato in mobilità”. L’analisi di fattibilità è stata effettuata durante il lockdown del 2020, poi lo scorso anno sono state condotte tre campagne di monitoraggio di due mesi, per testare il funzionamento dei sensori. “Queste campagne – racconta ancora De Vito – sono state precedute da una fase di calibrazione degli strumenti mobili, ‘addestrati’ grazie all’intelligenza artificiale con i dati provenienti delle stazioni di rilevamento Arpac”. I cittadini di Portici sono stati parte attiva nel progetto, attraverso una cinquantina di volontari sguinzagliati per le strade di Portici con i sensori MONICA al seguito, per raccogliere dati sulle concentrazioni di polveri sottili (pm 1; 2,5; 10), NO2, Ozono e Monossido di Carbonio. A fare da tramite fra Enea, Comune e volontari è stata Legambiente. “Si è trattato di monitoraggi cosiddetti ‘opportunistici’: niente orari fissi per le uscite, né durate prestabilite”, aggiunge De Vito. Grazie ai volontari sono state raccolte diverse centinaia di sessioni di rilevamento per ogni campagna di monitoraggio, per una durata media di cica 30 minuti a sessione.

Le app per conoscere qualità dell’aria, picchi di inquinamento e pianificare la viabilità

A cosa sono serviti questi dati, tutti referenziati cronologicamente e geograficamente? “Sono stati fusi insieme in un modello tridimensionale della città, una sorta di digital twin di Portici orientato alla qualità dell’aria, con mappe a risoluzione ultra elevata e con dettaglio fino al numero civico delle strade – spiega il ricercatore – ed è la prima esperienza che integra misure fisse e in mobilità, in una risoluzione spazio temporale così elevata”. Ancora più interessante: quei dati, interpolati con quelli delle centraline e con le informazioni provenienti dai satelliti Copernicus, vengono digeriti da un sistema di modellistica avanzato – il cui sviluppo è stato guidato dall’Università di Napoli – che permette di fare previsioni sull’inquinamento dell’aria fino a 3 o 4 giorni (il limite è dato dalla validità delle previsioni atmosferiche) e con una precisione al numero civico. Queste previsioni sono convogliate su tre applicazioni sviluppate da Enea e Terraria, una piccola azienda piuttosto innovativa che lavora sullo sviluppo di strumenti informatici e progetti per l’ambiente e le comunità. Un’app è dedicata ai volontari che si muovono col MONICA, per poter avere feedback immediato, sul proprio telefonino, sulla qualità dell’aria che respirano. La seconda app è destinata a tutti i cittadini di Portici e permette loro di prevedere quale sarà l’esposizione personale media, se si percorre a piedi un determinato percorso cittadino. Strumento utile non solo per i runner che vogliono evitare le zone più inquinate, ma soprattutto per aiutare i soggetti più fragili quando le concentrazioni di inquinanti sono particolarmente altre. La terza app è a disposizione dei tecnici comunali di Portici, che possono così prevedere cosa succederebbe all’inquinamento se modificassero la viabilità di alcune strade. Uno strumento utilissimo, dunque, per la pianificazione della viabilità.

Ultime Notizie

Cerca nel sito