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SIN di Bussi: avviata la decontaminazione dell’area Tremonti

Tre Monti cantiere
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I campionamenti realizzati da Arta nell’area Tremonti attestano l’avvenuta decontaminazione delle prime fasce lavorate. Un risultato che arriva dopo anni di lavoro di società, enti locali, Arta e Ministero.

Hanno avuto buon esito le analisi realizzate dal laboratorio Arta di Pescara sui terreni prelevati dall’area Tremonti del SIN di Bussi sul Tirino, dove dai primi di ottobre, la società Tre Monti – costituita da Ambienthesis, Herambiente, Sersys e Edison – ha iniziato ad operare con lavori di scavo e rimozione dei rifiuti. Il sito è esteso circa 30mila metri quadri e contiene, approssimativamente, 112mila metri cubi di rifiuti, che saranno rimossi e trasportati in siti di trattamento e smaltimento autorizzati. Gli scavi procedono per fasce, dalla periferia verso il centro dell’area sud. E i risultati delle analisi, condotte da Arta a dicembre scorso sui fondi scavo delle fasce già lavorate, attestano l’avvenuta decontaminazione delle aree. I valori dei contaminanti sono infatti al di sotto delle Concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) definite per i terreni con destinazione d’uso verde pubblico/privato e residenziale.

Cosa sono le CSC e le CSR

Le Concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) rappresentano i livelli di contaminazione di acque e terreni al di sopra dei quali un sito è considerato potenzialmente inquinato e si rende necessaria la caratterizzazione, ossia quell’insieme di attività di indagine che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione. In seconda battuta viene realizzata un’analisi di rischio, per determinare le Concentrazioni soglia di rischio (CSR), ossia i livelli di accettabilità della contaminazione specifici per il sito, in base alla sua destinazione d’uso. Il superamento di questi valori rende necessario un intervento di messa in sicurezza e bonifica. L’obiettivo dell’intervento di bonifica coincide con il raggiungimento della decontaminazione delle aree.

I lavori nell’area Tremonti

Nella parte nord dell’area Tremonti, prima di procedere alla rimozione dei rifiuti, verrà realizzato un intervento di desorbimento termico, una tecnologia che permette di trattare i contaminanti presenti in profondità, senza movimentazione del terreno. Il desorbimento si avvale infatti di sonde termiche che vengono infisse nel terreno, alla profondità corrispondente alla presenza dei contaminanti. Il riscaldamento del suolo fino a temperature di 100° C determina la vaporizzazione delle sostanze volatili e semi-volatili presenti, che vengono captate e convogliate all’interno di impianti di trattamento. Dai primi di marzo, la società ha avviato in una porzione del sito l’esecuzione di perforazioni in cui inserire le sonde, attività propedeutica alla realizzazione di un test pilota. Una volta che i risultati saranno conformi alle aspettative, l’operazione verrà estesa a tutta la zona nord di Tremonti.

La bonifica, il frutto di anni di lavoro

I lavori di bonifica attualmente in corso avvengono in continuità con le attività avviate da Edison nel 2016 con un ampio piano di indagini volto a completare il lavoro di analisi delle sostanze presenti in superficie e nel sottosuolo. Si tratta di un piano avviato dalla precedente gestione commissariale che prevede l’installazione di un impianto di pump & treat per il trattamento e la depurazione delle acque di falda sottostanti. Un mese dopo averne ricevuto l’incarico in conferenza di servizi, Edison ha presentato nel gennaio 2018 un progetto di bonifica, approvato dopo qualche mese dal Ministero dell’Ambiente. I due anni successivi hanno visto società, enti locali, Arta e Ministero dell’Ambiente impegnati in un percorso di confronto tecnico e amministrativo le cui tappe sono state scandite dall’emissione del Decreto ministeriale di autorizzazione del progetto di bonifica, i chiarimenti necessari all’attuazione del Decreto, l’autorizzazione della Regione per avviare gli interventi, le conferenze di servizi. Ultima tappa, l’affidamento del cantiere alla società Tre Monti, costituita proprio allo scopo di realizzare le opere di bonifica. I lavori per risanare il territorio saranno completati in circa 4 anni e il costo viene sostenuto da Edison.

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Redazione

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