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Riciclo dei mozziconi di sigaretta: un passo verso la sostenibilità

Una ragazza che fuma
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Abbiamo pochi dubbi rispetto al fatto che il fumo di sigarette e sigari sia una delle peggiori abitudini che si possano avere: da tempo immemore, infatti, la comunità scientifica è concorde rispetto al fatto che il vizio del fumo abbia degli effetti potenzialmente devastanti sull’organismo umano, e sia tra i principali fattori scatenanti dietro al tumore al polmone (una delle più frequenti cause di decesso nei pazienti oncologici). Purtroppo però i problemi legati alle sigarette non finiscono qui: sfortunatamente, infatti, spesso ci capita di trovare per le strade (o ancor peggio in aree naturali, come le spiagge) mozziconi che contribuiscono in modo inaccettabile all’inquinamento ambientale. In che modo possiamo risolvere il problema? Riciclare i mozziconi, per fortuna, si può, e c’è chi si sta impegnando strenuamente in questo senso: vediamo più nel dettaglio come fare e tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Indice

L’impatto ambientale dei mozziconi di sigaretta

Scopriamio un'azienda sostenibile che da tempo si occupa di riciclare e smaltire i mozziconi di sigaretta, limitando così l'inquinamento da loro causato.
Una ragazza che fuma

Partiamo prima di tutto da qualche dato che ci permetta di renderci conto della reale portata del problema.

Secondo i dati dell’OMS nel mondo ci sono ad oggi circa 1,3 miliardi di fumatori, l’80% dei quali vive in Paesi a basso e medio reddito e secondo la rivista Forbes annualmente sono circa sei i trilioni di sigarette che vengono fumate complessivamente.

Dopo essere stati utilizzati, di questi prodotti rimangono per l’appunto i resti, i cosiddetti mozziconi, composti principalmente da filtri di acetato di cellulosa che sono altamente resistenti alla decomposizione. Basti sapere, a proposito, che un singolo filtro di sigaretta può impiegare fino a 15 anni per degradarsi completamente nell’ambiente. Durante questo lungo periodo, i mozziconi rilasciano anche sostanze chimiche nocive quali la nicotina, diversi tipi di metalli pesanti e residui di pesticidi, che finiscono nei terreni e nelle acque, danneggiando la fauna e la flora.

La dispersione indiscriminata dei mozziconi di sigaretta non solo contribuisce all’inquinamento visivo e al degrado urbano, ma rappresenta anche una minaccia per la salute pubblica. Animali marini e terrestri possono ingerire accidentalmente questi rifiuti, subendo gravi danni fisici e chimici. Non dimentichiamo, come se non bastasse, che i mozziconi possono fungere da vettori per la diffusione degli incendi, soprattutto in aree boschive e durante periodi di siccità.

Come smaltire i mozziconi

A questo punto sorge spontanea la domanda: ma in che modo è possibile smaltire i mozziconi di sigaretta? Premesso che sarebbe meglio smettere di fumare completamente, al più presto possibile, senza più dover rischiare di godersi nemmeno un semplice “tiro”, è importante ricordare che sono ancora in molti, purtroppo, a gettare le sigarette consumate nell’organico, ma si tratta di un grave errore. Piuttosto, trattandosi di rifiuti domestici non riciclabili è obbligatorio buttare i mozziconi nell’indifferenziato.

Ad essere sbagliata è altresì la scelta di gettare i mozziconi nel wc, questo non solo perché inquinano l’ambiente ma anche perché rischiano di intasare lo scarico.

Il caso Re-Cig

C'è chi si sta attivamente impegnando per trovare una soluzione all'inquinamento da mozziconi di sigaretta: ecco tutto quello che devi sapere.
Un fumatore di profilo

C’è comunque anche chi, con uno sforzo davvero lodevole, si è impegnato in tempi non sospetti nella raccolta dei mozziconi e nel loro riutilizzo sostenibile: stiamo parlando di Re-cig.

L’azienda (con sede centrale a Trento) è un orgoglio tutto italiano che fin dal 2019 è attiva nella riduzione dei rifiuti indifferenziati. Per portare avanti la sua battaglia, questa realtà si è impegnata installando prima di tutto dei posacenere specifici in alcuni spazi designati all’interno di aziende e istituzioni, chiamati “smokers point“, e fornendo un servizio di pulizia, raccolta e smaltimento dei mozziconi di sigaretta, recuperando una risorsa che, pur essendo inquinante, è preziosa per i successivi processi di riciclo e upcycling. Il bello è che prendendo parte a questo programma, i clienti dell’azienda possono anche usufruire di alcune agevolazioni fiscali destinate ai servizi di gestione dei rifiuti.

Ma non finisce qui. Dopo aver recuperato i mozziconi, l’azienda (tramite un processo brevettato) riesce a purificarli e utilizzarli per la produzione di (tra le altre cose) le montature degli occhiali o per la stampa 3D. In questo modo quello che in precedenza era un rifiuto può essere tramutato in un oggetto di consumo quotidiano, riducendo così in maniera sostanziale il suo impatto sull’ambiente.

C’è inoltre un altro, importante aspetto che sta a cuore a Re-Cig, vale a dire le campagne di sensibilizzazione della sua base di clienti: su ogni posacenere sono a proposito indicate alcune informazioni sull’impatto ambientale dei mozziconi di sigaretta; dopo l’attivazione del servizio, il cliente di questa start-up ha, infine, la possibilità di organizzare iniziative sul tema, avvalendosi delle competenze e del supporto degli esperti di Re-Cig.

La speranza di quest’azienda, dunque, è che un numero crescente di persone possano essere messe di fronte al fatto compiuto di quanto un’abitudine come il fumo possa essere impattante, a vari livelli: tanto più saremo consapevoli dei suoi lati oscuri, tanto più saremo portati ad abbandonare questa pessima abitudine.

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Alberto Muraro

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