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Compost con microrganismi effettivi fai da te: come accelerare la trasformazione dei rifiuti organici

compost fatto in casa
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Usare i microrganismi effettivi nel compost aiuta a ridurre i tempi di trasformazione, migliorare la qualità del risultato e semplificare la gestione dei rifiuti organici. Vediamo insieme in che modo.

Integrare i microrganismi del compost nella gestione dei rifiuti organici domestici permette di ottenere risultati migliori, più rapidi e più sostenibili. Il compostaggio avanzato con EM (Effective Microorganisms) è una tecnica sempre più diffusa all’interno delle comunità di pratica dedicate all’agricoltura naturale, alla permacultura e alla rigenerazione del suolo.

Grazie all’azione di microrganismi benefici, il processo di decomposizione diventa più efficiente, riduce i cattivi odori, accorcia i tempi di maturazione e migliora la qualità del compost finale. Vediamo quindi nel dettaglio cosa sono gli EM, come funzionano, quali vantaggi offrono, come autoprodurli o acquistarli e come applicarli correttamente al tuo compost fai da te.

Cosa sono i microrganismi effettivi (EM) e come funzionano

terreno con compost

I microrganismi effettivi, conosciuti anche come Effective Microorganisms o EM, sono una miscela di microrganismi anaerobici del compost, cioè microrganismi che vivono in ambienti poveri o privi di ossigeno. Si tratta di un consorzio microbico selezionato che comprende:

  • Lieviti (come il Saccharomyces),
  • Batteri fotosintetici (che utilizzano la luce per produrre energia),
  • Batteri dell’acido lattico,
  • Actinomiceti,
  • Batteri e microrganismi decompositori del compost.

Questa miscela agisce in modo sinergico per fermentare la materia organica, bloccando la proliferazione dei microrganismi patogeni o putrefattivi.

Il principio alla base dell’uso degli EM è la EM Technology, sviluppata dal professore giapponese Teruo Higa. Secondo questa visione, è possibile stimolare l’ambiente microbiologico del suolo e del compost favorendo i microrganismi “positivi” (effettivi), capaci di rigenerare piuttosto che degradare. In questo modo, la fermentazione avviene in modo controllato, generando un ambiente benefico che accelera la trasformazione dei rifiuti organici.

Differenza tra compost tradizionale e EM compost

Il compost tradizionale si basa su un processo aerobico, che richiede ossigeno per funzionare correttamente. Bisogna rivoltare il cumulo periodicamente per favorire l’aerazione, mantenere il giusto rapporto tra carbonio e azoto (materiali secchi e umidi), controllare l’umidità e avere una temperatura adeguata per evitare putrefazioni.

L’EM compost, invece, si basa su un processo anaerobico controllato: i microrganismi effettivi fermentano i materiali organici anche in assenza di ossigeno, riducendo la necessità di interventi meccanici e favorendo un ambiente stabile. Questo è particolarmente utile nella gestione dei rifiuti umidi, come scarti di cucina e bucce, che nel compost tradizionale possono facilmente marcire e produrre odori sgradevoli.

Vantaggi del compost accelerato con EM

uomo che pianta una pianta nel terreno

Integrare gli EM nel compostaggio domestico comporta una serie di benefici tangibili, sia per chi coltiva un orto in casa, sia per chi desidera semplicemente smaltire i rifiuti organici in modo più efficiente. Tra i principali vantaggi troviamo:

  • Accelerazione del processo di compostaggio, con tempi di maturazione ridotti anche del 50%;
  • Produzione di biofertilizzanti ricchi di nutrienti e microrganismi benefici;
  • Eliminazione o drastica riduzione degli odori;
  • Maggiore stabilità del cumulo;
  • Compost più omogeneo e soffice, ideale per piante e ortaggi.

Riduzione degli odori e tempi più brevi

Uno dei problemi più comuni nel compostaggio domestico è la produzione di cattivi odori, causati da una decomposizione anaerobica incontrollata e dalla presenza di materiali umidi non bilanciati. I microrganismi effettivi, fermentando gli scarti in modo stabile, bloccano la formazione di composti maleodoranti. Anche in presenza di residui animali o alimenti umidi, come pane, pasta o frutta avariata, la fermentazione EM riduce notevolmente l’impatto olfattivo.

Inoltre, i tempi di maturazione si accorciano sensibilmente: mentre un compost tradizionale può richiedere anche 8-10 mesi, con l’uso di EM il compost può essere pronto in 2-4 mesi, a seconda delle condizioni ambientali e della frequenza di applicazione.

Migliore qualità del compost finale

Il compost ottenuto con l’impiego di EM presenta una maggiore ricchezza microbica, una struttura più fine e un odore gradevole di sottobosco. Inoltre, il contenuto di nutrienti è più equilibrato, il che lo rende un ottimo biofertilizzante per ortaggi, frutteti e piante ornamentali. L’attività degli EM migliora anche l’umificazione dei materiali, cioè la trasformazione stabile della materia organica in humus fertile.

Come autoprodurre o acquistare una soluzione EM

È possibile acquistare EM già pronti da usare oppure prepararli in casa con materiali facilmente reperibili. Gli ingredienti base per una soluzione EM fai da te includono:

  • Probiotici liquidi (es. fermenti lattici o kefir liquido),
  • Melassa di canna grezza (fonte di zuccheri per la fermentazione),
  • Acqua non clorata (il cloro uccide i microrganismi),
  • Contenitore ermetico.

La preparazione consiste nel mescolare tutti gli ingredienti in un contenitore, lasciarli fermentare al buio e in un ambiente tiepido per circa 5-7 giorni. La soluzione diventerà torbida, con odore dolce-acido: a quel punto sarà pronta.

Per chi preferisce una soluzione pronta all’uso, è possibile acquistare EM attivati (EMA) o starter in polvere da attivare, venduti da rivenditori specializzati. Questi prodotti sono testati e formulati per garantire alta vitalità e stabilità microbiologica.

Dove conservarli e come attivarli

I microrganismi effettivi devono essere conservati al buio, a temperatura ambiente (tra 15 e 25°C) e in bottiglie sigillate per evitare contaminazioni o l’ingresso di ossigeno. Dopo l’apertura, è consigliabile utilizzarli entro 1-2 settimane.

Per attivare una soluzione EM acquistata o autoprodotta, è sufficiente diluirla con acqua (non clorata) e melassa in proporzione 1:1:18, e lasciarla fermentare per 5-7 giorni. Dopo l’attivazione, la soluzione va usata entro 30 giorni.

Come applicare i microrganismi al compost fai da te

Una delle applicazioni più note ed efficaci degli EM nel compostaggio domestico è il metodo Bokashi, una tecnica giapponese di fermentazione anaerobica degli scarti alimentari. A differenza del compost tradizionale, il Bokashi utilizza una crusca inoculata con microrganismi effettivi per fermentare anche materiali difficili come carne, latticini, cibi cotti o pane, normalmente esclusi dalla compostiera. La parola “bokashi” significa letteralmente “materia organica fermentata” in giapponese.

Il tutto avviene in un secchio chiuso ermeticamente, in cui si alternano strati di rifiuti e crusca EM, con il vantaggio di evitare i cattivi odori e produrre in pochi giorni un materiale fermentato che, una volta interrato o mescolato al compost maturo, arricchisce il suolo di sostanze nutritive e microrganismi utili. Si genera anche un liquido di fermentazione, da usare diluito come fertilizzante o per migliorare la flora batterica degli scarichi.

L’applicazione degli EM può avvenire in diversi modi, a seconda del tipo di compostiera o metodo utilizzato:

  • Spruzzatura diretta: diluire la soluzione EM attivata in acqua e spruzzarla sul cumulo ogni volta che si aggiungono nuovi scarti;
  • Mescolamento: aggiungere la soluzione EM mentre si stratificano i materiali nel composter;
  • Metodo Bokashi: usare gli EM in un contenitore Bokashi, alternando strati di scarti e crusca inoculata con EM (bokashi bran), chiudendo ermeticamente tra un’aggiunta e l’altra. Dopo circa due settimane, il contenuto del secchio Bokashi può essere trasferito nel composter o interrato direttamente nell’orto per completare la trasformazione.

Errori comuni da evitare e consigli pratici

  • Non usare acqua del rubinetto senza decantarla: il cloro uccide i microrganismi.
  • Non sovradosare gli EM: una quantità eccessiva può inibire il processo anziché accelerarlo.
  • Non mescolare con materiali trattati chimicamente (detergenti, oli industriali, pesticidi).
  • Non esporre il compost EM al sole diretto o a temperature troppo alte.
  • Sminuzza bene gli scarti prima di compostarli: la superficie maggiore facilita la fermentazione.

Usare microrganismi effettivi nel compost fai da te è un modo intelligente per accelerare il processo, migliorare il risultato e ridurre l’impatto ambientale della gestione dei rifiuti organici. Che tu scelga di autoprodurre la tua soluzione EM o di acquistarla già pronta, l’importante è adottare buone pratiche, imparare dall’esperienza e contribuire attivamente alle comunità di pratica che promuovono uno stile di vita più consapevole e rigenerativo.

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Rosaria De Benedictis

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