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Rigenerazione urbana, attribuiti i fondi per i piccoli Comuni

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Dopo i fondi già assegnati l’anno scorso ai centri sopra i 15mila abitanti, è stato pubblicato il decreto che assegna le risorse (300 milioni di euro) per la rigenerazione urbana ai comuni sotto i 15mila abitanti. 201 i beneficiari

Sono 201 i Comuni sotto i 15mila abitanti assegnatari delle risorse, 300 milioni, stanziati dalla vecchia Legge di bilancio per la rigenerazione urbana. Il Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno ha pubblicato il Decreto ministeriale 19/10/2022 che individua i Comuni, con popolazione inferiore a 15mila abitanti, beneficiari del finanziamento di “investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale”.

Che cos’è la rigenerazione urbana

La rigenerazione urbana secondo il dizionario Treccani “designa i programmi di recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare alla scala urbana che puntano a garantire qualità e sicurezza dell’abitare sia dal punto di vista sociale sia ambientale, in particolare nelle periferie più degradate”. Si tratta di interventi edilizi sul patrimonio esistente, che attraverso ristrutturazioni piuttosto che demolizioni e ricostruzioni limitano il consumo di territorio, salvaguardando il paesaggio e riducendo l’uso di risorse necessarie all’edificazione, tutelando in questo modo l’ambiente. La rigenerazione urbana nasce per recuperare beni sottoutilizzati e aree degradate, dando loro una nuova destinazione d’uso basata sulle nuove esigenze espresse dal territorio; per dare nuove opportunità di miglioramento della qualità della vita introducendo nella pianificazione urbana criteri di sostenibilità, di efficienza energetica, di inclusione sociale. Se cerchiamo una definizione normativa della rigenerazione urbana, nel nostro Paese non esiste, visto che in assenza di una legge nazionale che definisca, normi e incentivi la rigenerazione urbana, le diverse Regioni hanno avuto approcci difformi.

I fondi per la rigenerazione urbana dei piccoli Comuni

Fondi per la rigenerazione urbana dei Comuni erano già stati attribuiti con il Decreto ministeriale 30/12/2021: 3,4 miliardi di euro dal PNRR, per sostenere fino al 2026 interventi nei Comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti, e ad oggi sono più di 1.700 le opere finanziate in 483 Comuni. Il DM 19/10/2022 attribuisce fondi a Comuni con popolazione inferiore a 15mila abitanti (anche in forma associata) e a Comuni non beneficiari del citato DM 30/12/2021. Per l’accesso ai 300 milioni di euro stanziati dalla precedente Legge di bilancio sono state presentate richieste per oltre 5,6 miliardi di euro: 211 le amministrazioni che riceveranno i finanziamenti. I progetti finanziati riguardano:

  • la manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche comprese la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree;
  • il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
  • mobilità sostenibile.

Pena la restituzione dei fondi, i lavori dovranno essere assegnati entro il 19 gennaio 2024 per le opere sotto i 2,5 milioni di euro, entro il 19 giugno 2024 per quelle superiori.

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Redazione

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