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Batterie second life, come riutilizzarle in modo sostenibile

Batterie second life: cavi che fuoriescono da dispositivi elettronici
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Le batterie second life, o di seconda vita, nella nostra lingua, sono accumulatori già utilizzati una prima volta, ma ancora in grado di fornire potenza. L’utilità di questi accessori, infatti, non è limitata a un unico utilizzo. Spesso e volentieri, serbatoi di questo tipo possono essere rigenerati e messi nuovamente al servizio dei fabbisogni per cui sono stati ideati.

Che cosa sono le batterie second life?

Una batteria non finisce davvero di vivere quando giunge al termine di quella che possiamo definire la sua prima esistenza utile. Le batterie di seconda vita si adibiscono a nuovo utilizzo dopo il completamento del primo cui sono preposte. Riutilizzandole, in modi diversi da quello iniziale, ma comunque sempre efficaci, si può godere di benefici economici e ambientali non trascurabili. Lo sviluppo di batterie e gruppi di batterie second life consente di ridurre la quantità di rifiuti prodotta, prevenendo un ulteriore sfruttamento dei minerali.

All’interno di un più ampio ecosistema di soluzioni per la transizione energetica, gli impianti di stoccaggio puliti e le batterie rigenerate sono strumenti che consentono una maggiore sostenibilità.

Naturalmente, al fine di rendere questi benefici da teorici a pratici, è necessario che le batterie stesse siano sostenibili. Sebbene il riutilizzo di un accumulatore usato, ma impattante di suo, magari a causa dei materiali che lo costituiscono, contribuisca comunque alla riduzione della produzione di scarti, continuare a farne uso equivale a continuare a inquinare.

Riciclare vecchie batterie

Il riutilizzo delle batterie e il riciclo dei materiali che esse contengono, al termine di quella che abbiamo già ridenominato fine della prima vita, rappresentano un’applicazione efficace dell’economia circolare. Lo sfruttamento efficiente di impianti di accumulo e batterie è un tema molto attuale, il quale sta diventando sempre più importante. Non a caso, assistiamo con frequenza sempre maggiore alla stesura di bozze progettuali che danno forma a specifici progetti di sviluppo tecnologico, i quali attirano finanziamenti per essere portati a termine e creano filiere produttive specializzate, integralmente dedicate all’avanzamento del settore.

I gruppi di batterie riqualificati, e/o quelli rimessi a nuovo, possono essere usati in applicazioni stazionarie atte a promuovere accessibilità, efficienza energetica, rispetto ambientale e sostenibilità. Il processo di riciclo di una batteria di seconda vita prevede l’estrazione di mrtalli preziosi e terre rare direttamente da un accumulatore usato. Questi componenti sono il nucleo principale, il core, come si suol dire, del suo funzionamento. Gli ingredienti chiave sono, litio, cobalto, nichel e manganese.

Considerando che nell’attuale decennio ci si attende una crescita a due cifre della domanda di veicoli elettrici, si stima che il fabbisogno di litio e cobalto aumenterà rispettivamente di ottanta e di cinquanta volte entro il 2030. Il dato è piuttosto indicativo, data la loro rarità.

Le batterie second life e il loro mercato

Batterie second life: un ingegnere con alcuni metalli in mano
È possibile estrarre componenti dalle batterie second life e riutilizzarli in altri accumulatori

Lo sviluppo di un mercato per batterie e gruppi di accumulatori second life, contribuendo alla diffusione di questo prodotto, riduce la quantità di rifiuti e previene, almeno in parte, un ulteriore depauperamento dei minerali della Terra. Inoltre, il riutilizzo delle batterie rappresenta una soluzione conveniente. Al fine di sfruttare appieno il potenziale di una batteria second life è necessario stabilire standard che la classifichino in base al suo potenziale di prestazioni, nonché alle eventuali applicazioni di stoccaggio, non sempre equivalenti. Non tutti gli accumulatori riciclati, infatti, sono in grado di rispondere alle stesse esigenze di rendimento.

Definiti degli standard universalmente accettati, oltre a un regime di norme che stabilisca linee guida, l’uso diffuso di batterie riciclate apre la strada a un futuro promettente, in termini di riduzione dell’impronta di carbonio e sviluppo dell’attività economica locale. Vivendo un frangente di sensibilità ambientale piuttosto diffusa, è lecito attendersi che un prodotto di questo tipo possa generare un mercato piuttosto effervescente.

Tutti i vantaggi legati al riciclo e al riutilizzo di un accumulatore

Le possibilità di riuso di una batteria elettrica sono tre:

  • riqualificazione: diversi gruppi di batterie adatte vengono selezionati, e poi combinati, in base allo stato residuo, alla loro capacità e ad altri parametri tecnici;
  • rinnovo dei gruppi. In questo caso, i gruppi di batterie si smontano e le singole celle vengono ricondizionate e confezionate in nuovi moduli. Si esplora questa possibilità quando si hanno a disposizione numerose batterie in cattive condizioni;
  • riciclo: pratica che prevede l’estrazione dei metalli preziosi presenti nella batteria e il loro riutilizzo in altri accumulatori.

I sistemi di stoccaggio dell’elettricità svolgono un ruolo strategico nella catena del valore della transizione energetica. Tali strumenti si pongono come essenziali al fine di avvicinare gradualmente l’umanità a soluzioni di elettrificazione più efficaci, efficienti e competitive. Se riduciamo la necessità di combustibili fossili, togliamo combustibile alla fiamma del riscaldamento globale. Una batteria second life offre evidenti vantaggi ambientali, tanto in fase di estrazione quanto durante lo smaltimento.

  • Riduce la necessità di estrarre minerali favorendo la conservazione delle risorse, così da evitare che vengano intaccate a ritmi forsennati;
  • contiene la quantità di rifiuti scaricati nell’ambiente;
  • favorisce il riutilizzo dei materiali.

Dare una seconda vita alle batterie offre anche vantaggi economici. Convertendo i costi di smaltimento dei rifiuti in un valore residuo, si innesca un circolo virtuoso di decarbonizzazione, spinto dalla consapevolezza che il veicolo o dispositivo che sfrutta energia di riciclo non impatta sul pianeta.

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Mattia Mezzetti

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